Tour de France 2017, e se Betancur facesse il ‘Valverde’?
Inizia male il Tour de France 2017 di Nairo Quintana. Se i 36 secondi persi da Chris Froome potevano rappresentare un rischio calcolato, l’aver perso Alejandro Valverde rappresenta un danno importante nell’economia della corsa. La Movistar puntava su due capitani in partenza, con l’auspicio di avere due pedine pericolose da muovere nello scacchiere, ma ora Eusebio Unzue è costretto a rivedere i suoi piani. Il murciano è un corridore di uno spessore tale da essere sostanzialmente insostituibile, ma già dalla giornata odierna sarà necessario voltare pagina. Il dispiacere non manca, come sottolinea anche lo stesso Quintana. “È difficile, una persona molto importante e un grande compagno. È un peccato che la sua corsa termini così”.
Una strategia del doppio capitano potrebbe essere ancora perseguita. Nelle file della Movistar c’è Andrey Amador, autore di una buona cronometro ieri, che potrebbe avere le gambe per mantenersi ai vertici della classifica. Il costaricense, tuttavia, viene dal Giro d’Italia e la sua tenuta sulle tre settimane potrebbe essere incerta. Al contempo non bisogna dimenticare la presenza di Carlos Betancur. Il suo unico e ultimo Grande Giro di alto livello è il Giro d’Italia 2013, quando vinse anche la maglia bianca, e in quell’occasione dimostrò di avere poco da invidiare ai big. Se dovesse ritrovare gamba e convinzione potrebbe rappresentare una variabile impazzita. Difficile credere che Unzue lo abbia scelto senza elementi solidi a cui affidarsi e questo Tour potrebbe essere il vero trampolino per rilanciare un talento mai espresso fino in fondo.
Si tratta naturalmente di suggestioni e ipotesi, che potranno trovare risposte solo con l’arrivo delle prime montagne. Senza dubbio la Movistar ha perso un pezzo importante, ma ci sono i mezzi per poter cambiare strategia nella speranza di mettere Quintana nelle migliori condizioni di vincere il Tour.
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