Tour de France 2019, la corsa di Nairo Quintana inizia ora: “Dobbiamo iniziare a muoverci”

Si sapeva che la giornata di ieri non sarebbe stata proficua per Nairo Quintana. Il leader della Movistar ha concluso la prova contro il tempo di Pau del Tour de France 2019 in 28ª posizione, a 1’51” dal vincitore, Julian Alaphilippe, e ora occupa la nona posizione in classifica generale, a 3’55” dal rivale transalpino. Archiviata questa spada di Damocle, oggi comincia di fatto la vera corsa del colombiano e di tutta la squadra, che finora non ha impressionato, se non per lo scatto di Mikel Landa verso la Planche des Belles Filles.

La condizione è buona – ha comunque rassicurato ieri a fine tappa – Speriamo nelle prossime tappe in montagna, di continuare ad avere queste le sensazioni e di poter fare buone prestazioni. Oggi (ieri, n.d.r) ho perso un po’ di tempo, ma la sensazione è stata buona. Era un tracciato abbastanza piatto alla fine, dove i passisti hanno preso molta più velocità. Ora dobbiamo iniziare a muoverci, arriva il nostro terreno”.

2 Commenti

  1. Incredibile il declino di Quintana!!!forse é stato troppo sopravvalutato nel passato ma non si spiega come nel pieno della maturità agonistica di un cislista (27-30 anni)lui sia invece in clamoroso ribasso:dopo la Vuelta vinta nel 2016 non è piu riuscito a fare la differenza in salita (nonostante venisse,forse un po generosamente,considerato il miglior scalatore del mondo)e anzi ora alle prime tappe di montagna si stacca subito (come successe anche lo scorso anno alla Vuelta)…insomma secondo voi della redazione potrà tornare competitivo,magari con il cambio di team visto che in Movistar mi sa che gli ultimi 2 anni non siano stati molto idilliaci oppure gia si intravede per lui il viale del tramonto?

    1. Le qualità del corridore ci sono sicuramente, l’aspetto motivazionale può fare molto. Cambiare aria in questi casi può fare bene, anche se chiaramente non ci sono garanzie in tal senso, considerando che la concorrenza rispetto a qualche anno fa sembra più alta.

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