Tour de France 2021, sigillo finale di Tadej Pogacar!
Tadej Pogacar mette il sigillo definitivo sul Tour de France 2021. La Maglia Gialla si impone anche sul Luz Ardiden, bissando così il successo ottenuto ieri. Alle spalle dello sloveno, come già nella tappa di ieri, Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che ha anticipato Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), nettamente battuti. Inoltre, grazie a questo successo, il dominatore di questa edizione della Grande Boucle conquista anche matematicamente la Maglia a Pois, sfilandola dalle spalle di Wout Poels. Alle spalle dei tre che ormai sembrano aver consolidato definitivamente le posizioni sul podio finale, quarta posizione a 13 secondi per Enric Mas (Movistar).
Pronti via, e subito Christopher Juul-Jensen (Team BikeExchange), Sean Bennett (Team Qhubeka Nexthash) e Matej Mohorič (Bahrain Victorious) riescono a fuoriuscire dal gruppo, guadagnando in fretta un minuto sul plotone, nel quale comunque continuano gli scatti. Tutti gli attacchi alle spalle di questi tre uomini vengono però neutralizzati, almeno fino a quando Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep) non riesce a prendere un po’ di margine sulla prima salita di giornata, la breve Cote de Notre-Dame de Pietat. Il campione del mondo, che poco dopo viene raggiunto da Pierre-Luc Perichon (Cofidis), scollina con 20″ di ritardo dai tre attaccanti, tuttavia nel tratto successivo, aiutato dal connazionale, riesce a rientrare sulla testa della corsa, composta quindi ora da cinque uomini.
Il gruppo nel frattempo è scivolato a 1’40”, ma in prossimità della seconda ascesa della tappa, la breve Cote de Loucrup dopo 50 chilometri dal via, il Team BikeExchange accelera per approcciare ad alto ritmo lo strappo in modo da far perdere contatto a Mark Cavendish (Deceuninck-QuickStep), dato che poco dopo lo scollinamento è presente il traguardo volante che concede punti per la Maglia Verde, ormai obiettivo di Michael Matthews. Juul-Jensen si rialza per dare una mano ai compagni di squadra della formazione australiana, ma l’azione alla fine non ha successo, e il plotone scollina compatto alle spalle dei quattro fuggitivi rimasti con un ritardo di 1’15”.
Poco dopo, al traguardo intermedio di Pouzac transita per primo Alaphilippe, mentre in gruppo Cavendish regola agevolmente Matthews e Sonny Colbrelli, aumentando così il vantaggio nella classifica a punti. Dopo lo sprint, dal plotone provano a fuoriuscire diversi atleti, mentre davanti Bennett e Perichon si rialzano, con Alaphilippe e Mohoric che rimangono dunque da soli al comando e iniziano la salita del Col du Tourmalet con un vantaggio inferiore al minuto. Dietro, Pierre Rolland (B&B Hotels p/B KTM) riesce intanto a prendere un po’ di margine sul plotone e, sulle prime rampe della salita, il francese viene raggiunto da Pierre Latour (Team TotalEnergies), Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) e, poco dopo, Valentin Madouas (Groupama-FDJ).
Gli attacchi dal gruppo, che ha sempre circa un minuto di ritardo dalla coppia di testa, tuttavia non si fermano, e infatti David Gaudu (Groupama-FDJ), Ruben Guerreiro (EF Education-Nippo), Nairo Quintana (Arkea-Samsic), Miguel Ángel López (Movistar), Ion Izaguirre e Omar Fraile (Astana-Premier Tech) riescono a loro volta a prendere un po’ di margine. Quintana e Lopez, tuttavia, non sono in grado di seguire il ritmo degli altri e si staccano, mentre i rimanenti quattro corridori vanno a riprendere Elissonde, Latour e Rolland, con quest’ultimo che però perde subito contatto. Nel giro di breve tempo, questi sette inseguitori si avvicinano a Mohoric e Alaphilippe, completando il ricongiungimento a 40 chilometri dall’arrivo, quando il gruppo tirato dalla Ineos Grenadiers si trova a soli 25 secondi. Esaurito il lavoro di Madouas, ad allungare in test è Gaudu, portandosi appresso i soli Alaphilippe, Guerreiro e Latour.
