Decreto Rilancio, l’articolo con il Bonus Bici dovrebbe tornare con qualche modifica anche riguardo la mobilità
Il Bonus Bici tornerà nella versione finale del Decreto Rilancio. Cancellato dalla bozza provvisoria, l’articolo “Misure per incentivare la mobilità sostenibile” è in revisione, ma numerose fonti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti confermano che sarà inserito nel provvedimento. Le preoccupazioni erano iniziate quando si era notato che nella bozza era completamente sparito, cancellato, facendo temere che ci fossero problemi in coperture o in qualche sua parte, tanto da doverlo completamente rivedere. L’altra possibilità era che venisse inserito in altri provvedimenti, seguendo dunque un iter diverso, ma l’allarme sembra ormai rientrato. Bisogna tuttavia vedere quali cambiamenti saranno apportati. Ad esempio, secondo quanto detto dalla Ministra Paola De Micheli alla stampa estera, il rimborso dei 500 euro potrebbe non coprire più il 70% dell’acquisto, ma ora il 60%, pur restando della stessa cifra e alle stesse condizioni, anche se potrebbe allargarsi la platea dei beneficiari visto che si parla di ridurre di qualche migliaio di abitanti il limite al momento fissato a 50 mila.
“È una notizia che stupisce – aveva commentato con moderato ottimismo l’ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), facendosi portavoce di un messaggio di buonsenso legato alle numerose dichiarazioni dei giorni precedenti da parte del Governo, che si era più volte esposto in merito – Tuttavia siamo certi che il Governo, dopo aver creato una forte aspettativa sul mercato e nell’opinione pubblica verso un nuovo protagonismo della mobilità a due ruote per la Fase 2, sia al lavoro per non tradire i cittadini e l’intero comparto”.
Potrebbero tuttavia esserci differenze in altre misure che erano previste, in particolare nelle modifiche al Codice della Strada. Più specificatamente, ci sarebbero problemi nella definizione e nella realizzazione della Casa Avanzata, ovvero una zona di arresto, dedicata alle bici e agli altri mezzi di mobilità dolce, posta tra lo stop imposto alle vetture e il limite della strada. Assieme alla Bike Lane, una corsa (parzialmente) dedicata sul lato destro della carreggiata, era uno dei maggiori provvedimenti volti a favorire e rendere più sicuro il traffico per i mezzi leggeri. Da segnalare che la copertura finanziaria dei circa 120 milioni ritenuti necessari arriverebbe dal DL Clima del Ministero dell’Ambiente, che a sua volta spinge con decisioni per importanti soluzioni legate alla Mobilità urbana che possano migliorare la qualità della vita, non solo del traffico.
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