GP de Québec 2025, trionfo di Julian Alaphilippe! 3° Alberto Bettiol, Tadej Pogacar attacca nell’ultimo giro ma non basta
Julian Alaphilippe conquista il GP de Québec 2025 con una azione in contropiede. Partito assieme ad altri contrattaccanti a 80 chilometri dalla conclusione, l’ex iridato fa la differenza nel finale sui suoi compagni di avventura riuscendo ad imporsi di misura su Pavel Sivakov e Alberto Bettiol, con i quali si era avvantaggiato nel corso della tornata conclusiva, a tre chilometri dalla conclusione. Partito poi secco a 1500 metri dall’arrivo, il portacolori della Tudor Pro Cycling ha successivamente resistito al ritorno dei due uomini, tra i quali a fare tutto il lavoro è stato l’italiano, superato poi dal francese anche nella lotta per la seconda posizione, a pochi secondi dal due volte campione del mondo che torna così al successo dopo più di un anno.
Partito all’inseguimento a 13 chilometri dal traguardo, Tadej Pogacar non è riuscito a fare la differenza e malgrado si fosse avvicinato a 12 secondi a cinque chilometri dalla conclusione, è rimasto tagliato fuori dai giochi per la vittoria a causa anche dei tatticismi che si sono creati nel gruppetto in cui si trovava. Il campione del mondo chiude così in 29ª posizione, che rappresenta peraltro la sua prima volta fuori dai dieci in una classica da tre anni a questa parte (quando concluse 24° questa stessa corsa, che lo scorso anno lo vide arrivare settimo, peggior risultato stagionale).
Il video dell’arrivo
Il racconto della tappa
Appena dato il via si muovono quattro corridori: Philippe Jacob e Félix Bouchard (Canada), Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck) e Filip Maciejuk (Red Bull-Bora-hansgrohe), ai quali il gruppo concede subito molto spazio, tanto che il gap arriva a superare i tre minuti al termine del primo giro e arriva poi a toccare un massimo di poco più di sei minuti. È la Lotto a prendersi la responsabilità dell’inseguimento nella prima fase di gara, ma avvicinandosi a metà gara è la Tudor Pro Cycling a prendere in mano la situazione.
Il gap scende a 5′ a circa 100 chilometri dalla conclusione, mantenendosi poi tale per una quindicina di chilometri, durante i quali Jacob perde contatto dalla testa della corsa, fermato dai crampi. Poco dopo, il gruppo è scosso dall’accelerazione di Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), che attacca e porta via un drappello comprendente Christophe Laporte (Visma | Lease a Bike), Quinn Simmons (Lidl-Trek), Mattia Cattaneo e Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step), Jan Tratnik (Red Bull-Bora-hansgrohe), Johan Jacobs (Groupama-FDJ), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e Lucas Eriksson (Tudor Pro Cycling Team), ma il gruppo va a chiudere quattro chilometri più tardi.
Gli attacchi, però, ripartono subito e poco dopo si avvantaggiano Nils Politt (UAE Team Emirates XRG), Laurence Pithie (Red Bull-Bora-hansgrohe), Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team), Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) e Bastien Tronchon (Decathlon AG2R La Mondiale). Questo quintetto si avvicina a meno di tre minuti dal terzetto al comando e riesce a guadagnare una cinquantina di secondi sul plotone, ma entrati negli ultimi 50 chilometri da quest’ultimo riescono a sganciarsi anche Pavel Sivakov (UAE Team Emirates XRG), Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), Artem Shmidt (Ineos Grenadiers), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Anthon Charmig e Alberto Bettiol (XDS Astana).
Questo secondo gruppetto di inseguitori si riporta rapidamente sul primo, formando un drappello di dodici unità, che diventano dieci quando Politt e Pithie perdono contatto, e avvicinandosi a 1’25” dal terzetto di testa, che a sua volta perde un elemento quando Bouchard si stacca. Il canadese viene ripreso e distanziato dagli inseguitori, che ai -33 dalla conclusione si riportano su Vergallito e Maciejuk e vedono il loro vantaggio sul plotone salire sopra il minuto. Dietro, infatti, nessuno si prende la responsabilità dell’inseguimento e all’inizio del terz’ultimo giro il gap sale fino a toccare 1’45”, ma a quel punto Visma | Lease a Bike e EF Education-EasyPost danno un’accelerata che consente al gruppo di recuperare una quarantina di secondi.
L’inseguimento prosegue serrato e, malgrado la buona collaborazione prosegua al comando, il gap scende sotto il minuto entrando nei venti chilometri conclusivi. Colpito dai crampi, Shmidt perde contatto a 17 chilometri dal traguardo, mentre dietro proseguono gli scatti dal gruppo. Si arriva così nuovamente allo strappo che precede il finale e a muoversi, a 13,3 chilometri dall’arrivo è Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG), che sino a quel momento era rimasto sornione nelle ultime posizioni di un gruppo sempre più assottigliato, così come Wout Van Aert (Visma|Lease a Bike). Il belga tuttavia non lo segue, con il campione del mondo che guadagna qualche metro. Su di lui si riportano tuttavia Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e Paul Lapeira (Decathlon Ag2r La Mondiale), raggiunti da Biniam Girmay (Intermarché-Wanty).
I 35 secondi di distacco al momento dell’azione si riducono velocemente a venti al suono della campana, con il quartetto appena formatosi che ha ripreso alcuni degli uomini di testa, fra cui Tronchon, che ha dato il suo contributo all’azione finché ne ha avuto, e Meurisse, unico a riuscire poi a resistere assieme agli altri tre al nuovo scatto di Pogacar. Con l’arrivo da dietro di Brandon McNulty (UAE Team Emirates XRG), Afonso Eulalio (Bahrain Victorious) e Neilson Powless (EF Education – EasyPost), l’azione trova nuove energie e sembra farsi ancor più efficace. Davanti a loro restano intanto i soli Alaphilippe, Sivakov, Bettiol, Skjelmose, Mohoric, Hermans e Charmig, ai quali si avvicinano, a 5 chilometri dalla conclusione, ad appena dodici secondi, anche in seguito a una ulteriore accelerazione della maglia iridata.
Nell’inseguimento salta tuttavia completamente l’accordo e gli attaccanti riescono a respingere l’assalto, con Pogacar che finisce per rialzarsi, lasciando carta bianca McNulty all’inseguimento e Sivakov in testa. L’americano non riesce a tenere viva l’azione con il gruppo capace di chiudere a poco meno di tre chilometri dalla conclusione, mentre davanti Alaphilippe, Bettiol e Sivakov erano appena intanto stati capaci di allungare. Sono così questi tre uomini ad arrivare ai piedi dello strappo decisivo, che Alaphilippe partire subito. Il francese guadagna una manciata di secondi, quel che gli basta per resistere al ritorno dei due rivali e festeggiare a braccia alzate il primo successo stagionale.
Risultato GP de Québec 2025
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