Vuelta a España 2024, ancora la fuga: Michael Woods doma il Puerto de Ancares! Roglič attacca e O’Connor perde 1’55”

Ancora una fuga vincente alla Vuelta a España 2024. Ad imporsi sul Puerto de Ancares è Michael Woods, che ha fatto il vuoto dopo essere scattato a circa cinque chilometri dal traguardo. Alle spalle del canadese della Israel – Premier Tech, che ha conquistato la sua terza vittoria di tappa al GT iberico, seconda piazza per Mauro Schmid (Team Jayco-AlUla), che precede un sempre combattivo Marc Soler (UAE Team Emirates). Il corridore spagnolo si piazza al terzo posto per la terza volta nelle ultime quattro tappe e precede Sam Oomen (Lidl-Trek) e un grandissimo Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) che fa incetta di punti sui GPM di giornata che gli consentono di indossare anche la Maglia a Pois, oltre che quella verde, ormai praticamente ipotecata. Da segnalare anche il nono posto di giornata di Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck) che faceva parte della numerosa fuga di giornata.

Tra i big, dopo una tappa tranquilla, si scatena la battaglia sulla salita finale con Primož Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe) che attacca a più riprese e riesce a staccare tutti gli altri rivali. Alle spalle dello scatenato sloveno è Mikel Landa (T-Rex Quick-Step) quello che riesce a limitare meglio i danni perdendo 35 secondi, mentre Enric Mas (Movistar), che inizialmente sembrava riuscire a tenere il ritmo di Roglic, ha perso quasi un minuto. Crolla Ben O’Connor (Decathlon – Ag2r La Mondiale) che perde 1’55” e dilapida quasi tutto il suo vantaggio, a cui ora rimane solamente 1’21” sullo sloveno.

ll video dell’arrivo

Il racconto della tappa

La partenza è subito molto veloce e vede nove corridori riuscire a prendere un leggero margine sul gruppo già nei primissimi chilometri. All’attacco vanno Kasper Asgreen (T-Rex Quick-Step), Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Victor Campenaerts (Lotto Dstny) e Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), Simon Guglielmi (Arkéa-B&B Hotels) e Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Enzo Leijnse (Team dsm-firmenich PostNL) e Ruben Fernandez (Cofidis). Poco dopo, su di loro rientrano altri nove uomini: Marc Soler e Jay Vine (UAE Team Emirates), Wout Van Aert (Team Visma | Lease A Bike), Kim Heiduk (Ineos Grenadiers), Julius Van Den Berg (Team dsm-firmenich PostNL), Nicolas Vinokurov (Astana Qazaqstan Team), Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), Xabier Isasa (Euskaltel – Euskadi) e Felix Parra (Equipo Kern Pharma).

Questi 18 battistrada guadagnano una ventina di secondi sul gruppo, scosso da alcuni altri attacchi. Si avvantaggiano infatti anche Sam Oomen (Lidl-Trek), Dylan Teuns, Michael Woods e Riley Sheehan (Israel-Premier Tech), Gijs Leemreize (Team dsm-firmenich PostNL), Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Joan Bou e Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi), che dopo una decina di chilometri di inseguimento riescono a riportarsi sui corridori al comando, perdendo però per strada Sheehan e Bou, presto riassorbiti da un plotone nel quale prova a muoversi tardivamente Nelson Oliveira (Movistar Team). Il portoghese, tuttavia, non va lontano e, una volta ripreso, il gruppo sembra rallentare, concedendo 2’15” ai fuggitivi.

È però proprio la Movistar a riaccendere la miccia, con la squadra spagnola che accelera in testa al gruppo e nel giro di poco si riavvicina a 1’35” dalla testa della corsa. Una volta iniziato il GPM dell’Alto Campo de Arbre, però, la formazione iberica si fa da parte e a qual punto il gap dei battistrada torna a crescere, tanto che al GPM, dove passa per primo Van Aert, il distacco è già di 5’10”. Nel corso della salita, davanti perde contatto Isasa, che non riuscirà più a rientrare e verrà infine ripreso da un plotone nel quale è la Decathlon Ag2r La Mondiale a prendere in mano la situazione.

