Giro d’Italia 2025, tripletta azzurra con Christian Scaroni, Lorenzo Fortunato e Giulio Pellizzari! Del Toro cede, ma resta in rosa, inseguito da Yates e Carapaz, flop Ayuso, Roglic KO
Giornata da sogno per la XDS Astana al Giro d’Italia 2025. Nel primo tappone della terza settimana, sulle rampe del GPM di San Valentino/Brentonico , è Christian Scaroni a trionfare, anticipando il suo compagno di squadra e di fuga Lorenzo Fortunato. Dopo una giornata trascorsa tutta all’attacco, che ha visto Fortunato mettere ulteriormente le mani sulla Maglia Azzurra grazie ai punti conquistati, la coppia della formazione kazaka si è lanciata all’attacco sulle prime rampe della salita finale, lasciando sul posto Jefferson Cepeda (Movistar) e lanciandosi in una cavalcata trionfale. Completa la splendida giornata per i colori azzurri Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-hansgrohe), primo ad attaccare tra gli uomini di classifica che conquista il terzo podio, completando un podio tutto tricolore e rientrando anche nella top-10 della classifica generale.
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Tantissimi gli scossoni anche in classifica generale, nella quale Isaac del Toro (UAE Emirates XRG), per la prima volta davvero in difficoltà, lascia sul piatto ben 1’36” a Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), 1’23” a Derek Gee (Israel-Premier Tech) e 57″ a Simon Yates (Visma|Lease a Bike) con una classifica che esce totalmente stravolta. Il messicano resta quindi in Rosa, ma con un margine decisamente ridimensionato (26 secondi su Yates e 31 su Carapaz), mentre la UAE non potrà più puntare su Juan Ayuso, oggi definitivamente uscito dai giochi, scivolando al 17° posto con un ritardo di 13’27”. Finita invece la Corsa Rosa di Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe), ritiratosi nelle fasi centrali di gara dopo l’ennesima caduta, mentre da valutare le condizioni di Egan Bernal (Ineos Grenadiers), anche lui finito a terra, trovandosi poi in difficoltà nelle ultime due salite di giornata, ritrovandosi ora sesto a 3’23”, superato da Damiano Caruso (Bahrain Victorious), quinto a 2’40”
Il video dell’arrivo
Il racconto della tappa
Sotto una pioggia che non promette niente di buono per i corridori, si parte subito con numerosi scatti e un gruppo immediatamente allungato. Tra i più attivi anche Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step), ma una brutta scivolata lo vede finire a terra, coinvolgendo anche Thymen Arensman (Ineos Grenadiers). La corsa ovviamente non si ferma e davanti è Joshua Tarling (Ineos Grenadiers) a promuovere un tentetivo in cui si infila anche Wout van Aert (Team Visma | Lease A Bike). In questa azione anche Darren Rafferty (EF Education – EasyPost), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Jon Barrenetxea (Movistar), Xabier Mikel Azparren (Q36.5) e Josef Černý (Soudal Quick-Step), formando un drappello di sette uomini che per la prima volta riesce a guadagnare terreno in maniera significativa sul gruppo.
I battistrada riescono così a guadagnare 30 secondi su un gruppo che comunque ancora prosegue a scatti, con anche Mads Pedersen (Lidl-Trek) tra i più attivi, oltre ovviamente agli uomini di Polti VisitMalta e VF Group Bardiani CSF Faizanè, che tuttavia non riescono a chiudere sugli attaccanti, malgrado abbiano perso uno degli uomini più forti in pianura, ovvero Tarling, vittima di una scivolata che lo costringe al ritiro. Con la UAE Team Emirates XRG che prova a rallentare l’andatura, il sestetto di testa si approccia alla prima salita di giornata con un vantaggio di 1’40”, ma Pello Bilbao (Bahrain Victorious) non ci sta e promuove una nuova azione, che sembra rapidamente trovare il benestare del gruppo.
