Tour de France 2018, Sagan: “Ieri volevo vincere. La scomparsa di Zani è una notizia triste”

Peter Sagan è andato oltre le aspettative nella quattordicesima tappa del Tour de France 2018. Entrato nella maxi fuga che ha caratterizzato la frazione con arrivo a Mende, il leader della Bora-Hansgrohe non si è limitato a conquistare il Traguardo Volante che gli ha permesso di incamerare altri punti preziosi per la conquista della maglia verde, ma è riuscito addirittura a tener duro nell’ascesa finale del Côte de la Croix Neuve, provando a rientrare sui migliori subito dopo lo scollinamento posto a 1500 metri dall’arrivo. Il Campione del Mondo non è però riuscito a chiudere il buco e si è dovuto accontentare del quarto posto alle spalle di Omar Fraile (Astana), Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo).

Un risultato che arriva a 48 ore dalla scomparsa di Paolo Zani, imprenditore che fu patron della Liquigas permettendo allo slovacco di approdare, da giovanissimo, tra i professionisti: “È una notizia triste, la vita è così. Zani mi ha aiutato tanto quando sono entrato nel mondo dei professionisti, dandomi l’opportunità di correre per la Liquigas. Quando sono andato via lui è rimasto un mio tifoso e ci vedevamo. È venuto a trovarmi anche prima della Milano-Sanremo, ho ricordi molto buoni di lui. Era un uomo con entusiasmo ed esperienza, mi ha sempre trasmesso grinta“.

Sulla tappa: “Stare tutto il giorno davanti è stato un po’ noioso, perché pensavo che nel finale mi sarei staccato. Quando siamo arrivati agli ultimi cinque chilometri mi sono detto di stringere i denti e provarci. Sono rimasto con il gruppo senza strafare, e una volta scollinato ho attaccato provando a riprendere i primi, ma non è bastato. Sono soddisfatto di come hanno risposto le mie gambe, ma alla fine volevo davvero vincere“.

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