Tirreno-Adriatico 2025, sigillo da campione per Olav Kooij – Terzo posto per Mathieu van der Poel, Filippo Ganna rimane in testa alla generale

Olav Kooij vince la quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2025. La frazione partita da Norcia e conclusasi a Trasacco ha avuto un finale molto incerto, risoltosi poi con una volata a ranghi ristretti, in cui il corridore della Visma|Lease a Bike ha piazzato il suo sigillo. Il neerlandese ha preceduto sulla linea d’arrivo due connazionali, Rick Pluimers (Tudor) e Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), che prima ha provato uno scatto sull’ultimo strappetto e poi si è gettato nella volata. In lotta per i piazzamenti più importanti si è lanciato anche Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che ha chiuso al settimo posto, mantenendo comunque la prima posizione in classifica generale.
Nell’ordine d’arrivo di giornata si piazzano diversi italiani, oltre a Ganna: sesto posto per Andrea Vendrame (Decathlon Ag2R La Mondiale), nono per Giovanni Lonardi (Polti-VisitMalta) e decimo per Filippo Fiorelli (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè).
Il video dell’arrivo
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— Tirreno Adriatico (@TirrenAdriatico) March 13, 2025
Il racconto della corsa
Partita in salita, la tappa vede subito numerosi corridori lanciarsi all’attacco. In vista del GPM sono Mark Donovan (Q36.5) e Roger Adrià (Red Bull – Bora – hansgrohe) a riuscire a guadagnare qualche secondo, con lo spagnolo che poi accelera nel falsopiano successivo, restando da solo prima che entrambi vengano ripresi, dopo 24 chilometri di corsa. Nella discesa successiva sono Valentin Ferron (Cofidis) e Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL) a cogliere l’attimo, venendo velocemente ripresi da Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta). Dietro di loro accelerano anche Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Rui Costa (EF Education – Easypost), Lucas Hamilton (Ineos Grenadiers) e Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team), sui quali rientrano Rui Oliveira (UAE Team Emirates) e Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility). Il gruppo tuttavia non si arrende subito e resta molto vicino, consentendo così anche a Jonas Koch (Red Bull – Bora – hansgrohe) di riportarsi al comando, ma è una azione che ha vita breve.
Tutti gli attaccanti vengono così ripresi a 150 chilometri dalla conclusione e subito nasce una nuova azione. A muoversi sono Jonas Rutsch (Intermarché – Wanty), Jorge Arcas (Movistar Team), nuovamente Leemreize e Maestri (Team Polti VisitMalta) e anche William Blume Levy (Uno-X Mobility), che invece ricevono subito il benestare del gruppo, ben felice di lasciar partire un gruppetto molto meno nutrito. Al termine dello scoccare della seconda ora di corsa, il gruppo concede un vantaggio massimo di sei minuti, con la Ineos Grenadiers che procede a ritmo abbastanza blando. La situazione cambia quando arriva in testa la UAE Team Emirates – XRG, che alza notevolmente il ritmo all’approccio del secondo GPM. Qui il vantaggio dei battistrada crolla, mentre dal gruppo cominciano a perdere contatto alcuni uomini, tra i quali Jonathan Milan (Lidl-Trek), che paga la caduta della tappa di ieri. In cima il distacco è così di 3’08” rispetto a una gruppo che non accenna a rallentare.
Nel falsopiano che segue lo scollinamento è la Bahrain – Victorious a spezzare il gruppo, sfruttando il vento assieme alla Ineos Grenadiers che si fa trovare pronta. Nella trappola finiscono alcune ruote veloci, ma anche uomini di classifica come Simon Yates (Visma|Lease a Bike), Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels), Eddie Dunbar (Jayco-AlUla) e Derek Gee (Israel-PremierTech). Il ritmo resta così altissimo e il vantaggio dei battistrada fonde come neve al sole, scendendo a un minuto entrando nei 50 chilometri conclusivi. Si continua a spingere e in un tratto ventoso la UAE Emirates XRG prova un attacco di squadra, con Juan Ayuso, Isaac del Toro e Felix Groβschartner, ai quali si accodano Filippo Ganna, Laurens de Plus (Ineos Grenadiers) e Quentin Pacher (Groupama-FDJ). I sei vanno via di comune accordo, avvicinandosi molto ai fuggitivi e costringendo gli altri componenti del primo gruppo a un lavoro-extra.
È in particolare la Bahrain Victorious a incaricarsi dell’inseguimento, neutralizzando l’attacco dei 6 e tenendo così a distanza il “gruppo-Gee”, che rimane a circa un minuto di distanza quando la corsa passa per la prima volta sotto lo striscione del traguardo. Il primo gruppo tira il fiato per qualche chilometro e poi è la Ineos a spingere nuovamente forte, portandosi a meno di 20” dai fuggitivi, con 20 chilometri ancora da percorrere. Davanti Rutsch cade in una curva, si rialza acciaccato, ma finisce per essere raggiunto dal primo gruppo. Nel corso del primo giro del circuito finale la sfortuna colpisce Mikel Landa (Soudal Quick-Step), che fora in un momento in cui non ha sostegno tecnico a disposizione e che scivola all’interno nel gruppo inseguitore.
Paradossalmente, il guaio di Landa aiuta gli altri ritardatari (fra cui c’è anche il velocista della Visma|Lease a Bike, Olav Kooij, il cui nome sarà molto importante più tardi), dato che la Soudal Quick-Step si mette in forze a tirare il secondo gruppo, con l’obiettivo – raggiunto – di riportare il basco nel gruppo dei migliori. La Ineos prosegue invece con un ritmo abbastanza altalenante. Si entra negli ultimi 10 km con Arcas, Leemreize, Levy e Maestri con una decina di secondi ancora di vantaggio, ma con il gruppo lanciatissimo alle loro spalle. Sul breve strappo che caratterizza il circuito finale si muove Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), alla cui rasoiata risponde in prima persona Filippo Ganna (Ineos Grenadiers). Ad approfittare di qualche successivo secondo di incertezza è Ben Healy (Ef Education-EasyPost), che parte ventre a terra, raggiungendo Levy e Maestri, ovvero gli ultimi due superstiti della fuga. Alle loro spalle ci prova anche Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), senza però esito.
Healy insiste ed entra nell’ultimo chilometro con qualche secondo di vantaggio, sempre con Levy e Maestri a ruota, ma il lavoro della Ineos, soprattutto, neutralizza l’attacco dell’irlandese. È volata, quindi, con Kooij che finalizza al meglio la capacità di riuscire a rimanere in gara anche in momenti non adatti alle sue caratteristiche. Fra i protagonisti degli ultimi metri anche Van der Poel, che chiude sul terzo gradino del podio di giornata.
Risultato Tappa 4 Tirreno – Adriatico 2025
Classifiche Tirreno – Adriatico 2025
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