Veneto Classic 2024, Magnus Cort chiude col sorriso: “Modo perfetto per terminare la stagione, forse la mia migliore di sempre”

Magnus Cort mette la ciliegina sulla torta alla Veneto Classic 2024. Per culminare una stagione di alto livello che lo ha visto ottenere un totale di cinque successi, ma un totale di undici podi e 21 top10, l’esperto corridore della Uno-X Mobility si prende l’ultima corsa dell’anno. E lo fa alla sua maniera, attaccando dalla distanza, senza paura di saltare, ma correndo comunque con grande intelligenza, mostrando un acume tattico che gli ha permesso di fare la differenza, sia rispetto ai suoi compagni di avventura, ma soprattutto sul gruppo, che lo ha sottovalutato concedendo troppo spazio e nel finale lasciandosi andare a tatticismi eccessivi nei momenti chiave. Cosa sulla quale il corridore scandinavo puntava evidentemente.
“Questo è il modo perfetto di chiudere la stagione – conferma soddisfatto dopo l’arrivo nella flash interview – Per me è una grande vittoria, questa è solo la seconda volta che vinco una corsa di un giorno. Peraltro, una corsa spettacolare, anche se non è una corsa di primo piano, ma lo sembra davvero. È stata una corsa folle e sono felice e fiero di come l’ho affrontata”.
Il 31enne di Rønne spiega così la sua scelta di andare in fuga sin dal mattino, quando invece un corridore del suo calibro poteva essere comunque considerato un favorito per la vittoria: “Sapevo che potevo cercare di fare la differenza nel circuito potevamo andare ancora lontano perché era uno strappo molto duro e penso che in gruppo sia stata difficile da gestire, con molti che hanno dovuto mettere il piede a terra e c’è stato probabilmente molto caos. Per questo sono andato in fuga, perché sapevo che sarebbe stata poi dura inseguire […] Sono stato però sorpreso di avere ancora energie. Dopo il Tour sentivo di stare ancora bene e ho fatto bei risultati, ma poi ho faticato. Ma a me piace correre così, andando in fuga e gestendo il ritmo”.
Se negli anni passati aveva già ottenuto successi di grande prestigio, ottenendo un totale di nove vittorie di tappa nei grandi giri, il 31enne norvegese quest’anno ha mostrato una continuità di risultati per tutto l’anno che gli è valso il suo record di punti UCI in carriera. Un dato che per lui appare più che aneddotico: “Non so se questo sia stato il mio anno migliore, ma di sicuro uno dei miei anni migliori. Per l’anno prossimo spero di poter lottare ancora per belle vittorie come questa”.
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