Tour de France 2024, Mark Cavendish fa 35: “Abbiamo fatto una grande scommessa per questa vittoria, ogni piccolo dettaglio è stato messo a punto specificamente per oggi”

Mark Cavendish fa la storia nella quinta frazione del Tour de France 2024. Grazie a una splendida volata sul traguardo di Saint Vulbas, il velocista britannico è andato a cogliere la sua 35a vittoria di tappa alla Grande Boucle, battendo così lo storico record di successi di Eddy Merckx. Un primato che il 39enne dell’Astana Qazaqstan ha cercato a lungo, sin da quando aveva eguagliato il Cannibale belga nell’edizione di tre anni fa, e che è infine arrivato superando diverse difficoltà, come la caduta e il ritiro avvenuti lo scorso anno, in quella che sarebbe dovuta essere la sua ultima stagione da professionista. Poi, la decisione di non interrompere il sogno e di proseguire per un’altra annata con l’unico obiettivo di far sua quella vittoria numero 35; una scommessa, come la definisce lo stesso classe 1985, che oggi è stata vinta.

“Non posso crederci – le prime parole di Cavendish dopo l’arrivo – L’Astana ha fatto una grande scommessa per questa vittoria, per questa giornata. Abbiamo fatto una scommessa per venire qui, per vincere almeno questa tappa, ed è stata una grande scommessa anche da parte di Alexander Vinokourov. Questo dimostra che è qualcuno che sa cos’è il Tour de France. Abbiamo fatto esattamente quello che volevamo fare, abbiamo costruito la squadra, scelto l’attrezzatura, ogni piccolo dettaglio è stato messo a punto specificamente per oggi. Magari non saremo in cima al ranking UCI, ma il Tour de France è più grande del ciclismo”.

Una vittoria arrivata dopo alcuni giorni di sofferenza, con una prima tappa nella quale l’ex campione del mondo non è stato bene a causa del gran caldo, staccandosi sin dalla prima salita e correndo tutta la frazione scortato dai compagni di squadra per riuscire a restare nel tempo massimo. Ma il britannico ha tenuto duro sapendo che il suo momento sarebbe potuto arrivare: “Normalmente, mi ci vuole qualche giorno. So come funziona, il mio allenatore e le persone intorno a me sanno com’è. Ho fatto 15 Tour de France, non mi piacciono le brutte giornate e non mi piace soffrire, ma so che è tutta una questione di testa e che se continui a spingere ce la fai. Lavori e puoi avere un’opportunità, anche se le cose devono comunque andare per il verso giusto”.

I piani di squadra per la volata finale non sono forse andati come programmato, ma il 39enne ci ha poi messo del suo per seguire le ruote giuste, infilarsi negli spazi e infine uscire al momento giusto: “Non ce l’abbiamo fatta come volevamo fare, ma i ragazzi hanno improvvisato e mi hanno portato lì nella posizione migliore, ho seguito qualunque treno ci fosse e sono riuscito a vincere. Soprattutto quando fisicamente non sei forte come tutti gli altri, è sicuramente utile usare un po’ la testa“, ha concluso Cavendish.

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