Trofeo Laigueglia 2025, successo di Juan Ayuso davanti a Christian Scaroni! Top-10 per Carboni, Bettiol e il 19enne Gualdi

Il Trofeo Laigueglia 2025 è di Juan Ayuso. Lo spagnolo della UAE Team Emirates XRG si è imposto nella classica italiana dominando lo sprint con il quale ha regolato gli altri tre corridori con cui è arrivato a giocarsi il successo di giornata. Il 22enne, già terzo lo scorso anno e secondo nel 2022, si è messo alle spalle Christian Scaroni (XDS Astana), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) e Neilson Powless (EF Education-EasyPost), che chiudono rispettivamente 2°, 3° e 4°, separati di pochi centimetri l’uno dall’altro. Quinto posto, a soli 3″, per Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), che nelle ultime centinaia di metri era quasi riuscito a rientrare sul quartetto al comando, mentre più dietro colgono la top-10 anche Alberto Bettiol (XDS Astana), settimo, e Simone Gualdi (Intermarché-Wanty), decimo.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Le prime fasi di gara mostrano subito la voglia delle formazioni Continental di mettersi in mostra: sono infatti le squadre di terza divisione a provare ad animare i primissimi chilometri con numerosi tentativi, che finiscono tuttavia per annullarsi. Particolarmente attivo è Matthew Kingston (Mg.K Vis Costruzioni E Ambiente), che crea una prima azione poi raggiunto da Davide Baldaccini (Team Solution Tech – Vini Fantini), inserendosi invece in seconda battuta su un secondo allungo iniziato da Andrea Scarso (S.C. Padovani Polo Cherry Bank). Entrambe le volte tuttavia il gruppo rientra, con ritmo molto elevato che porta anche ad una caduta violenta per Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) e Jonathan Lastra (Cofidis), costretti al ritiro nei chilometri successivi.

Sulla salita verso Arnasco è Alex Tolio (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) il primo a muoversi, ma il suo tentativo ha vita breve. L’azione giusta nasce poco dopo, ad opera di Odd Christian Eiking (Unibet Tietema Rockets), al quale si accodano Victor Guernalec (Arkéa-B&B Hotels), Kevin Colleoni (Intermarché-Wanty), Asbjørn Hellemose (Team Jayco AlUla), Matteo Badilatti (Q36.5 Pro Cycling Team), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta) e Lorenzo Nespoli (MBH Bank Ballan CSB). Il gruppo lascia rapidamente fare e sono bravi Alex Tolio (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Johan Meens (Wagner-Bazin WB) a capire il momento per lanciarsi in un breve inseguimento che porta alla formazione di un gruppetto di nove unità al comando.

Al termine della prima ora di gara il ritardo del gruppo raggiunge così i tre minuti, ma la UAE Team Emirates XRG non vuole concedere di più e inizia a controllare la situazione. Il ritardo fluttua così attorno ai 180 secondi, per poi calare nel corso della salita verso Cima Paravenna, a seguito della quale arriva anche la Ineos Grenadiers a dare il suo contributo. Le due squadre portano il ritardo a due minuti, ma nel tornare verso la litoranea un nuovo rallentamento concede ai battistrada di passare per la prima volta a Laigueglia con un margine di 3’20” per poi toccare un vantaggio massimo di 4’05” poco prima dell’inizio del Testico.

A quel punto in gruppo arriva una nuova accelerazione e il ritardo torna a scendere, con le lancette che si fermano dopo 3’34” al momento del passaggio in cima. La rimonta prosegue anche nei chilometri seguenti, quando si portano davanti anche gli uomini della EF Education-EasyPost, e il gap scende sotto i due minuti al termine della discesa successiva, lungo la quale il plotone si spezza in tre tronconi, che si riuniscono appena dentro gli ultimi 50 chilometri di gara. Poco dopo, al passaggio (ma in direzione opposta) dal traguardo che segna l’inizio del primo dei quattro giri del circuito finale, il distacco tra la testa della corsa e gli inseguitori cala a 1’30”.