A dare una mano importante al talentino francese è il campione del mondo, che poi è il primo a cedere, imitato poco più tardi da Guerreiro. Il forcing permette comuque a Gaudu e Latour, in ordine inverso, di scollinare con un vantaggio di 50 secondi sul gruppo, dal quale nel frattempo Mike Woods (Israel Start-Up Nation) ha provato una sortita pensando alla maglia a pois, ma il portatore Wout Poels (Bahrain Victorious) non si è fatto sorprendere e lo ha poi superato al GPM, andando a riprendere Fraile e Guerreiro, mentre Alaphilippe e tutti gli altri attaccanti sono stati raggiunti e staccati anche dal gruppo. Nell’ascesa arriva anche il tracollo di Rigoberto Uran (EF Education First), che perde le ruote del gruppo ancora lontano dalla cima, perdendo oltre un minuto al GPM.
Nella discesa Gaudu resta velocemente da solo, con Latour che mostra ancora una volta tutti i suoi limiti nell’esercizio, venendo rapidamente ripreso anche dagli inseguitori, per poi essere riassorbito anche dal gruppo. Stesso destino comunque anche per Poels, Woods, Guerreiro e Fraile, che prima della fine della discesa devono arrendersi al ritmo imposto da Dylan Van Baarle. Dopo esser riuscito ad accrescere il suo margine fino a 1’10” nella fase più tecnica della discesa, Gaudu vede tuttavia il suo vantaggio crollare nel tratto finale, decisamente più pedalabile, e nella breve vallata verso il GPM. Il suo vantaggio ai piedi della salita finale è così di appena una dozzina di secondi, gap che viene colmato entrando nei dieci chilometri conclusivi, grazie al grande lavoro di Michal Kwiatkowski, che screma ulteriormente il gruppo prima che sia Tao Geoghegan Hart a prendere in mano l’andatura.
Il britannico prosegue fino a cinque chilometri dalla conclusione, quando è Rafal Majka (UAE Team Emirates) a portarsi in testa, dando una scrollata che vede restare con lui i soli Tadej Pogačar (UAD), Jonas Vingegaard (TJV), Richard Carapaz (IGD), Ben O’connor (ACT), Wilco Kelderman (BOH), Enric Mas (MOV), Guillaume Martin (COF), Pello Bilbao (TBV), Sergio Higuita (EFN), Jonathan Castroviejo (IGD), Alejandro Valverde (MOV), Emanuel Buchmann (BOH), Sepp Kuss (TJV) e Daniel Martin (ISN). L’attesa accelerazione di Pogacar arriva a 3,5 chilometri dal traguardo, con Castroviejo che chiude portando con sé Carapaz, alla cui ruota seguono Vingegaard, Kuss e Mas, mentre gli altri son costretti a salire del proprio ritmo, organizzandosi in base alle energie rimaste. Un secondo scatto della Maglia Gialla fa perdere le ruote a Castroviejo, mentre gli altri resistono, con Kuss che si porta in testa a tirare.
Lo statunitense resta davanti sino all’ultimo chilometro, quando Mas, sino a quel momento fisso in ultima ruota a fare l’elastico, prova ad anticipare, ma viene subito ripreso da Pogacar, seguito dagli altri. Ovviamente, nessuno vuole ritrovarsi davanti e Mas prova nuovamente ad approfittarne, creando un piccolo buco visto che Carapaz non vuole spendere le energie per chiudere. A reagire è così Pogacar, che piazza una stoccata che gli consente di riprendere facilmente lo spagnolo e guadagnare qualche metro sugli altri. Carapaz stringe infatti i denti, ma non riesce a colmare il gap, con Pogacar che rilancia e si va a prendere il terzo successo di tappa, il secondo consecutivo in maglia gialla. Alle sue spalle Vingegaard supera allo sprint Carapaz, andando a ripetere l’ordine di arrivo di ieri.
Risultato Diciottesima Tappa Tour de France 2021
Classifica Generale Tour de France 2021
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