Giro d’Italia 2023, Kaden Groves si impone su Jonathan Milan in un finale segnato dalle cadute

Kaden Groves conquista la quinta tappa del Giro d’Italia 2023. Il corridore della Alepcin-Deceuninck si è imposto sul traguardo di Salerno davanti alla maglia ciclamino Jonathan Milan in una volata che non ha visto protagonisti tutti i velocisti, visto che una caduta ai -7 e una ai -3 hanno condizionato il finale di tappa, coinvolgendo anche uomini di classifica come Alexander Vlasov e Remco Evenepoel (che era caduto anche a inizio giornata a causa di una cane lasciato libero), Primoz Roglic e la maglia rosa Andreas Leknessund, che conserva comunque il primato visto la regola dei tre chilometri che salva gran parte degli uomini di classifica. Sul podio di giornata sale Mads Pedersen (Trek-Segafredo), recuperando nel finale su Alberto Dainese (Team DSM), mentre dietro di loro chiude quinto, in caduta libera, Mark Cavendish (Astana Qazaqstan).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Con il via ufficiale dato con qualche istante di ritardo a causa di un problema meccanico di Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) nel tratto di trasferimento, la tappa parte sotto la pioggia e vede subito quattro corridori allungare sul gruppo. Si tratta di Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Stefano Gandin (Team Corratec-Serre Italia), Samuele Zoccarato e Martin Marcellusi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), che riescono a prendere subito una manciata di secondi di vantaggio sul gruppo, dal quale fuoriesce anche Thomas Champion (Cofidis). Poco dopo, però, in una curva scivolano Gandin e Marcellusi, con il secondo che viene riassorbito dal plotone, mentre il primo riesce a rialzarsi velocemente prima di venir ripreso.

Il corridore del Team Corratec-Selle Italia può così lanciarsi all’inseguimento di Zoccarato e Pinot, sui quali nel frattempo si è riportato Champion. Con l’inizio del GPM del Monte Serra, anche Gandin riesce a rientrare sulla testa della corsa, e i quattro corridori al comando vedono salire il margine fino a sfiorare i due minuti. Interessato esclusivamente ai punti della Maglia Azzurra, Pinot transita per primo al GPM e poi si rialza per farsi riprendere dal plotone, che qualche chilometro dopo, nell’attraversamento di un paese, è scosso da una caduta.

A finire a terra a causa di un cane lasciato libero sono Davide Ballerini e Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), con il campione del mondo che rimane a terra per un paio di minuti prima di ripartire. Aiutato da tutta la squadra, il belga riesce senza problemi a riportarsi nel plotone, che nel frattempo ha rallentato per aspettarlo concedendo così nuovo margine ai tre battistrada, che arrivano ad avere un vantaggio massimo di 3’24”. In seguito, però, il gap torna a calare grazie al lavoro di Team DSM e Alpecin-Deceuninck, stabilizzandosi per tanti chilometri sui 2’30”.

La situazione si mantiene sostanzialmente invariata fino al traguardo volante di Sant’Angelo dei Lombardi, dove Gandin passa per primo davanti a Champion e a Zoccarato, mentre il gruppo, che transita con 1’48” di ritardo, vede Mads Pedersen (Trek-Segafredo) prendersi la quarta posizione su Jonathan Milan (Bahrain Victorious), a conferma delle ambizioni di entrambi in ottica Maglia Ciclamino. Il gruppo da quel momento resta tranquillo, tenendo i tre attaccanti rimasti al guinzaglio corto.

Né il GPM successivo, dove Pinot si prende un altro punto regolando allo sprint Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), né l’ultimo TV invogliano il gruppo a cambiare l’inerzia di una tappa che invita alla prudenza. La situazione cambia così solamente quando Zoccarato parte da solo, subito dopo l’ultimo intermedio, restando così al comando solitario per qualche chilometro in avanscoperta, prima di essere rallentato da un problema al cambio che facilita il rientro del gruppo.

Con il traguardo che si avvicina, la tensione aumenta in gruppo e purtroppo non si fanno attendere le cadute. La prima avviene a sette chilometri dalla conclusione, subito prima che l’ultimo attaccante venga ripreso, quando una scivolata intorno alla 30esima posizione spezza il gruppo. Davanti restano quasi tutti i velocisti, con la vistosa eccezione di Fernando Gaviria che risulta fra i corridori finiti a terra e Kaden Groves, che invece è solamente rallentato. Ma mancano anche alcuni uomini di classifica come Primoz Roglic, Joao Almeida e Andreas Leknessund e sono proprio le loro squadra a chiudere a quattro chilometri dal traguardo.

Il gruppo tuttavia viene scosso da una nuova caduta, questa volta dopo il cartello dei tre chilometri, lasciando così modo a tutti i corridori coinvolti di rifiatare. Primo a finire a terra è Remco Evenepoel, che scivola per una sbandata, portando con sé Aleksandr Vlasov, Domenico Pozzovivo, Primoz Roglic e molti altri. Nel frattempo i corridori rimasti davanti si involano verso l’arrivo, con il Team DSM che prepara lo sprint in favore di Alberto Dainese poi quarto. A spuntarla è infatti Kaden Groves, che batte Jonathan Milan e Mads Pedersen, mentre proprio nello sprint arriva un’altra caduta, con Mark Cavendish che sbanda a causa delle strisce pedonali, toccando Filippo Fiorelli che a sua volta finisce contro le transenne, fortunatamente senza cadere. Il britannico scivola tuttavia a terra proprio al momento di tagliare il traguardo e dopo la linea porta con sé Andrea Vendrame e David Dekker, che sbattono malamente contro le transenne.

Risultato Tappa 5 Giro d’Italia 2023

Classifiche Giro d’Italia 2023

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