Giro d’Italia 2023, Magnus Cort trionfa in una giornata durissima! Terzo Alessandro De Marchi

Vince nuovamente la fuga al Giro d’Italia 2023. A trionfare è stato Magnus Cort, capace così di entrare nel club dei vincitori dei tre GT. Il corridore della EF Education – EasyPost ha superato allo sprint Derek Gee (Israel – Premier Tech) e Alessandro De Marchi (Team Jayco – AlUla), con i quali si è reso protagonista di una lunga e vincente fuga, resistendo al ritorno del gruppo per 51 secondi. Quarta posizione così per Mads Pedersen (Trek-Segafredo), che era riuscito a sua volta nei giorni scorsi a conquistare il successo al Giro dopo aver vinto a Tour e Vuelta. Tanta Italia alle sue spalle con Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck), Jonathan Milan (Bahrain-Victorious), Mirco Maestri (Eolo – Koemeta) e Flippo Fiorelli (Green Project – Bardiani CSF – Faizanè) rispettivamente sesto, settimo, nono e decimo.

Malgrado la tappa sulla carta per velocisti, non mancano i cambiamenti in classifica generale. Se Geraint Thomas resta al comando e le primissime posizioni non cambiano, così come restano invariati i distacchi, in Top10 entrano Eddie Dunbar (Team Jayco – AlUla) e Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), come conseguenza del ritiro di Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e della caduta di Jay Vine (UAE Team Emirates), arrivato al traguardo con oltre undici minuti di ritardo.

Il video dell’arrivo

Si parte fra dubbi e ritiri. Sono ben 9 i corridori che non prendono il via della tappa, rispetto a quelli che avevano concluso la cronometro di Cesena. Detto dei ritiri, i dubbi sono quelli dettati dalle condizioni meteo, tanto che i rappresentanti dei corridori si sono confrontati prima del via, facendo sapere di essere schierati a maggioranza per un accorciamento della frazione, soprattutto per via della situazione in vetta al Passo delle Radici. RCS, però, rimane irremovibile e conferma il percorso.

I corridori partono comunque a spron battuto e si origina subito un tentativo a 6, con Mattia Cattaneo, Louis Vervaeke (Soudal-QuickStep), Alessandro de Marchi (Team Jayco-AlUla), Alex Baudin (Ag2r Citroën) e Amanuel Ghebreizagbier (Trek-Segafredo). Il ritmo è elevatissimo e progressivamente in testa rimangono solo De Marchi e Gee, mentre gli altri 4 si staccano. In testa al gruppo, però, i contrattacchi abbondano e il fatto che la velocità rimanga alta costa caro ad Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), che perde contatto dal plotone prima di essere costretto al ritiro. Ci provano Ben Healy (Ef Education-EasyPost), Mattia Bais e Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa), senza successo. Un nuovo tentativo vede in azione, come “marcatore” anche Tao Geoghegan Hart (Ineos), cosa che induce gli altri attaccanti a desistere. Chi riesce a scappar via è, prima, Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost), e poi la Maglia Azzurra Davide Bais (Eolo-Kometa). I due contrattaccanti uniscono le forze e dopo una 40ina di chilometri riescono a portarsi su De Marchi e Gee, formando così un quartetto di battistrada.

Il vantaggio si stabilizza intorno ai 4 minuti, con il ritmo del gruppo, da cui esce definitivamente Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty), dettato dalla Movistar. I fuggitivi passano al primo traguardo volante, con Bais davanti a tutti, e fanno rotta verso il Passo delle Radici, dove le condizioni meteo sono annunciate come proibitive. Il vento è fortunatamente mitigato dalla presenza della vegetazione, ma la pioggia e il freddo continuano a colpire il gruppo tanto che molti corridori sono costretti a fermarsi per cambiarsi o chiedere l’assistenza di compagni e ammiraglie.

Il gap arriva ccosì a sfiorare i cinque minuti, anche se in prossimità della cima gli Ineos Grenadiers accelerano, riducendo il ritardo a 3’52” in cima. L’azione è volta a prendere in testa la discesa, senza velleità offensive, tanto che rapidamente il ritmo cala. Davanti si portano così gli uomini della Bahrain – Victorious, con Andrea Pasqualon e Jonathan Milan che pilotano Damiano Caruso fuori dal gruppo, quasi per caso. A loro si unisce Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) e questa presenza favorisce la non reazione della Maglia Rosa, che lascia il compito ad altri.

Vedendo che il gap aumenta dal gruppo esce anche Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), che riesce a riportarsi sugli inseguitori, che nel frattempo rallentano per le cadute di Milan, rapido a rientrare assieme al connazionale, e Sivakov, che invece desiste dall’azione. Questa rinuncia porta ovviamente il gruppo ad accelerare e nel corso della salita successiva questa controffensiva viene annullata. I tre battistrada rimasti, Bais aveva perso contatto in discesa, scollinano così la seconda salita di giornata con un margine di 2’20”, che resta inizialmente tale perché dietro di loro c’è bisogno di riorganizzarsi.

Quando rientrano alcune ruote veloci come Mark Cavendish (Astana Qazaqstan) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo), sono loro a mettere i compagni davanti per tirare, iniziando il vero inseguimento ai battistrada a cinquanta chilometri dalla conclusione. Nella discesa precedente intanto, complice la pioggia, si registrano numerose cadute, fra le quali spicca quella di Jay Vine (UAE Team EMirates) e Will Barta (Movistar), che arriveranno poi molto attardati al traguardo, senza dimenticare quella di Warren Barguil (Arkéa-Samsic), particolarmente dolorante, e Lukas Postlberger (Team Jayco-AlUla), il cui direttore sportivo esce dalla macchina per andarlo a soccorrerlo, venendo travolto da Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) che sopraggiungeva a grande velocità. Fortunatamente nessuna conseguenza e l’azzurro riparte, dopo una breve ma animata discussione.

Tirato dai soli Gianni Moscon, Cristian Scaroni (Astana Qazaqstan Team) e Amanuel Ghebreigzabhier (Trek – Segafredo), il gruppo si avvicina progressivamente ai tre battistrada, ma quando questi tre esauriscono i loro sforzi, entrando nei cinque chilometri finali, il gap è ancora di 40 secondi e nessuno li sostituisce. Sono così i coraggiosi di giornata a giocarsi il successo e il primo a muoversi è Gee, entrando nei due chilometri conclusivi. A reagire è sorprendentemente De Marchi, seguito da Cort, che rilancia e lo lascia sul posto, andando a chiudere sul canadese. Ripreso l’avversario il danese si piazza alla sua ruota e non concede più alcun cambio, portando ad un forte rallentamento che permette a De Marchi di rientrare. Appena il tempo di rifiatare l’azzurro riparte e a chiudere è Gee, che regala così la volata perfetta a Cort, il quale non esita a ringraziare imponendosi nettamente. Secondo, nuovamente, un generoso Gee, con lo stremato De Marchi inevitabilmente terzo.

Risultato Tappa 10 Giro d’Italia 2023

Classifiche Giro d’Italia 2023

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