Vuelta a España 2024, impresa solitaria di Ben O’Connor! 2° Marco Frigo, il gruppo si addormenta e l’australiano va in Maglia Rossa con quasi 5′ su Roglic

Ben O’Connor nuovo leader della Vuelta a España 2024. Abile a inserirsi nella fuga di giornata, formatasi lungo il primo GPM dopo un inizio ad altissima velocità, lo scalatore australiano ha poi staccato tutti gli altri attaccanti e si è imposto a Yunquera al termine di una cavalcata solitaria di 27 chilometri, andandosi a prendere anche la Maglia Rossa dato il grande spazio concessogli dal gruppo, che è giunto al traguardo con un ritardo di 6’31”. Il portacolori della Decathlon Ag2r La Mondiale, che ha anticipato di 4’33” Marco Frigo (Israel-Premier Tech) e di 5’12” Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe), guida ora la classifica generale con un margine di 4’51” su Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe) e 4’59” su João Almeida (UAE Team Emirates).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Dopo la curiosa partenza dal supermercato di Jerez de la Frontera e 8000 metri di tratto neutralizzato, comincia un movimento che si protrarrà a lungo. Ci provano per primi Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) e Thomas De Gendt (Lotto Dstny), subito ripresi, e stessa sorte, poco dopo, per Louis Vervaeke (T-Rex Quick-Step), Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck) e Felix Engelhardt (Team Jayco – AlUla). La grande velocità dei primi chilometri causa un frazionamento in gruppo, con João Almeida (UAE Team Emirates) che rimane “catturato” nei bassifondi: il portoghese, dopo essersi trovato insieme ad altri corridori a quasi 20” di ritardo, riesce comunque a rientrare.

Provano intanto l’attacco Stefan Küng e il compagno di squadra Quentin Pacher (Groupama-FDJ), ma anche per loro non c’è spazio. Tocca poi a Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Marco Frigo (Israel-Premier Tech) e Gijs Leemreize (Team dsm-firmenich PostNL), la cui mossa propizia un attacco di massa, tanto che sono ben 33 i corridori a trovarsi in testa, con qualche decina di secondi di vantaggio sul resto del gruppo. I 33 sono Marc Soler (UAE Team Emirates), Kim Heiduk e Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Mauri Vansevenant e Louis Vervaeke (T-Rex Quick-Step), Patrick Konrad e Mathias Vacek (Lidl-Trek), Clément Berthet (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Daniel Martinez (Red Bull-Bora-hansgrohe), Maurice Ballerstedt, Xandro Meurisse e Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), Marco Frigo (Israel-Premier Tech), Victor Campenaerts e Andreas Kron (Lotto Dstny), Sven Erik Bystrøm e Reuben Thompson (Groupama-FDJ), Pelayo Sanchez (Movistar Team), Rainer Kepplinger e Fran Miholjević (Bahrain Victorious), Welay Hagos Berhe, Chris Harper e Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Cristian Rodriguez, Thibault Guernalec e Simon Guglielmi (Arkéa-B&B Hotels), Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty), Gijs Leemreize (Team dsm-firmenich PostNL), Jesus Herrada (Cofidis), Santiago Umba (Astana Qazaqstan), Urko Berrade e Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) e Txomin Juaristi (Euskaltel – Euskadi).

Il gruppo scivola a oltre un minuto, con la Red Bull-Bora-hansgrohe che si mette in testa, senza però forzare. Nel frattempo, sfortuna per Zana, che fora e che deve di fatto rinunciare alle sue velleità di fuga, finendo alle spalle del gruppo. All’attacco della prima salita di giornata si muovono però altri corridori: i primi sono Giulio Ciccone (Lidl-Trek), Max Poole e Chris Hamilton (Team dsm-firmenich PostNL), seguiti a breve distanza da Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Richard Carapaz e James Shaw (EF Education-EasyPost), Jay Vine (UAE Team Emirates), Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale Team) e Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe). Tutto questo, però, non sta bene alla Movistar, che alza il ritmo in salita e, di fatto, va a chiudere prima sui contrattaccanti e poi sul “gruppone” di testa, da cui, nel frattempo, si erano avvantaggiati Clément Berthet (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Pelayo Sanchez (Movistar Team) e Cristian Rodriguez (Arkéa-B&B Hotels).

