Tour de France 2024, Arnaud De Lie tuona: “Basta con quelli che si guardano dietro! Servono i cartellini gialli dell’UCI”

Arnaud De Lie piuttosto arrabbiato al termine della tredicesima tappa del Tour de France 2024. Il corridore della Lotto Dstny è stato protagonista sin dalle fasi iniziali della giornata, riuscendo a inserirsi nella fuga che, tuttavia, non è riuscita a prendere grande vantaggio sul gruppo soprattutto a causa della presenza di Adam Yates (UAE Team Emirates). Piuttosto attivo nel provare a sganciare un ulteriore drappello, il campione belga è stato poi ripreso assieme agli altri attaccanti, concentrandosi quindi sulla volata finale per provare a lottare per il successo sul traguardo di Pau.

Tuttavia, a poche centinaia di metri dall’arrivo, il 22enne è stato rallentato dalla caduta generatasi dallo scontro tra il compagno di squadra Maxim Van Gils e Amaury Capiot (Arkéa-B&B Hotels) e, pur riuscendo a stare in piedi per miracolo, ha dovuto dire addio alla possibilità di giocarsi le proprie chances allo sprint. Un incidente che, parlando ai nostri microfoni, De Lie sembra imputare a Capiot, reo a suo dire di essersi distratto mentre si stava rialzando dopo aver portato in posizione Arnaud Démare.

Cosa è successo nel finale?
Sono contento innanzitutto di non essere caduto, perché il mio Tour sarebbe finito in quel momento. Peccato perché è stata una bella tappa, stavo bene, molto bene, ed è frustrante non essere caduto, ma comunque rallentato da questa caduta. Comunque, sono contento di esser qui senza conseguenze.

Ti aspettavi una giornata come questa?
Sapevamo che la fuga poteva arrivare lontano, ma sembra che la UAE voglia vincere tutto. Avevano messo Yates davanti e ha scombussolato la fuga. Comunque, fa parte della corsa. Ne è uscita una volata e stavo bene… Peccato…

Una corsa così difficile è stata poi perfetta per te.
Sì, mi sentivo molto bene. Mi dicevo che potevo farcela, ma ancora una caduta davanti a me con uno che guardava chissà dove… Mi spiace inizialmente essermela presa con gli Astana, perché era un Arkéa, ma finché l’UCI non mette una regola che dice che non puoi guardarti dietro, questi casini succederanno sempre.

Pensi che l’UCI possa fare qualcosa?
Si parla di cartellini, no? Penso che se dai uno, due cartellini qualcosa magari succede. Guarda nel calcio, dopo il primo cartellino alla seconda scivolata si fa più attenzione.

Servono più sanzioni per queste cose secondo te?
Io andavo a tutta, ma vedo comunque che si è girato e che perde l’equilibrio così. Se c’è un buco sei sicuro che qualcuno passerà, ma se ti guardi dietro non puoi mantenere la tua traiettoria. Inoltre, se qualcuno ti tocca la spalla, arrivando più veloce di te, è sicuro che non riesci a restare in piedi e succede un casino.

Sembri davvero molto deluso…
Oggi mi sentivo benissimo, era qualcosa di straordinario, davvero. Mi sentivo davvero bene. Penso di aver fatto tutta la corsa davanti. Ma purtroppo il ciclismo è così, a volte pensi di vincere e ci arrivi lontano, mentre altri giorni non pensi di poter far granché invece vinci. Comunque, quando vai così vicino a cadere, pensando anche a dove ero un anno fa, riesci a mettere tutto in prospettiva.

Le cadute sono più pericolose al Tour?
Quando qualcuno guarda dietro non c’è molto che puoi fare…

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