Giro d’Italia 2024, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2024.

  • Olav Kooij (Visma|Lease a Bike): Trova la sua prima vittoria in un Grande Giro con una volata di enorme spessore, che ne testimonia una volta di più le grandi qualità. Regge bene le accelerazioni, gestisce alla perfezione le energie nel finale, spuntando nelle prime posizioni solo nel momento in cui conta di più. Gli ultimi metri sono, a spese di Jonathan Milan, una grande dimostrazione di resistenza e classe.
  • Jhonatan Narváez (Ineos Grenadiers): Attacco ben piazzato, che costringe i velocisti rimasti in lizza per la vittoria a spremere i loro compagni fino all’ultimo metro, tanto che al lavoro deve mettersi nientemeno che Tadej Pogačar. Proprio la trenata dello sloveno gli è fatale, ma nella storia di questo Giro rimangono le grandi emozioni offerte dall’ecuadoriano in un finale davvero spettacolare.
  • Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep): Ci prova, ancora, con convizione questa volta maggiore, dimostrando, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, un carattere da campione. L’attacco è di quelli rilevanti e probabilmente gli avrebbe fatto comodo qualche compagno di avventura in più, oltre al pur bravo Ewen Costiou (Arkéa-B&B). Forse, d’altro canto, avrebbe potuto provarci in un punto più vicino all’arrivo, ma all’istinto non si comanda.
  • Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): Fa lavorare parecchio i compagni di squadra, nell’arco di tutta la giornata. L’australiano esce molto bene dalla sequenza di salitelle che caratterizzano la tappa, tanto da muoversi anche in prima persona in risposta ad alcune accelerazioni. Forse è proprio questo l’aspetto che poi lo condiziona al momento di andare a caccia della vittoria: gli manca infatti quello spunto che gli poteva permettere di lottare fino agli ultimi metri e chiude settimo.
  • Caleb Ewan (Jayco-AlUla): Supera benissimo gli strappi del finale e sembra in gran giornata, tanto che mette due suoi compagni in testa al gruppo nel finale, in modo che questi possano propiziarne la volata. Alla fine, però, dimostra una volta di più di essere, in questo momento, un passo più indietro rispetto ai migliori interpreti della specialità della volata, tanto che finisce la giornata con un incolore 12esimo posto.
  • Phil Bauhaus (Bahrain Victorious): La sua capacità di tenere su brevi salite ne faceva uno dei papabili per il successo di giornata, o almeno per un piazzamento di prestigio. Invece il tedesco è uno dei primi uomini veloci a segnare il passo e a staccarsi, uscendo rapidamente dal cuore dell’azione.
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