Mondiali Rwanda 2025, ASO e Golazo a sostegno del comitato organizzativo

ASO e Golazo al fianco dell’organizzazione che preparerà i Mondiali 2025 in Rwanda. Il prossimo anno, per la prima volta nella storia, la rassegna iridata dii ciclismo si svolgerà nel continente africano, una decisione che l’UCI ha fortemente sostenuto e voluto da tempo, assegnando la manifestazione allo stato del centro Africa che negli ultimi anni ha mostrato notevole crescita, in particolare grazie all’affermarsi a livello internazionale del Tour de Rwanda, che si appresta a vivere in questa stagione la sua 16esima edizione con al via diverse squadre Professional e formazioni di sviluppo dei team World Tour.

I campionati del mondo si svolgeranno dal 21 al 28 settembre e l’associazione ciclistica lozale, la FERWACY, in unione con il Ministero dello Sport ruandese, hanno emanato un bando per aiutare l’organizzazione locale nella buona riuscita dell’evento in cui ASO e Golazo sono risultati vincitori. ASO organizza quasi 30 eventi ed è il motore del Tour de France, Golazo, invece, pianifica il Baloise Belgium Tour, il Renewi Tour e X20 Trofee di ciclocross ed è storicamente tra i massimi organizzatori in Belgio. Il bando si è reso necessario dopo le dimissioni di Olivier Grandjean, che per 15 anni ha guidato il Tour de Rwanda e che aveva guidato la candidatura del paese.

“Siamo onorati di contribuire a guidare questo momento sportivo storico per l’Africa – afferma entusiasta Bob Verbeeck di Golazo – Siamo attivi nell’Africa orientale da più di dieci anni. Negli ultimi anni, le nostre attività in Kenya hanno acquisito slancio. Questo è il prossimo grande passo nello sviluppo della nostra presenza in Africa. Oltre all’attuale ufficio a Nairobi (Kenya), Golazo aprirà una seconda filiale a Kigali, in Ruanda”. Felicità anche da parte del comitato locale: “Siamo tanto felici di questo momento storico – le parole del presidente dell’associazione Samson Ndayishimiye – Non solo per il nostro Paese ma per l’intero continente. Siamo pronti per iniziare insieme a Golazo e ASO e realizzare grandi campionati”.

Christophe Impens di Golazo conferma inoltre qualche particolare del percorso, che sicuramente non sarà adatto ai velocisti vista la presenza del durissimo muro di Kigali: “Non mettete un velocista nelle previsioni di vittoria, perché con il Monte Kigali, il famigerato Mur de Kigali e soprattutto la salita in pavé negli ultimi due chilometri, rendono questo un percorso molto duro. Gli uomini élite affronteranno un percorso con 5.000 metri di dislivello ad oltre 1.400 metri di altitudine. Siamo impressionati anche dalla qualità delle strade e delle infrastrutture disponibili. Kigali ha tutti gli ingredienti per presentare un mondiale di alta qualità agli appassionati di ciclismo”.

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