Elia Viviani ha vinto oggi la tappa conclusiva della CRO Race 2022. Il veronese della INEOS Grenadiers è stato il più veloce sul traguardo della capitale, Zagabria, davanti a Matej Mohoric (Bahrain Victorious), che grazie al secondo posto e alla somma degli abbuoni scavalca Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) in testa alla generale proprio all’ultimo centimetro della corsa. Terzo posto di giornata per Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa) che anticipa il belga Laurenz Rex (Bingoal Pauwels Sauces WB) e gli altri azzurri Sacha Modolo (Bardiani CSF Faizanè) e Jonathan Milan (Bahrain Victorious), che si aggiudica così la classifica a punti. Si tratta della seconda vittoria stagionale per Viviani, che era a secco dallo scorso 11 febbraio quando vinse la prima tappa del Tour de la Provence. Mohoric vince quindi la classifica generale con un solo secondo di vantaggio sul vincitore del Tour de France e undici sul britannico Oscar Onley (Team DSM).
La tappa vede sin da subito battaglia, con i corridori di classifica che vanno a caccia di secondi di abbuono al primo sprint intermedio. A passare per primo è Matej Mohoric (Bahrain Victorious) davanti a Oscar Onley (Team DSM): entrambi accorciano così le distanze dal leader della generale, Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), con Mohoric che si porta a -5″ e Onley a -6″. Per il resto, la tappa è stata poi animata da una fuga con protagonisti cinque corridori, Alex Cataford (Israel-Premier Tech), Alex Martín Gutiérrez (EOLO-Kometa), Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), Timo Roosen (Jumbo-Visma) e Danny Van Der Tuuk (Equipo Kern Pharma) che tuttavia non è mai riuscita a guadagnare un vantaggio significativo sul gruppo degli inseguitori, che è andato a riprenderli a dieci chilometri dal traguardo.
Alexis Guerin (Team Vorarlberg), leader della classifica dei GPM, allunga sul breve strappo che caratterizza il circuito finale per racimolare gli ultimi punti, ma è quello l’unico tentativo nel finale della tappa. Si arriva infatti compatti allo sprint con il gruppo guidato dalla INEOS Grenadiers, che si riduce a non più di una ventina di unità a causa di una caduta avvenuta nelle prime posizioni in prossimità dell’ultimo chilometro. La formazione britannica è quindi perfetta nel lanciare Elia Viviani, al quale non resta altro da fare che finalizzare il lavoro dei compagni di squadra per tornare finalmente ad alzare le braccia al cielo. A festeggiare è però anche Mohoric, secondo, che con i sei secondi di abbuono scavalca Vingegaard e si porta a casa il successo finale.
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