Tirreno-Adriatico 2023, Primoz Roglic supera Julian Alaphilippe e Adam Yates a Tortoreto!
Primoz Roglic batte il primo colpo alla Tirreno – Adriatico 2023. Il leader della Jumbo – Visma si impone in uno sprint ascendente superando Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Adam Yates (UAE Team Emirates), con i quali aveva seguito l’accelerazione di Victor Lafay (Cofidis) all’interno dell’ultimo chilometro, regolando un gruppetto fortemente selezionato dai quattro passaggi sullo strappo finale. Costretto a cedere nel corso dell’ultima ascesa, Filippo Ganna cede così la maglia di leader a Lennard Kamna (Bora-hansgrohe), che si prende la leadership con sei secondi di vantaggio su Roglic e otto nei confronti di Joao Almeida (UAE Team Emirates).
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Anche oggi il primo vero scatto è quello giusto: ad andare in fuga sono Davide Bais (Eolo-Kometa), Valerio Conti (Corratec), Lucas Eriksson (Tudor), Filippo Magli (Green Porject-Badrdiani CSF-Faizané) e Mads Wurtz (Israel-PremierTech). Inizialmente il gruppo non sembra preoccuparsi di questo attacco, tanto che nei primi trenta chilometri di corsa i cinque arrivano ad accumulare un vantaggio massimo di oltre sette minuti. Nelle fasi di corsa successive, però, il gruppo inizia a recuperare un po’ di terreno.
Si prosegue quindi nel lungo tratto intermedio della gara con il vantaggio che viene eroso progressivamente dal gruppo, nelle cui prime posizioni inizia a farsi vedere la Jumbo-Visma. Sulla spinta imposta dalla squadra neerlandese il vantaggio inizia a diminuire più rapidamente, tanto che ai -100 dall’arrivo i cinque battistrada hanno solo 2’20” da gestire.
Quando si mette al lavoro anche la Jayco-AlUla la situazione si fa ancora meno propizia per i fuggitivi, che ai -80 si ritrovano con 1’16” di vantaggio. C’è tensione in testa al gruppo, dove si alternano diverse squadre, nel tentativo di tenere avanti i rispettivi uomini di classifica in vista dell’ingresso nel circuito finale. Questo nervosismo provoca l’inevitabile fine del tentativo di giornata, con il gruppo che torna compatto a 60 chilometri dalla conclusione.
Sulla prima ascesa è la Bora-hansgrohe la prima a muoversi, ma presto è Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) a portarsi in testa per dettare il ritmo. In vista del GPM arrivano anche Soudal Quick-Step e Trek – Segafredo, ma la situazione resta invariata, con la Ineos Grenadiers che riprende il controllo e al GPM passano nell’ordine quattro uomini della corazzata britannica. Nella discesa è Mikkel Honoré (EF Education – EasyPost) a muoversi, guadagnando una dozzina di secondi prima che ci provi anche Samuele Zoccarato (Green Project Bardiani CSF). L’azione dell’italiano è tuttavia tardiva e fuori tempo, venendo così rapidamente ripreso, poco dopo il TV dove Ben O’Connor (Ag2r Citroën) va a prendersi il rimanente secondo di abbuono.
Poco dopo tuttavia si rialza anche il danese, consapevole che la strada è troppa per un uomo solo. All’approccio della successiva salita sono gli uomini Soudal – QuickStep ad aprire le ostilità con una nuova accelerazione che manda in difficoltà gran parte del gruppo. Dopo aver fatto lavorare i compagni, a 35 chilometri dal traguardo si lancia all’attacco Julian Alaphilippe che guadagna qualche metro prima di essere ripreso da Adam Yates (UAE Team Emirates) e Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che chiudono il buco preferendo uno scatto alla progressione di Quinn Simmons (Trek-Segafredo) al quale si era accodato Jai Hindley (Bora-hansgrohe). Primo a chiudere è Victor Lafay (Cofidis), seguito da Hugh Carthy (EF Education EasyPost) e Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), ma un primo troncone non tarda a rientrare a sua volta in vista del traguardo, dove sono una trentina a passare compatti, tra i quali stabile Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), mentre non c’è il compagno in maglia bianca Magnus Sheffield.
Il giovane leader della classifica giovani rientra poi nella discesa e nella successiva pianura, assieme a molti dei corridori staccati come Mathieu Van Der Poel e Biniam Girmay, ma ha il destino segnato e quando la strada torna a salire soffre l’accelerazione della Groupama – FDJ, che con Olivier Le Gac screma ulteriormente il gruppo che deve poi fare i conti con il ritmo di Quinn Simmons (Trek-Segafredo). Tra le vittime eccellenti anche Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), ma il gruppo resta nuovamente compatto sino in cima e uno scatto in discesa di Alessandro De Marchi (Team Jayco – AlUla), seguito da Warren Barguil (Team Arkéa – Samsic), non cambia la situazione.
I Jumbo-Visma decidono così di prendere in mano la situazione in testa alla corsa, mettendo Attila Valter a fare l’andatura per tenere chiusa la corsa sino allo strappo conclusivo. La tattica del team neerlandese viene tuttavia stravolta dalla caduta di Wout Van Aert, che entra in contatto con Tom Pidcock entrando nei cinque chilometri conclusivi, ormai troppo tardi per pensare di poter rientrare. Nel mentre è l’altro asso del ciclocross Mathieu Van Der Poel ad alzare il ritmo all’approccio dell’ultima scalata, che vede gli scatti di Nelson Oliveira (Movistar) e Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck). Se l’azione del portoghese non ha grandi conseguenze, più decisa è quella del belga, che viene seguita da Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) e Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), oltre che da Biniam Girmay che tuttavia non riesce a seguire. L’inevitabile reazione del gruppo vede anche la maglia azzurra Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) scivolare sempre più indietro fino ad essere ormai inesorabilmente staccato.
Vedendo partire un uomo di classifica è Primoz Roglic (Jumbo-Visma) a reagire in prima persona, riportando sotto quel che resta del gruppo. A quel punto Valter si riporta in testa, chiudendo rapidamente sullo scatto di Guillaume Martin (Cofidis) e gestendosi al meglio per tenere sotto controllo la successiva azione di Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa) e Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling) che arrivano con qualche metro di vantaggio all’ultimo chilometro prima di essere riassorbiti dal ritmo del campione ungherese. A quel punto è Hugh Carthy (EF Education – EasyPost) a muoversi, ma Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers) e Enric Mas (Movistar Team) sono pronti a chiudere, con Roglic e Lafay a ruota.
Lo sloveno prova a rilanciare a 300 metri dal traguardo, ma non riesce a fare la differenza, con anche Adam Yates e Julian Alaphilippe pronti a reagire. Victor Lafay prova ad infilarsi in testa all’ultima curva, ma quando deve rilanciare viene inghiottito dagli altri, che si vanno così a giocare la vittoria allo sprint. A spuntarla nettamente è Roglic, che si mette dietro Alaphilippe e Yates, conquistando così la sua prima vittoria stagionale nella corsa d’esordio, sfiorando il primato.
Risultato Tappa 4 Tirreno-Adratico 2023
Classifica Generale Tirreno-Adratico 2023
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