L’azione di Bilbao porta alla formazione di un maxi-drappello che comprende anche Simon Guglielmi (Arkea-B&B Hotels), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Sylvain Moniquet (Cofidis), Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), David Gaudu (Groupama-FDJ), Kim Heiduk (Ineos Grenadiers), Simone Petilli (Intermarché – Wanty), Jefferson Cepeda (Movistar), Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Davide Bais, Mattia Bais, Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta), Yannis Voisard (Tudor), Luca Covili (VF Group Bardiani CSF – Faizanè), Alessio Martinelli (VF Group Bardiani CSF – Faizanè), Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), Fausto Masnada (XDS Astana Team) e Christian Scaroni (XDS Astana Team). I 18 contrattaccanti, lungo il primo Gpm, riescono a chiudere il divario dai 6 battistrada, mentre il gruppo lascia fare. Così, Fortunato può andare a prendere il massimo dei punti disponibili a Carbonare, rinvigorendo ulteriormente il suo vantaggio della classifica della Maglia Azzurra.
Lungo la discesa si verifica la scivolata di Alessio Martinelli, che finisce fuori strada. Verrà poi soccorso e trasportato in ospedale, cosciente. Il vantaggio dei battistrada aumenta e in gruppo si verifica una nuova caduta, che coinvolge Richard Carapaz (Ef Education-EasyPost) e Primož Roglič (Red Bull-Bora-Hansgrohe): l’ecuadoriano riparte, lo sloveno no, chiudendo così la sua partecipazione al Giro. Non appena inizia la salita di Candriai, Juan Ayuso (UAE Emirates XRG) si ferma con l’ammiraglia per un cambio di vestiti che lo vede però ripartire, senza compagni intorno, a quasi 1’30” di distanza dal gruppo Maglia Rosa, nel frattempo tirato dalla Ineos Grenadiers: lo spagnolo si spreme per rientrare e trova l’appoggio di Igor Arrieta solo qualche chilometro più in là. Ayuso rientra e la salita trascorre senza sussulti, con Fortunato, nel gruppo di testa, che passa nuovamente per primo, scortato dai suoi compagni presenti in fuga con lui.
Il gruppo Maglia Rosa passa in vetta a Candriai con 5’35” di ritardo. Lungo la discesa successiva, finalmente baciata dal sole, viene segnalata la caduta di Francisco Muñoz (Team Polti VisitMalta), senza conseguenze. Il gruppo Maglia Rosa concede nuovamente spazio ai fuggitivi, mentre si registra una caduta anche per Egan Bernal (Ineos Grenadiers), che riparte abbastanza velocemente dopo un cambio bici per poi passare molto tempo al fianco della sua ammiraglia. Il campione colombiano viene sostanzialmente atteso dal gruppo, con la UAE Team Emirates XRG che desiste dall’alzare il ritmo, mentre i battistarda possono così vedere il loro margine aumentare notevolmente, fino a sfiorare i nove minuti.
Con la strada che torna a salire, davanti restano solamente Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Jon Barrenetxea (Movistar Team), Jefferson Cepeda (Movistar Team), Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team), Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), Christian Scaroni (XDS Astana Team) e Fausto Masnada (XDS Astana Team), con quest’ultimo che spara le sue ultime cartucce in favore dei compagni. In gruppo invece si portano davanti gli uomini della EF Education – EasPost, con un cambio di ritmo notevole che non solo riduce rapidamente il ritardo, ma miete rapidamente anche una vittima eccellente visto che Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) perde contatto a 42 chilometri dalla conclusione, venendo lasciato solo dai compagni di squadra, che restano tutti al fianco della Maglia Rosa.