Il ritmo imposto dalla compagine transalpina è però molto tranquillo e il vantaggio dei 23 di testa continua quindi a crescere nei chilometri seguenti, toccando i 12′ al GPM dell’Alto O Portel, dove Van Aert allunga assieme a Vine e Soler e va a prendersi anche in questa occasione il massimo dei punti. I tre, comunque, non insistono e al termine della discesa si fanno riprendere dagli altri attaccanti. Il gap continua a salire e toccherà il suo massimo attorno ai 17 minuti entrando nei 50 chilometri conclusivi, con gli uomini di testa che si danno battaglia già dalla distanza.

Prima della penultima salita di giornata sono Campenaert, Schmid e Van Aert a creare una azione in pianura, seguiti da Guglielmi che esplode nel provare a seguirne il ritmo, ma la UAE Team Emirates reagisce furiosamente non appena la strada sale con una accelerazione improvvisa che permette ai suoi tre uomini di rientrare velocemente al comando. Con loro anche Woods, che non si fa cogliere impreparato, ma sono bravi a seguire l’azione anche Asgreen, Oomen, Leemreize e Parra, che rientrano, mentre cede Campenaerts quando Soler alza il ritmo.

Si arriva così al penultimo GPM di giornata e subito la formazione emiratina prova a far pesare la sua superiorità numerica, con soprattutto Soler a lanciarsi in avanscoperta dopo un primo scatto di Vine. A chiudere però è Van Aert, che fa quasi una volata in vista del GPM andando così a prendere punti che gli consentono di indossare anche la maglia a pois. Nella discesa una spaventosa caduta, fortunatamente senza grandi conseguenze, costringe McNulty e Vine a salutare le proprie ambizioni di vittoria e davanti restano solo Oomen, Schmid, Soler Van Aert e Woods, che a quel punto diventa il grande favorito.

Il canadese non delude e dopo aver risposto ad un paio di azioni di Schmid decide di cambiare ritmo, facendo rapidamente il vuoto. Il campione svizzero prova a salire del suo ritmo, ma non c’è niente da fare, deve accontentarsi della seconda posizione alle spalle del 37enne nordamericano, autore di un’altra splendida impresa. A chiudere il podio di giornata l’eroico Soler, ancora una volta in fuga e ancora una volta protagonista, che salendo regolare riesce a rimontare Oomen e Van Aert, ma non può fare altro dopo l’enorme dispendio di energie al servizio dei compagni poi caduti.

Nel frattempo si era iniziato a smuovere qualcosa anche in gruppo, con la Movistar che aveva alzato l’andatura in salita sul Puerto de Lumeras. Il cambio di ritmo decisivo avviene tuttavia solo sull’erta finale, ad opera della Red Bull – Bora – hansgrohe. Gli uomini di Primoz Roglic mandano subito in frantumi il gruppo sulle dure pendenze che portano al traguardo, spianando il terreno per il proprio capitano. L’ultimo uomo è Daniel Martinez, alla cui accelerazione riescono a rispondere solo Enric Mas (Movistar) e Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike), mentre è già nella coda di quel che resta del gruppo la maglia rossa Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale), atteso da Felix Gall. Con loro inizialmente anche David Gaudu (Groupama-FDJ), ma il francese inizia una progressiva rimonta che lo porta poi a rientrare su quasi tutti gli inseguitori.

Il ritmo dello sloveno intanto fa male a tutti, con Sepp Kuss che deve cedere abbastanza rapidamente, imitato più avanti da un Enric Mas per la prima volta messo in difficoltà dalla costante accelerazione di Roglic. Con loro inizialmente che Florian Lipowitz (Red Bull – Bora – hansgrohe), mentre un più saggio e prudente Mikel Landa (T-Rex Quick-Step) riesce a limitare bene i danni, restando a lungo a contatto visivo dello scatenato sloveno. Ormai in grande difficoltà invece O’Connor, che continua a vedere corridori raggiungerlo e superarlo, finendo così per dare il via libera a Felix Gall, che prosegue vistosamente con una mano sul freno. Sul traguardo saranno così quasi due minuti quelli guadagnati da Roglic nei confronti della Maglia Rossa, ma fanno una bella operazione anche Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), oltre a Gaudu e Landa.

 

Risultato Tappa 13 Vuelta a España 2024

Classifiche Vuelta a España 2024

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