Presentazione Squadre 2024: Team Jayco-AlUla

Il Team Jayco-AlUla è entrata nella stagione 2024 con un organico solo ritoccato e con grandi speranze da coltivare nell’arco dei mesi di calendario. La formazione australiana si è lasciata alle spalle i momenti complicati di inizio decennio e sembra ormai essersi installata in una zona di “centro-classifica”, per quel che riguarda i rapporti di forza fra le varie squadre WorldTour. Dal CicloMercato sono arrivati “solo” sei corridori nuovi, di cui due neoprofessionisti e la strategia di fondo sembra quella di provare a essere a competitivi su tutti i terreni e di raccogliere punti UCI in ogni occasione possibile.

Gli uomini più attesi

C’è sempre Simon Yates ad aprire questa lista. L’inglese rimane l’uomo di riferimento per i Grandi Giri e per le corse a tappe di una settimana, tipologia di gare, quest’ultima, che gli è sempre calzata a pennello. Il gemello di Bury arriva da un eccellente Tour de France 2023, chiuso appena giù dal podio, e, complessivamente da un’annata in cui ha dimostrato grande solidità, sul piano dei risultati. Il Tour Down Under 2024 non lo ha visto al meglio, ma è più che probabile che la condizione vada a crescere con il passare del tempo, sincronizzata con gli obiettivi più importanti dell’agenda del corridore.

Seconda annata in squadra per Eddie Dunbar, che ha mantenuto le aspettative da capitano al Giro d’Italia 2023, almeno sul piano della costanza, e che proverà a fare ancora meglio alla prossima Corsa Rosa. Le qualità dell’ex Ineos non sembrano poter pareggiare quelle dei grandissimi interpreti delle corse da tre settimane, ma l’irlandese può comunque risultare un fattore, soprattutto quando la strada sale. Da vedere, poi, quale potrà essere l’apporto, proprio al Giro, di Luke Plapp, altro corridore che ha lasciato la Ineos per trovare maggiori spazi. L’australiano, Campionati nazionali a parte, è un corridore ancora tutto da decifrare, soprattutto qualora gli venissero assegnate responsabilità da finalizzatore.

Il bilancio di fine stagione della squadra australiana dipenderà poi molto da come si combineranno le forze dei due velocisti affiancati in organico, ovvero Dylan Groenewegen e Caleb Ewan. Il primo ha iniziato bene il 2024, vincendo la prima gara affrontata e sembra poter rappresentare una garanzia laddove il tracciato sia disegnato senza particolari difficoltà altimetriche. Anche Ewan, con gli anni, ha dimostrato di fare più fatica ad assorbire le salite e bisognerà anche vedere quale condizione riuscirà a raggiungere, dopo quella che è stata la peggior stagione della sua carriera. Con loro due, però, potenzialmente la formazione oceaniana ha la garanzia di poter lottare per la vittoria ogni volta ci sia aria di volata.

Michael Matthews non ha quella punta di velocità, ma resta un corridore da tenere sempre in considerazione. Nel 2023 non è stato brillantissimo, pur portando a casa una tappa dal Giro d’Italia e un podio dal Gp Québec: quest’anno gli si chiuderà una maggiore presenza nelle Classiche di primavera, terreno su cui in carriera ha sempre raccolto diversi piazzamenti di spessore. La concorrenza sembra essersi fatta irraggiungibile, almeno in chiave vittoria, ma l’australiano vorrà sicuramente provarci. In chiave corse di un giorno c’è grande curiosità intorno a Mauro Schmid, che ha lasciato – in maniera abbastanza agitata – la Soudal-QuickStep e che nei primi anni della sua carriera ha fatto vedere lampi di classe purissima. Anche per lui il livello massimo sembra fuori portata, ma lo svizzero ha probabilmente ancora dei margini di miglioramento in cui potersi muovere. Per il pavé la squadra australiana punterà su un altro nuovo arrivo, il tedesco Max Walscheid, che con gli anni si è concentrato meno sulle volate per provare la trasformazione in “classicomane”, oltre che in specialista delle cronometro, finora con risultati discreti ma non entusiasmanti.

Attenzione, poi, a Felix Engelhardt, che arriva da una stagione da neopro’ di alto profilo: il tedesco tiene bene su salite non impossibili, ha notevoli capacità di fondo e sa prodursi in volate di ottimo livello, soprattutto in gruppi ristretti. L’impressione è che, a 23 anni, possa rendersi protagonista di risultati di spessore, già in questa stagione. La velocità non manca neanche a Campbell Stewart, che nel 2023 ha raccolto la prima vittoria da professionista e che potrebbe dividersi fra il lavoro di supporto ai colleghi più titolari e le ambizioni personali. Interamente votati alla preparazione delle volate altrui saranno invece Luka Mezgec, Elmar Reinders e Callum Scotson, ormai un treno ben oliato che può fare la differenza a favore del velocista che sarà di turno nell’occasione.

La squadra australiana ha poi una batteria molto interessante di corridori buoni per le salite. Uno fra tutti è Filippo Zana, che ha fatto ottime cose nella stagione di esordio con questa maglia e che proverà a fare anche meglio: da vedere quale potrà essere il suo utilizzo strategico nell’arco dell’annata, dopo che, nel 2023, lo si è visto più volte al lavoro per i capitani designati e che, nel contempo, ha saputo far fruttare i momenti di libertà, come in occasione del successo al Giro d’Italia. Chris Harper è stato spesso importante per l’economia di squadra e potrebbe avere anche qualche momento in più per mettersi personalmente in vetrina, mentre ci si attende un utilizzo maggiore per il colombiano Jesús David Peña, che in salita ha dimostrato di saperci fare, ma deve ancora misurarsi in corse del massimo livello.

