Giro del Delfinato 2024, Carlos Rodriguez conquista l’ultima davanti a Matteo Jorgenson! Primoz Roglic soffre ma vince la corsa per soli 8″ sullo statunitense

Matteo Jorgenson vicino al ribaltone nell’ultima tappa del Giro del Delfinato 2024. Sull’arrivo in salita di Plateau des Glières, lo statunitense ha chiuso al secondo posto appena alle spalle di Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) ed è andato vicinissimo a sfilare la Maglia Gialla a un Primoz Roglic (Bora-hansgrohe) un po’ in difficoltà negli ultimi cinque chilometri, che è giunto all’arrivo con un ritardo di 48″ ed è riuscito a salvare il primato per soli 8″ sullo statunitense. Terzo di giornata è stato Derek Gee (Israel-Premier Tech), che conferma lo stesso piazzamento nella generale con un distacco di 36″, mentre Giulio Ciccone (Lidl-Trek), settimo all’arrivo, conclude la corsa transalpina all’ottavo posto.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Anche oggi orfano di numerosi corridori visti i ritiri di Sepp Kuss (Team Visma | Lease A Bike), Ryan Gibbons (Lidl-Trek), Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels), Tom Paquot (Intermarché Wanty), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team) e Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) ancor aprima di partire, il gruppo non perde tempo e si dà battaglia sin dal chilometro zero, mandando immediatamente in difficoltà alcuni corridori non al meglio. La prima azione significativa porta così la firma di Bart Lemmen (Team Visma | Lease A Bike), Nils Politt (UAE Team Emirates), Marc Soler (UAE Team Emirates), Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Omar Fraile (INEOS Grenadiers), Joshua Tarling (INEOS Grenadiers), Sean Quinn (EF Education EasyPost) e Georg Zimmermann (Intermarché Wanty), ma da dietro c’è reazione immediata.

Matteo Sobrero (Bora-Hansgrohe), Mikel Landa (Soudal Quick-Step), Jack Haig (Bahrain Victorious), David Gaudu (Groupama-FDJ), Michal Kwiatkowski (INEOS Grenadiers) e Dylan Teuns (Israel Premier Tech), si fanno rapidamente sotto e anche il gruppo non tarda a rientrare, vanificando gli sforzi che precedono la prima salita di giornata. Notato che la strada inizia ad impennarsi sotto le ruote dei corridori, iniziano subito nuovi scatti e al comando si portano Bart Lemmen (Team Visma | Lease A Bike), Marc Soler (UAE Team Emirates), Sean Quinn (EF Education EasyPost) e Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), che riescono a guadagnare una dozzina di secondi.

Dietro di loro si muovono Bruno Armirail (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), David Gaudu (Groupama-FDJ), Omar Fraile (INEOS Grenadiers), Guillaume Martin (Cofidis) ed Eduardo Sepulveda (Lotto Dstny), ai quali si accodano anche Tim Wellens (UAE Team Emirates) e Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale Team). Compreso che il gruppo lascia fare, i battistrada aspettano gli inseguitori e si fanno riprendere subito dopo il GPM, con il gruppo già oltre il minuto di ritardo. La Bora-hansgrohe concede a quel punto fino a un massimo di tre minuti, iniziando da quel momento a tenere sotto controllo il gruppetto di undici uomini al comando.

Prima di arrivare al terzo GPM di giornata, la formazione tedesca concede altro margine, costringendo così la Ineos Grenadiers ad intervenire. La formazione britannica prende in mano l’inseguimento ai piedi dell’ascesa, con il distacco salito a quattro minuti, ma ci mette poco a fare la differenza. Ridotto ad appena una trentina di unità, tra le quali riesce a resistere anche Mads Pedersen (Lidl-Trek), il gruppo si avvicina fino a 2’15” in cima, avvicinandosi poi a 1’40” nelle prime fasi della discesa, andando così a riprendere Fortunato e Prodhomme, che avevano perso contatto dalla fuga ad inizio salita.

Improvvisamente, gli uomini della Ineos Grenadiers si rialzano arrivando in pianura, permettendo così ai battistrada di riportare il gap a 2’15”. A quel punto arriva davanti Mads Pedersen, che assieme ad un compagno di squadra tornano a mettere la pressione sugli attaccanti, alzando nuovamente il ritmo in modo netto e iniziando una rimonta forsennata che vede il gap ridotto ad appena 30 secondi ai piedi della salita. Appena iniziata l’ascesa davanti restano al comando solo Martin e Quinn, mentre nel plotone Pedersen si sposta e ad alzare il ritmo è Tiesj Benoot (Team Visma | Lease A Bike), ma una volta entrati negli ultimi otto chilometri Giulio Ciccone (Lidl-Trek) decide di attaccare, provando ad anticipare.

Nessuno segue l’abruzzese, che si riporta rapidamente su Martin e Quinn e, poco dopo, stacca entrambi, mentre in gruppo arriva davanti la Bora-hansgrohe, che mantiene un ritmo regolare, ma abbastanza forte, e concede a Ciccone al massimo 20″ di vantaggio. L’andatura della formazione tedesca non va però bene a Laurens De Plus (Ineos Grenadiers), che allunga portando con sé il compagno di squadra Carlos Rodriguez, Primoz Roglic e Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease A Bike), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Oier Lazkano (Movistar) e Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep).

Il ritmo di De Plus è eccessivo per Evenepoel, Lakzano e Vlasov, che si staccano, e consente a questo gruppetto di andare a riprendere velocemente Ciccone, che si accoda. Poco dopo, entrati negli ultimi 5000 metri, è Rodriguez ad attaccare, con solo De Plus e Jorgenson ad accodarsi inizialmente; poco dopo, ci riescono anche Gee e Buitrago, mentre Roglic fa fatica ed è costretto a lasciar andare questi cinque, restando assieme a Ciccone. Gee rilancia poco prima di passare al cartello che indica quattro chilometri al traguardo e a farne le spese questa volta sono Buitrago e De Plus, mentre Roglic sembra riuscire a contenere i danni navigando attorno ai 14″ di ritardo.

Finita la parte più dura della salita, però, Jorgenson cambia ritmo s 1500 metri dall’arrivo e tenta il tutto per tutto per provare ad avvicinarsi il più possibile a Roglic in classifica generale. A ruota dello statunitense resiste solo Rodriguez, mentre lo sloveno vede il suo distacco dilatarsi sempre di più, arrivando a superare i 40″, gap che, considerando gli abbuoni al traguardo, mette seriamente in pericolo il suo primato. Nel finale, Rodriguez non dà quasi mai cambi a Jorgenson e passa davanti solo negli ultimi 200 metri, andando a conquistare la vittoria senza che gli venga contestata dallo statunitense, mentre Gee chiude a 15″. A quel punto, tutti gli occhi sono sul cronometro e su Roglic, che alla fine riesce a salvare la Maglia Gialla per 8″ chiudendo assieme a Ciccone con un ritardo di 48″.

Risultato Tappa 8 Giro del Delfinato 2024

Classifiche Giro del Delfinato 2024

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