Giro del Delfinato 2025, subito show: Tadej Pogacar supera Jonas Vingegaard e Mathieu van der Poel!

Tadej Pogacar è il primo leader del Giro del Delfinato 2025. Il campione del mondo supera in uno sprint ristretto Jonas Vingegaard, Mathieu van der Poel e Remco Evenepoel, con i quali si è avvantaggiato sull’ultimo strappo di giornata. Con loro anche Santiago Buitrago, che tuttavia nello sprint finale viene risucchiato dal gruppo, regolato da Jake Stewart, autore di uno splendido sprint che gli consente di chiudere il buco sui primi, ma dovendosi tuttavia accontentare della quinta posizione. La classifica generale, che viene scolpita dagli abbuoni posti al traguardo, ovviamente vede subito Pogacar al comando, con un vantaggio di quattro secondi sul danese, sei sul neerlandese, e dieci sul belga, nello stesso tempo poi di tutti gli altri del gruppo.

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

Le prime fasi di gara sono abbastanza sonnolente, con Paul Ourselin (Cofidis) e Pierre Thierry (Arkéa-B&B Hotels) che sono gli unici a muoversi all’attacco e il gruppo che li controlla senza sforzo. Dopo aver concesso rapidamente un vantaggio di 3’45” dopo neanche 15 chilometri di corsa, alle spalle dei battistrada sono Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl-Trek) e Matis Louvel (Israel – Premier Tech) ad assumere le redini del gruppo, tenendo il duo di attaccanti a guinzaglio corto. Il gap resta così a fluttuare attorno ai due minuti, pur con molta volatilità, almeno sino a entrare nella seconda parte di gara, che vede avvicinarsi il circuito finale.

I primi GPM sono dunque pieno appannaggio dei battistrada, con Ourselin che passa in testa ad ognuno, decidendo così di rialzarsi dopo il quarto, che gli consegna la certezza matematica di indossar la maglia a pois. Il gap inoltre in quel momento è ormai in forte calo, tanto che lascia l’ex compagno di avventura con un margine ormai ridotto a trenta secondi, ma ovviamente da dietro non hanno fretta di rientrare. Con anche EF Education – EasyPost, Lidl – Trek e UAE Team Emirates – XRG ad affacciarsi nelle prime posizioni il gruppo si approccia alla seconda scalata della temuta Côte de Buffon, che sarà poi una ultima volta affrontata a meno di sette chilometri dalla conclusione.

È qui che inizia la bagarre, con ancora una volta Ben Healy (EF Education – EasyPost) a dare fuoco alle polveri. A reagire all’irlandese è la UAE Team Emirates – XRG, tanto che Tadej Pogacar risponde poi in prima persona al successivo attacco di Lukas Nerurkar, seguito ovviamente da Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike). Il gruppo comunque resta compatto, riportandosi a meno di venti secondi da Thierry, che nel frattempo prosegue la sua azione. Primo a riportarsi su di lui è Fred Wright (Bahrain Victorious), che scatta subito dopo il GPM, con la strada che continua a salire, rientrando velocemente sul giovane francese, che gli si accoda, senza poter dare tuttavia un contributo significativo.

I due tuttavia riescono a guadagnare fino a 45 secondi, margine con il quale sentono per primi il suono della campana, ma da quel momento il loro vantaggio inizia a crollare. Thierry si arrende così dopo la Côte de Domérat, dove passa per primo, mentre Wright prosegue fino ai piedi dell’ultima salita, ripreso dal forcing della Lidl – Trek, che prova a tenere un ritmo alto e costante per impedire attacchi e non sforzare troppo il proprio capitano. Primo a scattare è Axel Laurance (Ineos Grenadiers), al quale si accoda nuovamente Nerurkar. Il tedesco prende qualche metro di vantaggio al GPM, ma subito dopo arriva lo scatto di Matteo Jorgenson (Visma|Lease a Bike), seguito da Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) alla sua ruota, con Tadej Pogačar (UAE Team Emirates XRG) e Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) che seguono il ritmo.

Esaurito questo scatto, Maxim Van Gils (Red Bull – BORA – hansgrohe) prova subito a partire, seguito da Ben Tulett (Visma|Lease a Bike), ma Pogacar controlla anche questa azione. Dopo la reazione dello sloveno, in contropiede è Vingegaard a partire, ma il campione del mondo non si fa sorprendere, così come van der Poel, che li segue. Rapida anche la reazione di Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), mentre aspetta qualche momento in più Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), che sembra voler valutare cosa fa il gruppo. Il belga comunque coglie l’attimo e si porta davanti, formando un quintetto di assoluto spessore che sembra immediatamente trovare l’intesa.

Dietro di loro Romain Bardet (Team Picnic PostNL) capisce il pericolo e scatta quando si spostano gli uomini della Lidl – Trek, ma Jorgenson fa da stopper. Con il traguardo ormai a meno di cinque chilometri, le squadre degli uomini veloci provano ad organizzarsi: sono dunque Cofidis e Decathlon Ag2r La Mondiale le prime a reagire, imitate da EF Education – EasyPost, Groupama – FDJ e Ineos Grenadiers, che provano a chiudere gli otto secondi guadagnati dai battistrada. All’ultimo chilometro il gap è così dimezzato e per qualche momento davanti si guardano, lasciando avvicinare ulteriormente gli inseguitori, tra i quali tuttavia sembrano mancare gregari che possano lanciare la volata.

Davanti intanto Mathieu van der Poel capisce che l’unico modo per vincere è rischiare di perdere e parte lunghissimo, così come fa Jake Stewart (Israel – Premier Tech) in gruppo. Il britannico risulterà di gran lunga il miglior del gruppo, chiudendo il gap dai primi, che tuttavia riescono a disputarsi la vittoria. Piazzato a ruota di van der Poel, Evenepoel prova ad uscirne ai cento metri dall’arrivo, ma il belga viene surclassato da Pogacar, dalla cui ruota esce dal lato delle transenne Vingegaard. Il danese è rimasto più di tutti al vento, ma ormai è tardi e primo sulla linea è lo sloveno, che si mette alle spalle i due grandi rivali.

Risultato e Classifiche Tappa 1 Giro del Delfinato 2025

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