Con l’inizio della prima ascesa da Colla Micheri gli attaccanti si sfaldano e davanti restano Eiking, Badilatti e Bais, sui quali riescono poi a riportarsi anche Colleoni e Tolio, mentre in gruppo sono sempre UAE e Ineos a dettare il ritmo e allo scollinamento il gap è di 60″ netti. Un vantaggio che, dopo aver affrontato anche il Capo Mele, si dimezza nel corso del secondo passaggio dalla salita di Colla Micheri, lungo la quale davanti restano solo Eiking, Badilatti e Bais, mentre tutti gli altri attaccanti della prima ora vengono riassorbiti da un plotone già abbastanza selezionato.

Il ricongiungimento avviene sul successivo Capo Mele, quando Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), Jefferson Alexander Cepeda (EF Education-EasyPost), Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Louis Barré (Intermarché-Wanty), Axel Laurance (Ineos Grenadiers) e Alexandre Delettre (TotalEnergies) allungano e rientrano sul terzetto al comando, tirandosi però praticamente dietro anche il resto del gruppo, che infatti riassorbe tutti poco dopo. Si arriva così compatti all’inizio della terza ascesa da Colla Micheri, dove a tentare il forcing è subito Neilson Powless (EF Education-EasyPost), seguito da Christian Scaroni (XDS Astana), Antonio Morgado e Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG).

Lo statunitense non insiste e altri corridori riescono ad agganciarsi, formando un drappello molto allungato di una ventina di unità che, tuttavia, esplode quando Ayuso accelera decisamente a 21 chilometri dalla conclusione. A rispondere allo spagnolo sono solo Scaroni e Powless, ma quest’ultimo perde contatto poco prima dello scollinamento, riuscendo tuttavia a rientrare al termine della successiva discesa. Lo stesso fa Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) poco dopo, e i quattro approcciano il Capo Mele con una ventina di secondi di margine su un drappello inseguitore composto da Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), Alberto Bettiol (XDS Astana), Davide De Pretto (Team Jayco AlUla), Simone Gualdi (Intermarché-Wanty), Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) e Alessandro Pinarello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè).

La mancanza di un po’ di collaborazione tra i quattro di testa fa avvicinare notevolmente questo gruppetto, tanto che, all’inizio del quarto e ultimo passaggio sulla salita di Colla Micheri, De Pretto riesce in solitaria a riportarsi sui battistrada. Alle loro spalle, però, altri corridori rientrano sui primi inseguitori e vanno quasi a riassorbire tutti quanti prima che una nuova accelerata di Ayuso consenta nuovamente allo spagnolo e a un brillante Scaroni di fare la differenza su tutti quanti. I due scollinano con una decina di secondi di margine su Powless e Storer, con il primo che, come al giro precedente, affronta a tutta la discesa e riesce così a riagganciarsi nuovamente alla coppia al comando.

Ayuso, Scaroni e Powless iniziano tuttavia a studiarsi e, con l’inizio di Capo Mele, anche Storer torna a riavvicinarsi alla testa della corsa, così come fanno alcuni corridori alle sue spalle, tra i quali emerge Barré. Il bresciano e lo spagnolo provano a rilanciare per tenere lontano l’australiano e a ogni scatto mandano in difficoltà Powless, che comunque riesce a restare vicino, rientrando a 2000 metri dal traguardo. Poco dopo arriva anche Storer ed è quindi questo quartetto a transitare sotto la flamme rouge e a giocarsi il successo. Il portacolori della Tudor tiene inizialmente alta l’andatura, ma poi si fa da parte e i quattro iniziano a studiarsi, rallentando e quasi consentendo il ritorno da dietro di Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets). A 200 metri dall’arrivo, però, Ayuso apre il gas e a quel punto non ce n’è più per nessuno, con lo spagnolo che va a vincere nettamente la classica italiana.

Risultato Trofeo Laigueglia 2025

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