Per le fughe, si chiederà il solito super lavoro a uno specialista del settore, Alessandro de Marchi, sempre pronto a dare il massimo quando il contesto glielo permette; sarà inoltre facile vedere in avanscoperta lo statunitense Lawson Craddock, altro corridore che non ha paura di attaccare da lontano. Anche Lucas Hamilton potrebbe provare a mettersi in mostra, soprattutto su percorsi adatti alle sue caratteristiche di scalatore resistente; sarà però più probabile vederlo utilizzato come sostegno attivo per i compagni.

Trovano poi posto in organico i veterani Luke Durbridge e Chris Juul-Jensen e i giovani Blake Quick e Rudy Porter: questi ultimi sono ancora tutti da valutare a livello WorldTour, anche se Quick ha già fatto vedere qualche sprazzo da discreto velocista nell’arco della sua prima stagione da professionista. Lavoro oscuro, infine, sarà nell’agenda di Kelland O’Brien, Jan Maas, Michael HepburnAmund Grøndahl Jansen: quest’ultimo è un corridore che ha fatto vedere cose notevoli nella prima parte della carriera e che poi è praticamente sparito, anche per via di diversi problemi fisici. Qualora gli riesca di ritrovare la giusta condizione, rappresenterebbe una risorsa valida, soprattutto per le brevi corse a tappe.

Le giovani promesse

Welay Hagos Berhe non è un neoprofessionista, ma ha ancora 22 anni e di lui si sa relativamente ancora poco. Nella prima stagione in gruppo, però, ha fatto vedere sprazzi di qualità, soprattutto su percorsi mossi e tendenti all’insù. Con un po’ di esperienza in più alle spalle e un utilizzo maggiore l’eritreo potrebbe andare a caccia di risultati pesanti. Novità assoluta sono invece Davide de Pretto e Anders Foldager, che si affacceranno nel WorldTour dopo le, tante, belle cose fatte vedere nelle gare giovanili. Sia l’italiano che il danese si presentano con qualità di corridori da Classiche, resistenti e abili in finali irregolari: da vedere se avranno spazi personali da subito o se dovranno prima compiere tutto il percorso di “integrazione” all’interno di un organico che ha comunque tanti corridori che possono essere designati come capitani di giornata.

Organico Team Jayco-AlUla 2024

Contatti
TEAM JAYCO ALULA
Via Ginevra 5
6900 Lugano
SVIZZERA
Email: contact@greenedgecycling.com
Sito: https://www.greenedgecycling.com/
Organico
BERHE Welay Hagos 22.10.2001 ETH
CRADDOCK Lawson 20.02.1992 USA
DE MARCHI Alessandro 19.05.1986 ITA
DUNBAR Edward 01.09.1996 IRL
DURBRIDGE Luke 09.04.1991 AUS
ENGELHARDT Felix 19.08.2000 GER
EWAN Caleb 11.07.1994 AUS
GROENEWEGEN Dylan 21.06.1993 NED
HAMILTON Lucas 12.02.1996 AUS
HARPER Chris 23.11.1994 AUS
HEPBURN Michael 17.08.1991 AUS
JANSEN Amund Grøndhal 11.02.1994 NOR
JUUL-JENSEN Cristopher 06.07.1989 DEN
MAAS Jan 19.02.1996 NED
MATTHEWS Michael 26.09.1990 AUS
MEZGEC Luka 27.06.1988 SLO
O’BRIEN Kelland 22.05.1998 AUS
PEÑA JIMENEZ Jesus David 08.05.2000 COL
PLAPP Luke 25.12.2000 AUS
PORTER Rudy 15.12.2000 AUS
QUICK Blake 26.02.2000 AUS
REINDERS Elmar 14.03.1992 NED
SCHMID Mauro 04.12.1999 SUI
SCOTSON Callum 10.08.1996 AUS
STEWART Campbell 12.05.1998 NZL
WALSCHEID Max 13.06.1993 GER
YATES Simon 07.08.1992 GBR
ZANA Filippo 18.03.1999 ITA
Neoprofessionisti
DE PRETTO Davide 19.04.2002 ITA
FOLDAGER Anders 27.07.2001 DEN
Staff
General Manager COPELAND Brent 29.02.1972
RSA
Direttore Sportivo WHITE Matthew 22.02.1974
AUS
Ass. Direttore Sportivo ALGERI Vittorio 03.01.1953
ITA
Ass. Direttore Sportivo HOFFMANN Tristan 01.01.1970
NED
Ass. Direttore Sportivo MCPARTLAND David 11.09.1980
AUS
Ass. Direttore Sportivo PINOTTI Marco 25.02.1976
ITA
Ass. Direttore Sportivo PIVA Valerio 05.07.1968
ITA
Ass. Direttore Sportivo SMITH Andrew 06.01.1984
RSA
Ass. Direttore Sportivo STEPHENS Brian 17.07.1957
AUS
Ass. Direttore Sportivo VALLS FERRI Rafael 25.06.1987
ESP
Ass. Direttore Sportivo WEENING Pieter 05.04.1981
NED

Potenziale Team Jayco-AlUla 2024

Volate - 8.8
Colline - 7.2
Montagne - 7.6
Pavé - 4.9

7.1

Trattasi di squadra con tanti finalizzatori e con una serie di opzioni che coprono tutti i terreni, fatta probabilmente eccezione per il pavé, settore in cui gli interpreti a disposizione non hanno le carte in regola per competere con i "giganti" attuali. Ewan e Groenewegen possono ben dividersi le occasioni-volate a disposizione, Simon Yates spicca in chiave Grandi Giri e Dunbar proverà a consacrarsi definitivamente come specialista di alto livello. Ci sono poi diversi giovani che possono compiere l'ultimo, esigente, passo che li porterebbe a far parte della crema del gruppo.

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