Giro di Svizzera 2017, impresa di Warbasse – Caruso nuovo leader

Impresa di Lawrence Warbasse nella quarta tappa del Giro di Svizzera 2017. Il corridore statunitense regala il primo storico successo WorldTour alla Aqua Blue Sport, coronando una bella azione solitaria in cima alla salita di Villars-sur-Ollon. Primo faccia a faccia tra gli uomini di classifica, con un pimpante Damiano Caruso (BMC) che taglia il traguardo in seconda posizione a 40 secondi dal vincitore, andandosi a prendere la maglia gialla di leader della classifica generale. Completa il podio di giornata Steven Kruijswijk (LottoNL – Jumbo), tornato su buoni standard dopo le difficoltà del Giro d’Italia. Brillante anche Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale), quinto.

Quattordici chilometri di bagarre e parte la fuga con Lawrence Warbasse (Aqua Blue Sport), Lars Boom (LottoNL – Jumbo), Nick Van der Lijke (Roompot – Neerlandse Loterij) e Antoine Duchesne (Direct Energie). Il gruppo si rilassa e Tim Wellens (Lotto Soudal), accortosi del pericolo di perdere il treno buono, tenta la reazione. Tuttavia questa si rivela tardiva e così, dopo qualche decina di chilometri a bagnomaria, il belga decide di rialzarsi e farsi riassorbire dagli inseguitori.

La corsa si cristallizza con il gruppo che, non preoccupato dagli uomini al comando, inizia a viaggiare con ritmo blando. Il Team Sunweb, infatti, si prende la responsabilità di guidare l’inseguimento, ma non c’è molta convinzione nell’azione della squadra tedesca che ben presto viene coadiuvata dalla Ag2r La Mondiale. I quattro al comando raggiungono un margine massimo di 8 minuti e ai piedi del Col des Mosses, prima difficoltà di giornata a 40 chilometri dall’arrivo, hanno ancora 7 minuti da gestire.

Qui si accende la corsa, con la Bahrain – Merida in testa a fare il ritmo con Enrico Gasparotto e Valerio Agnoli. Il ritmo dei due azzurri porta a cinque minuti il drappello al comando, dal quale perde contatto Lars Boom. In prossimità del GPM si registra il primo scatto di giornata, con Jonathan Restrepo (Katusha – Alpecin), il quale non trova sostegno di altri atleti e viene ben presto riassorbito dal gruppo, in testa al quale si pongono FDJ e Trek – Segafredo).

Il terzetto al comando continua ad andare di buona lena, spinto specialmente da uno scatenato Warbasse. Lo statunitense, giunto ai piedi della salita con 3’30”, inizia ben presto ad imporre il suo ritmo, con Duchesne e Van der Lijke costretti ad arrendersi lasciandolo solo al comando. Sulle prime rampe il suo vantaggio diminuisce, poiché davanti c’è il forcing della FDJ con Odd Christian Eiking che impone un bel ritmo. L’azione del norvegese, tuttavia, si rivela tafazziana poiché il capitano Steve Morabito è uno dei primi a staccarsi. Assieme all’elvetico vanno in difficoltà Jarlinson Pantano (Trek – Segafredo), Joe Dombrowski (Cannondale – Drapac) ed il vincitore del Giro d’Italia Tom Dumoulin.

Il primo allungo arriva a 6 dall’arrivo, con Valerio Conti (UAE Team Emirates) e Matthias Frank (Ag2r La Mondiale), immediatamente ripresi dal gruppo condotto da Tejay Van Garderen (BMC). Postosi in veste di gregario, lo statunitense mette in fila indiana il gruppo per propiziare lo scatto di Damiano Caruso (BMC). Sulla ruota del siciliano si portano immediatamente Steven Kruijswijk (LottoNL – Jumbo), Simon Spilak (Katusha – Alpecin), Matthias Frank, Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale) e Marc Soler (Movistar). Gli altri uomini di classifica arrancano, con Miguel Angel Lopez (Astana) e Mikel Nieve (Team Sky) che rispondono inizialmente agli stacchi, per poi restare intercalati tra i migliori e un altro drappello con Ion Izagirre, Ondrej Cink (Bahrain – Merida), Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe), Alberto Rui Costa, Valerio Conti (UAE Team Emirates), Pello Bilbao (Astana) e Victor De la Parte (Movistar).

Tra i sei migliori non c’è grande accordo. La Ag2r prova a giocare di squadra lanciando all’attacco prima Pozzovivo e poi Frank, ma manca la forza per andare a riprendere Warbasse il quale, salendo con regolarità, raggiunge la flame rouge con 50 secondi sugli immediati inseguitori. Lo statunitense può così festeggiare il primo successo da professionista, mentre Caruso vince la volata dei battuti e si porta al comando della generale.

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