Tour de France 2022, vittoria di Magnus Cort al fotofinish! Tadej Pogacar resta in giallo per 11″

Si decide al fotofinish la decima tappa del Tour de France 2022. Prima tappa alpina della terza settimana, la giornata vede la fuga giocarsi il successo, con Magnus Cort che si impone in un tiratissimo sprint a due con Nick Schultz. I due facevano parte di un gruppo di 25 corridori, formatosi dopo quasi 75 chilometri di corsa, che si è poi dato battaglia in un finale ricco di colpi di scena, fino alla volata lanciata troppo lunga da Luis Leon Sanchez (Bahrain-Victorious), costretto ad accontentarsi della terza posizione. Tra gli attaccanti di giornata anche Lennard Kämna (Bora-hansgrohe), decimo di giornata a 23 secondi dal vincitore, che sfiora la Maglia Gialla, difesa quasi controvoglia da Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), a sua volta vincitore dello sprint del gruppo. Uno sforzo che gli consente di tenere il primato per undici secondi.

I primi chilometri trascorrono a suon di attacchi. Si vedono anche Mathieu van der Poel, Filippo Ganna e Chris Froome, ma il ritmo rimane altissimo e nessuno riesce ad avvantaggiarsi. Ci provano Alberto Bettiol e Benoit Cosnefroy, ma anche per loro non c’è spazio. Il primo Gpm di giornata lo vince Pierre Latour (Total Energies). Tocca poi a Benjamin Thomas (Cofidis) e Alexis Gougeard (B&B), con due distinte azioni solitarie. Quella di Gougeard ha più spazio e il francese viene successivamente raggiunto da Su Alexis Gougeard (BBK) si portano Filippo Ganna (IGD), Pierre Rolland (BBK), Sebastian Schönberger (BBK) e Jakob Fuglsang (IPT). Il loro tentativo dura poco, mentre Luis León Sánchez (TBV), Pierre Rolland (BBK), Philippe Gilbert (LTS) e Dylan van Baarle (IGD) riescono a mettere qualche secondo fra loro e il gruppo. Dietro, però, i tentativi si susseguono.

Il ritmo alto costringe Marc Soler e Marc Hirschi, compagni di squadra della Maglia Gialla Tadej Pogacar, a staccarsi dal gruppo. I tanti attacchi danno finalmente vita, dopo una 60ina di chilometri di corsa, alla fuga di giornata, decisamente numerosa: davanti ci sono Lennard Kämna (BOH), Luis León Sánchez (TBV), Benjamin Thomas (COF), Matteo Jorgenson (MOV), Nicholas Schultz (BEX), Andreas Leknessund (DSM), Ion Izaguirre (COF), Alberto Bettiol (EFE), Georg Zimmermann (IWG), Simone Velasco (AST), Edvald Boasson-hagen (TEN), Philippe Gilbert (LTS), Dylan van Baarle (IGD), Kristian Sbaragli (ADC), Fred Wright (TBV), Christophe Laporte (TJV), Hugo Hofstetter (ARK), Simon Clarke (IPT), Pierre Rolland (BBK), Jack Bauer (BEX), Filippo Ganna (IGD), Connor Swift (ARK), Mads Pedersen (TFS), Magnus Cort (EFE) e Quinn Simmons (TFS), il cui vantaggio supera rapidamente i 2 minuti.

In vetta al Col de Jambaz passa per primo Pierre Rolland, seguito da Lennard Kamna. Il vantaggio, con 70 chilometri ancora da percorrere, tocca i 3’30”. La UAE, senza George Bennett, mantiene le prime posizioni del gruppo, senza però imporre un ritmo particolarmente elevato. A 60 chilometri dall’arrivo i fuggitivi vanno oltre i 5 minuti di vantaggio. Il margine continua a salire, con Rolland che passa primo anche al terzo Gpm di giornata dopo aver alllungato con Fred Wright. Ripresi velocemente dal resto degli attaccanti, è Alberto Bettiol ad allungare, guadagnando rapidamente una trentina di secondi prima che l’organizzazione sia costretta ad interrompere la corsa a causa di una protesta organizzata da un gruppo ambientalista.

La corsa rimane così congelata per circa 15 minuti, prima che si riparta con gli stessi distacchi in vigore al momento dello stop. Una volta ripartiti e guadagnato un po’ di ulteriore terreno, Bettiol vede gli inseguitori avvicinarsi nel momento in cui si comincia a salire verso il traguardo. Mentre il gruppo affronta con calma le fasi finali di corsa, con un distacco che ormai tocca 8’30”, alle spalle del battistrada si comincia a scattare, con tutti che guardano Kämna, Maglia Gialla virtuale. Primi a riportarsi sul battistrada sono tuttava Thomas, Wright e Zimmerman, ma il quartetto che si forma ha breve durata visto che rientrano velocemente anche Cort, Jorgenson, Van Baarle e Velasco.

Con il rientro del compagno, Bettiol riparte ancora, permettendo al danese di restare a ruota. Un primo rallentamento consente anche ad altri di rientrare, tra i quali Kämna, Leknessund e Simmons, che inizialmente apparivano i più attivi. Sull’azzurro è nuovamente Zimmermann il primo a rientrare, ma i due vengono ripresi a 6 chilometri dalla conclusione, con Bettiol che a quel punto finisce per sfilarsi definitivamente. A quel punto è Luis Leons Sanchez ad allungare da solo, mentre in coda al gruppetto fanno fatica Leknessund e Cort, che si gestiscono salendo del loro ritmo. A difesa di Sanchez e Wright che blocca qualsiasi tentativo, mentre Kämna cerca collaborazione per proseguire con un buon ritmo.

A tre chilometri dall’arrivo è Jorgenson a scattare, riaprendo le danze. Su si lui si riporta rapidamente Schultz che lo stacca andando a riprendere Sanchez al GPM, posto a due chilometri dalla fine. Lo spagnolo si mette subito a ruota, provocando un rallentamento che consente anche a Jorgenson di rientrare. Con il solo Schultz a fare l’andatura il ritmo continua a essere di crociera, consentendo anche a Van Barle di riportarsi sotto alla flamme rouge, con il vincitore della Parigi – Roubaix che prova subito a ripartire. La sua azione viene rapidamente neutralizzata da Schultz, ma ne esce un ulteriore rallentamento che consente un ricompattamento generale a 500 metri dalla conclusione.

Ne prova subito ad approfittare Benjamin Thomas, seguito da Wright, ma è azione telefonata e nuovamente Schultz va a chiudere. A quel punto è Sanchez a partire lungo a trecento metri, con Shultz che gli salta subito a ruota. L’australiano è in posizione perfetta, ma deve fare i conti con la rimonta di Magnus Cort, che lo affianca e lo supera proprio sulla linea.

Risultato Tappa 10 Tour de France 2022

Classifica Generale Tour de France 2022

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