Tour de France 2018, Presentazione Squadre: Cofidis
La Cofidis, Solutions Crèdits approccia il Tour de France 2018 sulla scorta di una decisione sorprendente. La formazione transalpina, in gara anche quest’anno grazie a una wild card e determinata a sbarcare nel circuito World Tour nel 2020, ha infatti escluso dal proprio roster il velocista di punta, Nacer Bouhanni, puntando tutto su una pattuglia d’assalto attraverso la quale il nuovo generale, Cédric Vasseur, vuole tornare a ritrovare un successo che manca dal 2008. Nelle 21 partecipazioni precedenti alla Grande Boucle, in programma quest’anno dal 7 al 29 luglio, la formazione transalpina ha centrato infatti dieci vittorie di tappa, con gli ultimi acuti messi a registro proprio due lustri fa grazie a Samuel Dumoulin e Sylvain Chavanel.
Il riferimento nelle frazioni pianeggianti sarà Christophe Laporte, plurivittorioso in stagione con sei successi (l’ultimo al Giro del Lussemburgo), e alla quarta partecipazione nel GT di casa. Se tra il 2015 e il 2017 non è mai riuscito ad andare oltre un quinto posto di tappa stavolta, senza la presenza ingombrante del boxeur Bouhanni, proverà ad inserirsi nella bagarre tra i migliori velocisti del gruppo, contro i quali è finora mancato un vero e proprio scontro diretto e nei confronti dei quali sembra tuttavia ancora un paio di gradini indietro. Potrebbe essere una carta interessante per le frazioni miste.
Se sembra latitare un elemento affidabile in grado di garantire una discreta classifica generale, non è da escludere che Daniel Navarro possa provare a tenere duro nelle prime tappe di montagne prima, eventualmente, di concentrarsi sulle singole frazioni. L’esperto corridore spagnolo ha vissuto un mese di giugno in crescendo tra Giro del Delfinato e Route d’Occitanie e in carriera ha già centrato la top ten (fu 9°) nel 2013. Nel recente passato, però, ha preferito andare a caccia di gioie quotidiane, un obiettivo che sembra essere più alla sua portata (nel 2016 fu terzo a Lac de Payolle), senza tuttavia escludere a priori la possibilità di competere per la maglia a pois.
Di cacciatori di tappe, in fondo, è infarcita la formazione biancorossa. Jesús Herrada può provare a consolarsi dopo aver ceduto la maglia di campione nazionale spagnolo a Gorka Izagirre, mentre particolarmente adatto e avvezzo alle azioni dalla distanza è anche Nicolas Edet, che pure nei cinque assalti precedenti non è mai entrato nei primi dieci di un ordine d’arrivo del giorno. I tracciati mossi, a partire da quello che presenta l’arrivo sul Mûr-de-Bretagne, strizzano l’occhio a Julien Simon, che già in quattro delle sue cinque precedenti apparizioni al Tour ha ottenuto un piazzamento nelle top ten di giornata, ma che non sembra più disporre del colpo di pedale che lo ha contraddistinto nel biennio 2011-2012.
Completano lo scacchiere il belga Dimitri Claeys, reduce dal sesto posto ottenuto nel campionato nazionale e vincitore in stagione della 4 Giorni di Dunkerque, e i francesi Jimmy Turgis e Antony Perez, entrambi al debutto. Da tenere d’occhio soprattutto il secondo, capace nel mese scorso di far sua in una tappa del Giro di Lussemburgo e di portarsi a casa la maglia riservata al miglior scalatore della Route d’Occitanie: difficilmente, mantenendo questa condizione, mancherà l’appuntamento con la fuga nelle prime giornate di gara.
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