Tirreno-Adriatico 2023, tripletta Primoz Roglic nella tappa dei Muri!

Primoz Roglic conquista anche la tappa dei Muri della Tirreno-Adriatico 2023. Il leader della Jumbo-Visma si impone per il terzo giorno consecutivo andando così anche ad ipotecare la maglia azzurra in vista dell’utima tappa in passerella a San Benedetto del Tronto. Lo sloveno si impone in una volata ristretta sul gruppetto dei big che si è selezionato dopo una accelerazione di Mikel Landa (Bahrain-Victorious) e Joao Almeida (UAE Team Emirates) sul penultimo strappo di giornata. A completare il podio di giornata sono Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) e Almeida, con i due che, a posizioni invertite, salgono anche sul podio della generale alle spalle dell’inarrestabile Roglic.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Inizio subito velocissimo. Krists Neilands (IPT), Robert Stannard (ADC), Sven Erik Bystrøm (ICW), Quinn Simmons (TFS), Nikias Arndt (TBV), Alexander Konychev (COR), Valerio Conti (COR) e Filippo Magli (GBF) si sganciano subito dal gruppo, ma il ritorno su di loro di Mathieu van der Poel (ADC) mette in allarme il gruppo che li va a riprendere poco dopo il passaggio da Recanati. Ripresi gli attaccanti, ovviamente nascono nuove azioni e una serie di scatti finiscono per portare via un gruppetto di undici uomini in vista del primo GPM di giornata.

A comporre questo tentativo che sembra stavolta avere rapidamente il benestare del gruppo sono Krists Neilands (Israel – Premier Tech), Georg Zimmermann (Intermarché – Circus – Wanty), Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), Quinn Simmons (Trek – Segafredo), Alessandro De Marchi (Team Jayco – AlUla), Mike Teunissen (Intermarché – Circus – Wanty), Nikias Arndt (Bahrain – Victorious), Valentin Ferron (TotalEnergies), Clément Russo (Team Arkéa – Samsic), Casper Pedersen (Soudal – QuickStep) e Davide Bais (Eolo-Kometa), che ovviamente ne approfitta per cogliere più punti possibile ai GPM di giornata. Vista l’assenza di uomini pericolosi, la Jumbo – Visma inizia a controllare la corsa, concedendo un massimo di 3’22”, prima di tenere i fuggitivi attorno ai 2’40”, distacco con il quale passa sotto il traguardo per la prima volta, quando al traguardo mancano ancora 103 chilometri.

Nel tratto successivo la situazione si mantiene stabile, con il plotone che recupera un altro minuti, ma affrontando il Muro di Costa del Borgo le cose iniziano a cambiare. Davanti, Bais perde contatto dagli altri battistrada, mentre dietro è Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) ad accelerare, riuscendo a prendere una ventina di secondi di margine sul gruppo, che a sua volta si è avvicinato a 1’30” dai fuggitivi. Dopo essere transitati nuovamente dal traguardo, Arndt decide quindi di rialzarsi per attendere il compagno di squadra, con i due che riescono a riportarsi sul drappello di testa dopo un breve inseguimento.

Con ancora 52 chilometri da percorrere, gli 11 corridori al comando mantengono poco meno di un minuto di vantaggio sul plotone, dove è sempre la Jumbo-Visma a fare il ritmo. Affrontando i muri di Offagna e Abbadia, i fuggitivi si sfaldano: davanti rimangono Zimmermann e Ferron con una quindicina di secondi di vantaggio sui più immediati inseguitori, ma il gruppo è subito dietro e, sul nuovo passaggio sul Muro di Costa del Borgo, avviene il forcing della Jumbo-Visma con Wout Van Aert. Il gruppo va quindi velocemente a riassorbire tutti i battistrada, con l’azione del belga che prosegue provocando grande selezione; davanti rimangono solo in 16, con tutti i principali uomini di classifica presenti.

Prima dell’ultimo passaggio sulla linea d’arrivo, altri corridori riescono a rientrare, ma la corsa è ormai entrata nel vivo. A provarci è così Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), che provoca la pronta reazione di Primoz Roglic (Jumbo-Visma). I compagni dello sloveno, grazie anche al rientro di Tiesj Benoot, provano a quel punto a tenere chiusa la corsa, ma immediatamente arriva una nuova accelerazione, ad opera di Guillaume Martin (Cofidis). Il francese non fa paura in classifica e viene lasciato andare, ma a lui si uniscono dopo un breve inseguimento Alex Aranburu, Carlos Verona (Movistar) e, soprattutto, Vlasov, che invece è molto vicino in classifica. Il quartetto guadagna rapidamente quindici secondi a 25 chilometri dalla conclusione, riuscendo a far crescere il proprio vantaggio sino a 31 secondi a 21 chilometri dal traguardo. A quel punto anche altre squadre cominciano a preoccuparsi e la UAE Team Emirates chiede a Davide Formolo di prendere in mano la situazione.

Il ritmo del veronese permette inizialmente di far calare il gap a 15 secondi, ma quando l’ex campione italiano comincia a faticare, non si trova subito qualcuno che voglia sostituirlo. A dieci chilometri dal traguardo il gap è così nuovamente di 25 secondi, tornando così a spaventare gli altri uomini di classifica. A dare il cambio di ritmo decisivo è la Ineos Grenadiers, che improvvisamente sferza l’andatura e in pochi chilometri l’avventura dei battistrada si esaurisce quando la strada torna a salire, con Joao Almeida (UAE Team Emirates) che piazza l’accelerazione fatale.

Dall’altra parte della strada si muove invece Mikel Landa (Bahrain-Victorious), che manda in frantumi il gruppo seguito da Hugh Carthy (EF Education – EasyPost) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma), mentre vanno in difficoltà Jai Hindley e Lennard Kämna. A seguire l’azione riescono invece solamente Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Enric Mas (Movistar), Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) e Mike Woods (Israel-PremierTech), che scollinano con un vantaggio di una dozzina di secondi sul resto del gruppo, tirato da Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Ben O’Connor (Ag2r Citroën).

Conclusa la breve discesa, Woods prova ad attaccare per approfittare della sua posizione di classifica, che gli consente una minore marcatura. Gli altri si guardano un po’, ma alla fine il vantaggio che il canadese riesce a guadagnare è minimo e finisce per essere ripreso entrando nell’ultimo chilometro, quando è Roglic ad alzare il ritmo. Lo sloveno piazza un paio di accelerazioni che finiscono per sbrindellare il gruppetto, con i soli Geoghegan Hart e Mas che riescono a stare con lui. I tre tuttavia si guardano in vista dello sprint, concedendo anche il rientro di Almeida e Landa. Quando parte lo sprint tuttavia Roglic fa valere il suo spunto veloce, tenendosi dietro Geoghegan Hart e Almeida per siglare una splendida tripletta.

Risultato Tappa 6 Tirreno-Adratico 2023

Classifica Generale Tirreno-Adratico 2023

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