Amstel Gold Race 2025, Mattias Skjelmose regola in volata Tadej Pogačar e Remco Evenepoel! 4° Wout Van Aert

Capolavoro di Mattias Skjelmose all’Amstel Gold Race 2025. Il danese della Lidl-Trek si è imposto nella classica della birra battendo in volata nientemeno che Tadej Pogačar (UAE Team Emirates XRG) e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), rimontando e superando per meno di mezza ruota il campione del mondo. Quest’ultimo aveva tentato l’ennesima impresa solitaria attaccando a poco più di 42 chilometri dalla conclusione, tuttavia non è mai riuscito a fare davvero il vuoto, guadagnando al massimo una trentina di secondi, ed è poi stato ripreso a 8000 metri dall’arrivo dal belga e dal danese, portando così la corsa all’epilogo allo sprint. Alle spalle di questo terzetto, i primi inseguitori hanno concluso con un ritardo di 34″, con Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) che ha regolato tutti quanti andandosi a prendere un altro quarto posto.
Il video dell’arrivo
WHAT. A. FINISH. 🤯 #AGR25 pic.twitter.com/tuskDQsBCX
— Amstel Gold Race (@Amstelgoldrace) April 20, 2025
Il racconto della corsa
Le prime fasi di gara sono molto veloci e la fuga tarda a formarsi. Il ritmo elevato porta anche ad un frazionamento che sorprende Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) nella seconda parte del gruppo. Ben protetto dai suoi compagni, lo sloveno deve recuperare inizialmente venti secondi, che diventano trenta il tempo di organizzarsi, ma la rimonta non tarda a compiersi nei pressi dell’Adsteeg, secondo muro di giornata, dopo circa 30 chilometri di corsa
Nello stesso frangente, dopo alcuni tentativi, al comando riescono tuttavia ad allungare Michel Hessmann (Movistar Team), Rémi Cavagna (Groupama-FDJ), Robert Stannard (Bahrain Victorious), Emiel Verstrynge (Alpecin-Deceuninck), Cedric Beullens (Lotto Cycling Team), Jarrad Drizners (Lotto Cycling Team), Hartthijs De Vries (Unibet Tietema Rockets) e Jelle Johannink (Unibet Tietema Rockets). Questi otto uomini finiscono per avere il benestare del gruppo e guadagnano fino ad un massimo di 4’20” su un gruppo inizialmente controllato da Q36.5 Pro Cycling Team ed EF Education-EasyPost.
La situazione si stabilizza inizialmente attorno ai 4’30”, ma con l’arrivo in testa anche di Soudal Quick-Step e UAE Team Emirates XRG il gap inizia a scendere dopo 75 chilometri di gara, dove i battistrada vengono segnalati aver perso quasi un minuto rispetto al loro vantaggio massimo. Il gruppo si fa sempre più vicino, tanto che ai -100 dall’arrivo il margine dei fuggitivi è già sotto i due minuti. La situazione in corsa viene poi scossa da una caduta, in cui rimane coinvolto anche Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), che riparte senza conseguenze. Dal gruppo provano poi il contrattacco Reuben Thompson (Lotto), Simon Clarke (Israel-Premier Tech), sui quali si riportano anche Dylan van Baarle (Visma | Lease a Bike) e Quinn Simmons (Lidl-Trek).
Questa azione causa un’ulteriore accelerazione nel gruppo, che si porta praticamente in scia ai fuggitivi lungo il primo passaggio sul Cauberg: davanti attacca Johannink, cui resistono solo Beullens, Cavagna ed Hessmann. Dietro, il gruppo, le cui redini sono state decisamente prese dalla UAE, si avvicina a poco più di 10”, andando a riprendere sia i contrattaccanti che i fuggitivi non in grado di proseguire l’azione. I quattro si concedono qualche chilometro in più di libertà, con Beullens che è il primo ad arrendersi ed Hessmann che è invece l’ultimo a essere ripreso, a poco più di 70 chilometridall’arrivo.
Si procede a ritmo molto alto fino ai -50 dall’arrivo, quando a muoversi, sul Gulperberg, è Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team), sulla cui ruota si pone subito Pogačar. I due vanno via insieme per qualche chilometro, ma poi, sul Kruisberg, lo sloveno accelera ulteriormente e scappa da solo, con Alaphilippe che cede e viene riassorbito dal gruppo, ormai molto assottigliato. L’iridato ottiene una trentina di secondi di vantaggio, mentre alle sue spalle si forma un gruppetto formato da Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), Wout Van Aert e Tiesj Benoot (Team Visma | Lease a Bike), Brandon McNulty (UAE Team Emirates XRG), Michael Matthews e Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), Remco Evenepoel e Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step), Thibau Nys e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), Louis Barré (Intermarché-Wanty), Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Ben Healy e Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck) e Joseph Blackmore (Israel-Premier Tech).
Lo sloveno non riesce tuttavia a fare il vuoto sugli inseguitori, tra i quali è Skjelmose ad accelerare a poco più di 30 chilometri dal traguardo, rimanendo da solo all’inseguimento di Pogačar, il cui vantaggio rimane sempre di circa mezzo minuto. Ai -25 dall’arrivo, poi, è Evenepoel a riuscire a prendere un leggero vantaggio sugli altri, andando a riprendere rapidamente Skjelmose e a mettersi in caccia del battistrada. È il belga a fare il grosso del lavoro e la sua azione si rivela particolarmente efficace, con i due inseguitori che riescono a rosicchiare qualche secondo allo sloveno nei chilometri seguenti. Anche il drappello alle loro spalle, comunque, rimane vicino al momento di attaccare per la seconda volta il Cauberg.
Superata la salita, Pogačar transita sulla linea d’arrivo con 14″ su Evenepoel e Skjelmose e 32″ sul gruppetto più dietro, dove si procede un po’ a scatti e non si riesce quindi a trovare l’accordo per collaborare. Questo drappello inizia quindi a perdere terreno, mentre continuano a guadagnarlo i due inseguitori del campione del mondo, che dopo essere riuscito a respingerli un po’ lungo il Geulhemmerberg, vede in seguito il proprio gap scendere a 10″ e inizia a guardarsi alle spalle preoccupato. Dopo il Bemelerberg, che vede Evenepoel e Skjelmose rosicchiare ancora qualcosa, Pogačar decide quindi di risparmiare energie e si fa riprendere a 8000 metri dalla conclusione.
A quel punto i tre iniziano a studiarsi un po’ e l’andatura rallenta; l’unico a tirare in maniera convinta è infatti Evenepoel, mentre Skjelmose e Pogačar cercano di risparmiarsi un po’ di più. Dietro, quindi, gli inseguitori si riavvicinano e arrivano ad iniziare per l’ultima volta il Cauberg con un ritardo di poco meno di 40″, con Powless a tentare l’allungo seguito da McNulty e Barré. Nonostante davanti nessuno provi ad attaccare e il ritmo non sia dei più forsennati, è però ormai tardi per il drappello inseguitore per rientrare, e i tre possono così prepararsi per la volata finale. A prenderla davanti è Evenepoel, con Pogačar alla sua ruota; lo sloveno fatica ad affiancare e superare il belga ma alla fine ci riesce a circa 100 metri dall’arrivo, ma alle sue spalle piomba Skjelmose, che per poco riesce a mettere la sua ruota davanti, andandosi a prendere una fantastica vittoria.
Risultato Amstel Gold Race 2025
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