Tour of the Alps 2024, Aurélien Paret-Peintre supera allo sprint Antonio Tiberi! Juan Pedro Lopez si difende e conquista la corsa
Il Tour of the Alps 2024 si chiude con la vittoria di Aurélien Paret-Peintre. Il corridore francese della Decathlon Ag2r La Mondiale si impone allo sprint sul traguardo di Levico Terme davanti ad Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), ancora piazzato. Arrivato nel gruppetto di testa in cui è stato uno dei più brillanti, ben scortato dal team pur con un piccolo momento di pericolo, Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek) si difende e conquista la corsa. Sul podio di giornata chiude invece Valentin Paret-Peintre (Decathlon Ag2r La Mondiale), mentre in classifica generale, alle spalle dello spagnolo, si piazzano Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Tiberi, primo azzurro in una top-10 che conta anche Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), 8°, e Davide Piganzoli (Team Polti-Kometa), 10°.
Il video dell’arrivo
Il racconto della tappa
La prima parte di gara, quasi totalmente pianeggiante, trascorre molto rapidamente, con il gruppo che viaggia a un ritmo che impedisce ai vari tentativi di attacco di prendere il largo. Molto attiva in questi primi chilometri è la Ineos Grenadiers, con Tobias Foss che riesce a prendere una ventina di secondi di margine assieme a Lukas Pöstlberger (Austria), Kyrylo Tsarenko (Team corratec-Vini Fantini) e Charles Paige (TDT-Unibet) poco prima del traguardo volante di Caldonazzo, dove il norvegese transita per primo rafforzando così la maglia a punti.
Poco dopo, però, questo tentativo di quattro uomini viene annullato, e neppure un attacco di Ben Swift (Ineos Grenadiers) ha successo. Si arriva così compatti al secondo sprint intermedio a Pergine Valsugana (dove Foss fa il pieno di punti) e, soprattutto, ai piedi della principale asperità di giornata, la salita di Palù del Fersina, al termine di una prima ora di gara volata a 50,1 km/h. Qui sono Tudor Pro Cycling Team e Team dsm-firmenich PostNL ad alzare l’andatura, facendo già una selezione importante in gruppo, dove rimangono una cinquantina di corridori.
Il primo allungo in salita è di Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), sul quale si riportano rapidamente Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Hugh Carthy (EF Education-EasyPost), mentre lo stesso non riesce a Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi). Questo terzetto riesce a prendere un po’ di margine su ciò che resta del plotone, composto ormai da circa trenta corridori, e scollina in cima con circa 30″ di vantaggio, ma la successiva discesa vede gli inseguitori rifarsi sotto grazie soprattutto al lavoro di Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl-Trek).
I tre attaccanti vengono quindi ripresi poco dopo l’inizio della seconda scalata di Palù del Fersina, prima da un allungo di Luis Angel Maté (Euskaltel-Euskadi) e poi anche dal gruppo, che comunque non lascia spazio all’esperto corridore spagnolo. Entrati negli ultimi 33 chilometri ci prova quindi Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), con una progressione che gli consente di guadagnare fino a 15″, ma grazie al lavoro di Carlos Verona (Lidl-Trek) il gruppo tiene sotto controllo il laziale e lo va a riprendere a 4000 metri dallo scollinamento.
Appena ripreso Tiberi, però, parte il compagno di squadra Wout Poels, sul quale inizialmente va a chiudere in prima persona Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), ma il successivo allungo del neerlandese vede lo spagnolo esitare un attimo. Poels può quindi prendere qualche secondo di vantaggio prima che la Decathlon Ag2r La Mondiale si porti in forze davanti per cercare di tamponare il distacco, tuttavia il ritmo imposto dalla formazione transalpina non è sufficiente per andare a riprendere il portacolori della Bahrain Victorious, che anzi amplia il proprio vantaggio e scollina con quasi mezzo minuto di margine.
Nel corso della discesa, però, torna davanti al gruppo anche Verona, che, assieme ad Aurélien Paret-Peintre (Decathlon Ag2r La Mondiale), si dà cambi regolari e torna a recuperare terreno su Poels, che viene riassorbito al termine della discesa, ai -15 dalla conclusione. Verona e Paret-Peintre mantengono un’andatura regolare nei chilometri successivi che portano ai piedi dell’ultima asperità di giornata, la breve ascesa del Valico di Tenna, dove si accende la battaglia per il successo di tappa.
Primo a muoversi è Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL) che piazza una accelerazione decisa, seguito da Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale). Immediata la reazione di Lopez, che non concede neanche un metro, seguito da un Tiberi che si muove meno agile, ma ben presente. Questo quartetto guadagna qualche metro sul resto dei big, trascinati da Pellizzari, ma quando Bardet si sposta non bastano le esortazioni di Lopez per trovare l’intesa. A quel punto è Tiberi a scattare, seguito prontamente da Lopez e Bardet, che rilancia a ancora, mentre O’Connor stavolta fa fatica.
Da dietro si muovono invece Valentin Paret-Peintre (Decathlon Ag2r La Mondiale Team) e Poels , che rientrano in vista dello scollinamento. Appena finita la salita nessuno più insiste e il ritmo cala, consentendo il rientro di altri corridori. Ad affrontare la discesa verso il traguardo al comando della corsa sono dunque Lopez, Bardet, Tiberi, Poels, O’Connor, Valentin Paret-Peintre, Aurélien Paret-Peintre, Pellizzari, Iván Ramiro Sosa (Movistar Team), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) e Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team). Ma di nuovo non c’è intesa e ci si muove a scatti, consentendo il rientro anche di Matteo Fabbro e Davide Piganzoli (Team Polti-Kometa), Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Oscar Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Torstein Træen (Bahrain Victorious), che rientrando a velocità decisamente più elevata provano subito il colpo.
Non c’è tuttavia niente da fare, con la pronta reazione degli altri. Capito che ormai non si può più evitare lo sprint, la Bahrain Victorious prova ad organizzarsi con Træen che tiene alta l’andatura per poi cedere la testa a Poels, che lancia lunghissimo il suo sprint. I movimenti sono giusti per favorire Tiberi, ma Aurélien Paret-Peintre ne ha decisamente di più in volata e con uno scatto secco fa capire che non ce n’è per nessuno, vincendo praticamente per distacco sul corridore italiano e sul fratello Valentin, che solo per poco non riesce a superare Tiberi e a prendere l’abbuono che gli avrebbe consentito di sorpassarlo anche nella classifica generale.
Risultato Tappa 5 Tour of the Alps 2024
Classifiche Tour of the Alps 2024
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