Drôme Classic 2025, Juan Ayuso vince dopo 40 km in solitaria! Skjelmose e Tulett completano il podio, 5° Bagioli e 10° Fortunato

Juan Ayuso conquista in solitaria la Drôme Classic 2025. Lo spagnolo della UAE Team Emirates XRG si impone al termine di una combattutissima sfida contro Mathias Skjelmose (Lidl-Trek), uno scontro testa a testa che ha visto i due giovani corridori impegnati in una sfida a distanza dopo che Ayuso aveva rotto gli indugi a 40 chilometri dalla conclusione attaccando sul Col de la Grande Limite. Dopo qualche chilometro di esitazione, è stato proprio Skjelmose a lanciarsi all’inseguimento ma, nonostante un gap che è inizialmente sceso fino a raggiungere i 20 secondi, nel finale il corridore iberico è riuscito a trovare nuove energie che gli hanno permesso di trionfare sul traguardo di Étoile-sur-Rhône, conquistando così il suo primo successo stagionale.

Alle spalle dei primi due classificati è Ben Tulett (Visma | Lease a Bike) che regola il gruppo in volata sullo strappo finale della Côte Chaude, andando così a conquistare un buon terzo posto e a completare il podio di giornata. Quinta piazza per Andrea Bagioli (Lidl-Trek), mentre la top-10 viene completata da Lorenzo Fortunato (XDS Astana).

Il video dell’arrivo

Il racconto della gara

Dopo diversi attacchi nei primi chilometri di gara, ad avvantaggiarsi sono Jonas Gregaard (Lotto), Baptiste Poulard (Arkéa-B&B Hotels), Matisse Julien (CIC-U-Nantes), Kenny Molly (Van Rysel Roubaix), Noah Knecht (Nice Métropole Côte d’Azur), Sjoerd Bax e Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), che affrontano le prime asperità guadagnando rapidamente 3′ di vantaggio e transitano per la prima volta sulla linea d’arrivo con lo stesso margine su un gruppo tirato da uomini Israel-Premier Tech e Tudor Pro Cycling Team.

Nel corso del secondo giro del primo circuito il gap scende a 2’40” e i battistrada restano in sei perché Knecht perde contatto, ma in seguito il loro vantaggio risale e al secondo passaggio sul traguardo vantano 4’30” di margine. Entrando negli ultimi 70 chilometri il plotone torna però ad accelerare e il distacco torna sui tre minuti, scendendo a 1’40” ai piedi del Col de Tartaiguille, prima salita del circuito finale.

Poco dopo, Poulard, Julien e Calzoni perdono contatto dalla fuga, mentre in gruppo si verifica una caduta che coinvolge numerosi corridori. L’arrivo delle vere salite di giornata condanna la fuga del mattino con il gruppo che riesce a compiere il ricongiungimento dopo circa 140 chilometri di gara. Dopo una breve fase di studio, ai -40 è un attacco solitario di Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) ad aprire definitivamente la corsa, con lo spagnolo che sulle rampe del Col de la Grande Limite prova a fare la differenza su tutti gli avversari.

Mentre il giovane iberico guadagna secondo dopo secondo da dietro si susseguono diversi attacchi con Skjelmose, Healy, Tulett, Scaroni e Simmons tra i più attivi ma nessuno che riesce davvero a riavvicinarsi ad Ayuso che, nel frattempo, continua a guadagnare. Lungo la discesa dopo lo scollinamento sulla côte più dura di giornata è Mathias Skjelmose (Lidl-Trek) a decidere di prendere in mano l’inseguimento, lanciandosi in solitaria nella discesa e guadagnando un piccolo margine sul terzo gruppo. Non scende invece il vantaggio di Ayuso che a questo punto non ha più nulla da perdere e prosegue verso la prossima asperità, la Côte des Roberts.

Ai piedi della salita il margine di Ayuso è salito a 35″ su Skjelmose, che a sua volta mantiene i suoi circa 7″ sul resto degli inseguitori. Lo spagnolo continua a guadagnare anche scalando la Côte des Roberts mentre dietro soltanto il danese riesce a tenergli testa, non guadagnando ma neanche perdendo terreno. Nel frattempo il gruppo si riporta sugli altri inseguitori con i soli Ben Healy (EF Education – EasyPost) e Christian Scaroni (XDS Astana) che provano a resistere, continuando però a perdere tempo dalla testa della corsa. Proprio dal plotone provano ad uscire anche Alex Aranburu (Cofidis), Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), rapidamente riassorbiti, e poi Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step) e Attila Valter (Visma|Lease a Bike), anche loro senza successo.

Nonostante i tentativi da dietro, però, con il passare dei chilometri la corsa sembra essere sempre più una sfida a quattro tra Ayuso, Skjemose, Scaroni e Healy, con i tre inseguitori che sembrano essere in leggera ripresa e con il margine dello spagnolo, ormai all’attacco da quasi 25 chilometri, che si assottiglia pedalata dopo pedalata. Quando al traguardo mancano solo 3 asperità la corsa è tutt’altro che decisa e sarà la resistenza del battistrada a decidere se gli avversari avranno modo di rientrare.

Sul Mur d’Allex Skjelmose continua la sua lenta ma inesorable rimonta mentre da dietro il gruppo si riavvicina ad Healy e Scaroni, che nel frattempo sono scivolati ad 1′ dalla testa della corsa. Con l’ingresso negli ultimi 10 chilometri la sfida uomo contro uomo tra i due battistrada continua a vedere il danese in leggero vantaggio, e l’imminente Plateau de Soulier potrebbe diventare il punto chiave per stabilire se il ricongiungimento è possibile. Nel frattempo da dietro anche il gruppo si avvicina, ma i 50” di ritardo sembrano essere davvero troppi anche alla luce della qualità dei due attaccanti.

Nonostante il lento rientro di Skjelmose negli ultimi chilometri, però, durante l’approccio all’arrivo è Ayuso a trovare nuove energie e a tornare a guadagnare qualche secondo, ritornando ad un margine superiore ai 30” quando mancano poco più di tre chilometri. Nel frattempo nel gruppo Valentin Madouas (Groupama-FDJ) prova ad anticipare tutti per conquistare il podio di giornata. Entrando nell’ultimo chilometro Ayuso prepara quindi i festeggiamenti mentre Skjelmose potrà comunque celebrare una giornata tutto sommato positiva anche in vista dei prossimi impegni stagionali. Non riesce invece ad arrivare al traguardo il tentativo di Madouas, ed è quindi Ben Tulett (Visma|Lease a Bike) che grazie ad un’ottima volata sullo strappo finale riesce a conquistare il terzo posto di giornata e a completare il podio.

Risultato Drôme Classic 2025

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