Con lui si sfilano anche Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) e Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta), mentre dopo la fine del lavoro degli uomini della EF si crea un rallentamento che porta allo scatto di Michael Storer (Tudor Pro Cycling), che ha messo all’opera anche Florian Stork, seguito da Max Poole (Team Picnic PostNL). Alle loro spalle a comporre il gruppo Maglia Rosa sono solamente Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG), Giulio Pellizzari (Red Bull – Bora – Hansgrohe), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), Egan Bernal (Ineos Grenadiers), Jonathan Castroviejo (Ineos Grenadiers), Derek Gee (Israel – Premier Tech), Einer Rubio (Movistar Team), Wilco Kelderman (Team Visma | Lease A Bike), Simon Yates (Team Visma | Lease A Bike), Florian Stork (Tudor Pro Cycling Team), Rafal Majka (UAE Team Emirates XRG), Brandon McNulty (UAE Team Emirates XRG) e Adam Yates (UAE Team Emirates XRG).
Una situazione che tuttavia non perdura perché Simon Yates piazza un primo scatto che manda in difficoltà Egan Bernal, ma il ritmo poi cala, e il campione colombiano rientra sul gruppo condotto da Majka e Adam Yates. Al GPM intanto i battistrada passano con un margine di 4’05” su Poole Storer e 4’15” sul gruppo, che va così subito a riprendere i due dopo lo scollinamento. Davanti, nella discesa è Voisard ad allungare da solo, iniziando così la lunga ascesa finale con 25 secondi di vantaggio, ma dietro di lui rapidamente emerge la coppia XDS Astana che lo va a riprendere, ricevendo anche qualche cambio da Cepeda. L’ecuadoriano finisce tuttavia poi nella morsa di Fortunato e Scaroni e quando quest’ultimo parte fa il vuoto, raggiunto poi dal compagno che a sua volta lascia facilmente sul posto l’intruso. In quel momento i due hanno ancora un vantaggio confortevole sul gruppo e riescono così ad arrivare in parata fino al traguardo, unici due a resistere al ritorno dei big, tra i quali la battaglia esplode a 15 chilometri dal traguardo, dopo il bel lavoro di Wout van Aert, ripreso a fine discesa, per nuovamente alzare il ritmo.
Esaurito il lavoro del belga è Giulio Pellizzari (Red Bull – Bora – Hansgrohe) a partire per primo, ovviamente lasciato andare visto che non rappresenta un pericolo per gli uomini di alta classifica. Il giovane azzurro guadagna così rapidamente 30 secondi sui migliori visto che dietro Majka tiene un ritmo blando per non mandare in difficoltà Adam Yates. A partire a quel punto è Simon Yates, al quale Isaac Del Toro risponde prontamente, così come Richard Carapaz, mentre Derek Gee sale regolare, riportando sotto con sé anche Einer Rubio e Michael Storer, anticipando di poco Antonio Tiberi, che resta leggermente avanti a Bernal e Caruso, più in difficoltà.
Al successivo scatto di Simon Yates la situazione esplode in maniera definitiva, con Del Toro, Carapaz e Gee che restano a contatto, ma gli altri finiscono rapidamente fuori dai giochi. Dopo una lunga accelerazione Simon Yates chiede il cambio, ma l’unica risposta è uno scatto secco di Carapaz, al quale il britannico non risponde, attendendo la replica di Del Toro, che non arriva. I due lasciano così andare il vincitore dell’edizione 2019, dandosi una battaglia anche psicologica che viene nettamente vinta dal più esperto dei due, che con una ulteriore accelerazione in regolarità stacca il giovane rivale, mentre con lui resta Storer, che salendo del suo passo era stato capace di riavvicinarsi al ritmo sincopato dei due sfidanti.
Intanto però Carapaz ha raggiunto Pellizzari un minuto più avanti, un distacco che resteraà quasi invariato poi al traguardo, anche se l’azzurro stacca l’ecuadoriano, apparso più legnoso nel chilometro finale. Del Toro invece dimostra di non essersi gestito al meglio, finendo per essere raggiunto e staccato anche da Bernal e Caruso, nonché da Adam Yates che spende per lui le sue ultime energie. Il distacco al traguardo gli consentirà di mantenere la Maglia Rosa, ma i distacchi sono ora molto più contenuti…
Risultato e Classifiche Tappa 16 Giro d’Italia 2025
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