Giro del Delfinato 2025, Tadej Pogačar fa il vuoto e si prende tappa e maglia! Vingegaard a 1′, Evenepoel a 1’50”

Vittoria schiacciante per Tadej Pogačar nella sesta tappa del Giro del Delfinato 2025. Grazie ad un allungo ai 7200 metri dalla conclusione, lo sloveno della UAE Team Emirates XRG è riuscito a togliersi di ruota prima la Maglia Gialla Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e poi, dopo poche centinaia di metri, anche Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike), lanciandosi in una cronoscalata solitaria sulle rampe verso il traguardo di Combloux e andando così a conquistare la sua nona vittoria stagionale e la 97ª in carriera, oltre alla testa della classifica generale.
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Vingegaard chiude al secondo posto con 1’01” di distacco, mentre Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe) completa il podio a 1’22” dal vincitore di giornata, seguito dopo pochi secondi da Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike) dopo che entrambi avevano staccato con uno scatto bruciante Evenepoel, arrivato al traguardo con un ritardo di 1’50” da Pogačar. Rivoluzionata anche la classifica, con lo sloveno che ora guida con un vantaggio di 43″ su Vingegaard e di 54″ su Lipowitz, mentre il campione olimpico è scivolato al quarto posto staccato di 1’22”.
Il video dell’arrivo
https://www.youtube.com/watch?v=fH4tKfhpgcU
Il racconto della tappa
Si parte subito a tutta con Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) che è il primo a lanciarsi all’attacco. La Maglia Verde resta al comando qualche minuto, ma dietro di lui è tutto uno scattare e ogni tentativo si annulla, inglobando così anche il neerlandese. I primi 25 chilometri sono contraddistinti da numerose azioni, tanto che in coda alcuni si staccano e il gruppo finisce anche per spezzarsi, seppur brevemente. Un accenno di tregua arriva quando il gruppo approva la composizione di una fuga che nasce attorno ai cento chilometri all’arrivo, quando Michael Leonard (INEOS Grenadiers), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Pierre Thierry (Arkéa-B&B Hotels) e Anthony Turgis (TotalEnergies) trovano lo spazio per accelerare, raggiunti da Alex Baudin (EF Education-EasyPost), Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Romain Bardet (Team Picnic PostNL).
Gli attaccanti arrivano ai piedi del primo GPM con un vantaggio che sfiora i due minuti, ma la UAE Team Emirates XRG non vuole concedere troppo spazio e alza il ritmo, provocando un frazionamento che coinvolge anche Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). La Maglia Gialla rientra prontamente, ma intanto il vantaggio dei battistrada inizia a scendere, grazie soprattutto al lavoro di Domen Novak (UAE Team Emirates XRG). Sarà lo sloveno a tenere chiusa la corsa nelle fasi centrali della tappa, mantenendo un ritardo costante attorno ai 90 secondi. Questo almeno sino a 50 chilometri dalla conclusione, quando il gruppo si approccia alla Côte du Mont-Saxonnex, la più dura del giorno con i suoi 5,4km all’8,7% di media.
Qui è la Visma | Lease a Bike ad alzare prepotentemente il ritmo, facendo crollare il vantaggio dei battistrada sotto il minuto. Immediata davanti la reazione di Romain Bardet, che si lascia sfilare, mentre Baudin alza il ritmo, restando con i soli Armirail e Leonard. Dietro invece il gruppo finisce per assottigliarsi rapidamente sotto i colpi della formazione neerlandese, che poi prova a lanciare Sepp Kuss. Tadej Pogacar tuttavia non ci sta e lo segue, provocando immediata reazione dei suoi rivali e facendo definitivamente esplodere il gruppo, nel quale restano solamente Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike), Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike), Sepp Kuss (Team Visma | Lease a Bike), Tadej Pogačar (UAE Team Emirates XRG), Pavel Sivakov (UAE Team Emirates XRG), Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG) e Paul Seixas (Decathlon AG2R La Mondiale), mentre Florian Lipowitz (Red Bull – Bora – hansgrohe) accelera in contropiede e si avvantaggia sfruttando la marcatura dei rivali.
Con il rientro di alcuni gregari il tedesco tuttavia non riesce più a guadagnare e si rialza prima della fine della salita, che intanto davanti vede solo Leonard resistere a ruota di Baudin. I due scollinano così con 32 secondi di vantaggio su Armirail e un minuto sul gruppo, che poco dopo va a rientrare sul francese, deciso ad aspettare il suo giovane capitano, lasciando così partire da solo Enric Mas, che in discesa prova una sorprendente, quanto effimera azione dopo essere stato fra i primi a rientrare al primo rallentamento. Da dietro intanto rientra Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility) aiutato da Leknessund.
Con l’arrivo in pianura rientrano anche molti altri, tra i quali alcuni gregari preziosi come Pavel Sivakov e Jhonatan Narvaez, che dopo una breve fase di stallo si mettono rapidamente al servizio del proprio capitano per andare a chiudere sulla coppia di testa, che aveva ripreso a guadagnare fino a un massimo di 1’40”. Ai piedi della lunga ascesa finale, che si apre con la ripida Côte de Domancy (2,4km all’8,6%) il gap è quasi dimezzato e Baudin rilancia subito, restando da solo. Dietro di lui tuttavia il ritmo è indiavolato, con la UAE Team Emirates XRG che manda subito in frantumi un gruppo che si era rimpolpato fino a 27 unità.
A 7,5 chilometri dalla conclusione, dopo che i suoi compagni hanno già staccato tutti ad eccezione di Vingegaard, arriva lo scatto del campione del mondo. Il danese lo segue per qualche centinaio di metri, ma si deve poi arrendere anche lui, scegliendo il proprio passo. Pedalata dopo pedalata Pogačar fa così il vuoto, andando facilmente a riprendere e staccare Baudin, ultimo ad arrendersi della fuga di giornata, per involarsi solitario verso il traguardo. Il suo vantaggio cresce regolarmente su tutti, con Vingegaard che inizialmente sembra scavare a sua volta, tranne poi fare più fatica a sua volta nel finale, mentre in progressione salgono Lipowitz e Jorgenson, che dopo essere rimasti prudentemente a ruota di Remco Evenepoel, lo staccano a loro volta.
Il danese chiude così con un ritardo di 1’01” dallo sloveno, la cui determinazione si nota sino al traguardo tanto da festeggiare solo una volta superata la linea. A 1’22” arriva Lipowitz, che chiude il podio di giornata e della nuova generale al termine di una prova solida e generosa, seguito da Jorgenson, a 1’30”. 1’50” invece il ritardo di Remco Evenepoel, che perde così nettamente la sua maglia gialla, dovendo incassare una sconfitta che inevitabilmente ne ridimensiona le ambizioni in ottica classifica.
Risultato e Classifiche Tappa 6 Giro del Delfinato 2025
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