Presentazione Squadre 2025: Cofidis
Sarà, di nuovo, una Cofidis molto rinnovata quella che sarà al via della stagione 2025. Come a inizio 2024, la squadra francese ha rivoltato il suo organico, inserendovi dodici corridori nuovi e salutandone altrettanti. L’intento è quello di aumentare di molto il raccolto, sia in termini di vittorie che per quanto riguarda i punti UCI, data la situazione di classifica in cui naviga la formazione francese. Il gruppo guidato da Cédric Vasseur inizia infatti la nuova annata al 18esimo posto della graduatoria, l’ultimo che, a fine 2025, sarà buono per ottenere la licenza WorldTour per il trienno successivo. Dietro, però, ci sono almeno due squadre che puntano a effettuare il sorpasso e per questo la squadra francese è chiamata a un rendimento continuo e costante nell’arco dell’anno.
Gli uomini più attesi
In quanto ad aspettative, ce ne sono tante intorno ad alcuni nuovi arrivi. Uno di questi è Emanuel Buchmann, uno che in carriera è stato capace persino di chiudere al quarto posto un Tour de France. Da allora, però il rendimento del tedesco è andato in deciso calando e ora gli anni sul documento di identità sono diventati 32. In caso però il cambio di colori faccia bene al morale e allo spirito dell’atleta, la squadra francese si troverebbe in casa un corridore completo, capace di fare ottime cose su percorsi duri e nell’arco delle brevi corse a tappe più adatte alle sue caratteristiche di base. Lo stesso discorso potrà valere per Dylan Teuns, che è stato protagonista di grandi annate ma che nel recente passato è parso meno brillante. Gli anni sono gli stessi di Buchmann e le caratteristiche, soprattutto per quel che riguarda le corse di un giorno, sono forse anche migliori, se si parla di stoccate da vittorie. Dal suo ritorno ad alto livello passa molto delle ambizioni di “salvezza” della squadra.
E molto passerà anche dai risultati che saranno in grado di ottenere gli uomini che fanno parte del pacchetto volate, primo fra tutti Bryan Coquard. Il velocista francese è ormai un decano delle gare professionistiche e rimane una carta importante nel mazzo della squadra, soprattutto per la sua capacità di tenere botta su percorsi esigenti. Lo spunto non pare quello necessario per fronteggiare i grandissimi del settore, ma ci sarà modo, nelle pieghe del calendario, per lasciare il segno. Chi ha ancora margini di miglioramento da coprire è il belga Milan Fretin, che arriva da un 2024 di buon livello e che, in caso venga maggiormente coinvolto dai piani di squadra, potrà rappresentare una risorsa importante, in particolare in chiave punti UCI. Qualcosa di buono potrà fare pure il polacco Stanisław Aniołkowski, secondo in una tappa del Giro 2024 e spesso fra i piazzati in volate di non primissimo piano.
In quanto a punti UCI, poi, è arrivato in organico un vero specialista della raccolta, Alex Aranburu. Lo spagnolo ha chiuso la sua esperienza alla Movistar, dove è diventato un uomo di riferimento soprattutto per le classiche di un giorno. Veloce, ma non velocissimo, resistente, ma non resistentissimo, è corridore che ha vinto decisamente poco, in rapporto a quelle che sono state le sue possibilità: in quanto a piazzamenti, però, è uno degli atleti più continui in un gruppo e in caso riesca a gestire al meglio le opportunità che gli si presenteranno davanti, potrebbe fare davvero la fortuna della formazione, per lui, transpirenaica. Conterraneo di Aranburu è Ion Izagirre, che si presenta al via della nuova stagione rilanciato dalle ottime cose fatte vedere sul finire del 2024, quando fu quinto al Gp Montréal e addirittura quarto a Il Lombardia: gli anni migliori sembrano ormai alle spalle, ma fra fiuto ed esperienza, il basco potrebbe ancora cavar fuori dal calendario qualche risultato importante.
Risultati importanti li cercherà Benjamin Thomas, che arriva dalle soddisfazioni olimpiche di Parigi 2024 e che in questa annata potrebbe dedicarsi con maggiore interesse all’attività su strada. Il francese sa centrare le fughe giuste e ha delle qualità da finalizzatore davvero invidiabili, soprattutto quando non ci sono pendenze particolarmente dure da digerire. Su di lui andrà posta poi particolare attenzione anche in alcune prove contro il tempo, in particolare su distanze brevi. Qualche buon risultato è ancora nelle corde del 34enne spagnolo Jesús Herrada, che non è più scattante come un tempo, ma che ha ancora le carte in regola per andare a caccia di soddisfazioni con attacchi da lontano. Ci proverà anche Stefano Oldani, unico italiano in organico: il corridore lombardo potrà farsi valere sia con attacchi a lunga gittata, sia provando a giocarsi le sue carte in finali esigenti e ristretti: chissà che non sia l’anno buono per aggiungere un successo in bacheca, a distanza di più di due stagioni dall’unico ottenuto finora in carriera, al Giro d’Italia 2022.