La sarabanda di attacchi, però, non è ancora finita, tanto che ripartono Frigo, Lipowitz, Vansevenant, Vergallito, Vine e O’Connor, insieme a Berrade. Su di loro riesce a riportarsi anche Castrillo, ma il gruppo rimane vicinissimo. Gli otto inseguitori si portano sul terzetto di testa proprio in prossimità del primo GPM, dove passa per primo Sanchez; sono poi Leemreize e Harper, in due momenti diversi, a chiudere il buco fra gruppo e fuga, formando così un drappello di 13 corridori al comando. Successivamente, in momenti diversi, Mathias Vacek (Lidl-Trek) e Reuben Thompson (Groupama-FDJ) provano a lanciarsi all’inseguimento della fuga, ma ormai è tardi: il gruppo li riprende e poi, nel successivo tratto di media discesa, lascia un po’ di spazio ai fuggitivi, il cui vantaggio tocca i 3′ ai -80 dall’arrivo.

Il margine tocca anche i 5′ prima che dietro sia un corridore della Bahrain Victorious ad alzare il ritmo e a stabilizzare quantomeno la situazione. In corrispondenza del traguardo volante, è O’Connor a prendersi il massimo di punti e, soprattutto, secondi di abbuono: l’australiano mantiene, sullo slancio, una buona velocità di crociera e allunga sul resto dei compagni di avventura, portando con sé il solo Leemreize. I due arrivano ad avere quasi 1′ su quelli che sono ormai diventati i loro inseguitori, in prossimità del secondo GPM di giornata: O’Connor passa per primo anche lì, mentre dietro si muovono in maniera più convinta Frigo, Berrade e, in un secondo momento, Sanchez. I tre però arrivano a 30” di distanza dal duo di testa senza però riuscire ad avvicinarsi ulteriormente, mentre gli altri componenti della fuga perdono terreno chilometro dopo chilometro.

Il ritardo del plotone, invece, torna a crescere e arriva a toccare i 5’30”, aumentando ulteriormente nel corso dell’ascesa del Puerto Martinez nonostante UAE Team Emirates e Movistar mettano un loro uomo in testa al gruppo, senza però quel cambio di passo necessario per provare a riavvicinarsi alla testa della corsa, dove O’Connor allunga e stacca Leemreize ai -27 dalla conclusione. L’australiano fa il vuoto e scollina con 50″ sul neerlandese e quasi 1’30” su Frigo, che a sua volta ha staccato Berrade e Sanchez, mentre il gruppo transita in vetta con 6’10” di ritardo, tirato anche da un uomo Lidl-Trek. Nel corso dell’insidiosa discesa successiva si verificano diverse cadute, sia davanti, dove sono Frigo e Sanchez ad assaggiare l’asfalto, sia in gruppo, dove, tra gli altri, a farne le spese è soprattutto Adam Yates (UAE Team Emirates).

Di conseguenza, il plotone rallenta ulteriormente e il margine di O’Connor sale a 6’30” a 12 chilometri dal traguardo. Quella dell’australiano, che 3000 metri più tardi inizia la salita finale verso Yunquera, si trasforma così in una cavalcata trionfale che lo vede mantenere praticamente inalterato il vantaggio sul gruppo, dove, dopo una trenata poco convinta della Movistar, torna la Red Bull-Bora-hansgrohe a fare l’andatura. Il corridore della Decathlon Ag2r La Mondiale va quindi a prendersi anche la Maglia Rossa oltre al successo di giornata, in questo caso con 4’33” di margine su un bravissimo Frigo, che nel corso della salita finale è riuscito a riprendere e staccare Leemreize. Quest’ultimo, ormai senza più energie, viene ripreso e saltato negli ultimissimi metri anche da Lipowitz, Berthet e Cristian Rodriguez, con il tedesco che taglia il traguardo in terza piazza.

Risultato Tappa 6 Vuelta a España 2024

Classifiche Vuelta a España 2024

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