Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost): Dopo il bellissimo terzo posto nella tappa di Livigno, arriva la prima vittoria tra i pro con un favoloso assolo sulla salita di Passo del Brocon. La tenacia e il coraggio con cui ha sferrato un doppio attacco ci dicono di lui che la classe e la gamba sono quelle dei talenti più puri. Lo stesso Tadej Pogacar ha più volte parlato molto positivamente di questo 23enne tedesco.
Daniel Martinez (Bora-hansgrohe): Tutti si aspettano che crolli da un momento all’altro, ma lui è sempre li con i migliori ad ogni arrivo in salita. Anzi, spesso riesce anche a guadagnare qualcosa sui diretti rivali ed oggi è stato proprio lui a provare ad attaccarli sull’ascesa conclusiva. Il colombiano, che rispetto ad altri rivali per il podio non può godere dell’aiuto di una forte squadra, è sempre più solido e fiducioso delle sue capacità.
Antonio Tiberi (Bahrain Victorious): Il giovane italiano continua a guadagnare su Arensman, l’unico vero avversario per la conquista della maglia bianca, e anche sui rivali che come lui lottano per un posto sul podio finale. Oggi con un bello scatto sul traguardo è riuscito ad andare a prendersi i 4 secondi di abbuono, e ha anche guadagnato parecchi secondi anche sull’acciaccato O’Connor che sta accusando problemi respiratori.
Team dsm-firmenich Post NL: La tattica del team olandese in questa tappa è stata alquanto bizzarra. Hanno fatto il diavolo a quattro per riuscire a chiudere sulla fuga iniziale per poi permettere a uno di quei fuggitivi di andarsene per una seconda volta. Un tira e molla difficile da comprendere ma che viene salvato in extremis dalla buonissima prestazione del loro capitano, Romain Bardet, che è riuscito ad arrivare al traguardo insieme ai migliori.
Ineos Grenadiers: Nella prima parte della salita finale sembrava che volessero fare la voce grossa e provare, finalmente, un attacco degno di questo nome. Invece no, subiscono l’ennesimo cambio di ritmo di sua maestà Pogacar e si dissolvono come neve al sole, con l’unico Geraint Thomas che deve provare a difendersi nei chilometri finali.
Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan): Da uno scalatore puro come lui forse ci si aspettava qualcosina di più in una tappa in continuo saliscendi come questa. L’11esimo posto di oggi, e anche il 16esimo posto di ieri, non sono una vera e propria bocciatura, ma il 28enne emiliano vede così lentamente sfumare il sogno di una Top10 al Giro 2024.
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