Simon Carr cercherà poi di lasciarsi alle spalle un 2024 abbastanza anonimo. Nella stagione ancora precedente il britannico si era rivelato come un attaccante molto interessante, soprattutto su percorsi complicati dal punto di vista altimetrico e la speranza, sua e della squadra, è che il rendimento torni a essere di assoluta eccellenza, soprattutto in chiave brevi corse a tappe. Il medesimo discorso vale per Valentin Ferron, francese che nel 2023 aveva lanciato segnali notevoli e che nella stagione appena conclusa si è mescolato nelle maglie di fondo gruppo. A lui e al connazionale Paul Ourselin, arrivato anch’egli dalla TotalEnergies, si chideranno spunti importanti nelle brevi corse a tappe e nelle, tante, corse di un giorno del calendario francese, che sono potenzialmente una miniera di punti preziosi.
All’attacco proveranno ad andare anche i belgi Aimé de Gendt e Sylvain Moniquet, quest’ultimo scalatore con qualità ancora da approfondire del tutto, e lo spagnolo Sergio Samitier, che arriva da una lunga, ma poco produttiva, almeno sul piano personale, esperienza alla Movistar Spazio, soprattutto nelle gare di un giorno, lo cercheranno anche Anthony Perez e Alexis Renard: quest’ultimo è corridore poco continuo, ma capace di esprimersi molto bene, nelle giornate in cui tutto gira per il meglio. Da lui potrebbe arrivare anche qualche risultato importante, tendenzialmente a sorpresa. Il settore del pavé è, sulla carta, abbastanza scarno. Ci si attende qualcosa, senza però particolari aspettative, dai belgi Piet Allegaert e Ludovic Robeet, che potrebbero trovare i loro spazi anche in gare di un giorno filanti e senza particolari difficoltà altimetriche.
L’organico si completa con alcuni corridori che proveranno a mettersi in mostra in qualche tentativo di fuga, ma che principalmente svolgeranno compiti di supporto per i capitani di giornata: è il caso di Nicolas Debeaumarché, Eddy Finé, Jonathan Lastra, Jan Maas, Hugo Toumire e Damien Touzé, tutti pedalatori di buon livello che, però, non hanno – finora – mostrato potenzialità per spiccare, almeno sui palcoscenici più importanti.
Le giovani promesse
La strategia di squadra è chiara: il tempo stringe e il 2025, data la situazione di classifica UCI, non è la stagione per concedere tempo a ragazzi che devono ancora crescere e magari affrontare le gare con l’idea principale di fare esperienza. Così, la lista dei neoprofessionisti che vestiranno la maglia della formazione francese nella stagione che sta per iniziare è decisamente ristretta. Le novità assolute sono infatti solo due. Una di queste è rappresentata da Clément Izquierdo, che a febbraio compirà 23 anni e che ha attirato l’atenzione dei tecnici della Cofidis portando a termine un 2024 decisamente prolifico nel calendario dilettantistico francese, dimostrando un interessante spunto veloce, combinato con una buona resistenza su strappi brevi.Il secondo neopro’ in organico è Sam Maisonobe, 21 anni, anche lui capace di far vedere ottime cose nelle gare di categoria giovanile, anche su scala internazionale. Le sue caratteristiche distintive paiono essere un bel passo sulle salite brevi e la tenuta su percorsi mossi e complicati. Il tutto andrà misurato su scala professionistica, ma su di lui la squadra poggia aspettative non secondarie.
Nell’elenco dei giovani può essere incluso anche Nolann Mahoudo, che è alla seconda stagione a livello WorldTour, ma che di anni ne ha ancora 22: il suo debutto al massimo livello è stata abbastanza incolore e sarà da vedere se il ragazzo francese riuscirà a fare un passo in avanti sul piano del rendimento e della presenza nelle fasi calde di una gara. Medesimo discorso per il britannico Oliver Knight, che ha già alle spalle una stagione di permanenza in organico, in cui, però, non ha raccolto praticamente nulla.
Organico Cofidis 2025
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Potenziale Cofidis 2025
Volate - 6.3
Colline - 7.5
Montagne - 5.4
Pavé - 4.5
5.9
L'organico è stato rivoluzionato e si è scelto di puntare quasi tutto su corridori in grado di lasciare il segno nei finali di gara, in particolare su percorsi mossi e selettivi, portando magari a casa, di conseguenza, punti importanti dalle classifiche finali delle brevi corse a tappe. Per le volate si spera nel salto di qualità di Milan Fretin, mentre ci sarà pochissimo da spendere sia sulle salite lunghe che, soprattutto, nelle corse con il pavé.
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