Presentazione Squadre 2024: Team dsm-firmenich PostNL
Tanti cambiamenti, una volta di più, per il Team dsm-firmenich PostNL. La squadra di licenza neerlandese ha visto l’arrivo di un nuovo sponsor ed ha vissuto una nuova sessione di CicloMercato decisamente animata, con 12 corridori che hanno lasciato l’organico e 10 volti nuovi che hanno invece preso posto in rosa. Le stagioni più recenti non sono state entusiasmanti, al netto di qualche acuto isolato, soprattutto sul piano delle corse più importanti: la scelta per il 2024 rimane quella di dare spazio ai giovani, integrando però l’arsenale a disposizione con un paio di corridori già affermati. L’obiettivo di fondo è quello di migliorare il bilancio di punti UCI, che al termine del primo anno del triennio in corso è stato abbastanza magro.
Gli uomini più attesi
Fabio Jakobsen è stato uno dei movimenti di CicloMercato più rilevanti dell’intero panorama mondiale. Il velocista neerlandese ha lasciato la “casa” della Soudal-QuickStep andando a cercare un ambiente in cui poter andare a caccia liberamente di vittorie in volata, soprattutto nelle corse più importante. La nuova squadra sembra potergli garantire questi spazi, tanto da averlo già messo nelle liste di convocazione sia per il Giro d’Italia che per il Tour de France e da aver approntato un gruppetto di uomini che saranno quasi principalmente utilizzati in sua funzione. Toccherà ora al corridore, reduce da un 2023 non esaltante, tornare a lasciarsi dietro tutti i rivali di settore.
Fra i corridori più rappresentativi c’è ancora Romain Bardet, che è stato abbastanza sibillino sul futuro a lungo termine, ma che si avvicina alla nuova stagione con l’intenzione di raccogliere risultati di spessore. Possibile che il francese voglia puntare alla generale al Giro (magari vincendo anche quella tappa che gli manca per completare la “tripletta”) per poi essere libero, nell’arco della stagione, di calibrare le forze su obiettivi parziali. Il francese si troverà da compagno di squadra un corridore con cui ha condiviso, in passato, le tante aspettative della sua nazione, ovvero Warren Barguil: per lui l’idea di fondo sarà quella di aggiungere esperienza a una squadra complessivamente molto giovane e di assicurare una soluzione in più nel momento in cui ci sarà la possibilità di andare a caccia di tappe o di successi nelle corse di un giorno.
La stagione di Oscar Onley è già partita con il botto, visto il successo ottenuto al Tour Down Under. Lo scozzese rappresenta alla perfezione la strategia “giovanile” della squadra neerlandese, che vuole crescere in casa i talenti del futuro, dandogli progressivamente sempre più spazio. Il 21enne, che è già al secondo anno da professionista, aveva già fatto vedere lampi di qualità in passato e il 2024 potrebbe rappresentare la stagione della sua definitiva esplosione. Discorso molto simile per l’inglese Max Poole, di un anno ancor più giovane del collega appena citato ma alla seconda stagione in “Prima squadra”: entrambi sono scalatori i cui limiti sono ancora tutti da scoprire. Nel pacchetto dei corridori da salita c’è anche lo statunitense Kevin Vermaerke, che sta sviluppando caratteristiche da regolarista che potrebbero portarlo a risultati di discreto spessore e di buona importanza, soprattutto in chiave punti UCI per la squadra. Discreto scalatore è anche l’australiano Chris Hamilton, che con l’incedere della carriera ha scelto però un ruolo primariamente di supporto per compagni meglio attrezzati.
Spostandoci nel settore degli uomini pesanti, una delle “bandiere” della squadra è John Degenkolb, che può vantare una bacheca di vittorie di enorme valore e che, nell’arco della scorsa stagione, ha fatto vedere qualche momento vicino ai passati splendori. A lui toccherà spesso il ruolo di “regista” in corsa, ma il tedesco, in particolare sulle pietre, potrebbe rappresentare una carta significativa da giocare. In chiave Classiche e corse di un giorno, si attende la consacrazione di Nils Eekhoff, che ha fatto vedere sprazzi di classe e che può dare alla squadra una dimensione importante in diversi contesti, date le sue caratteristiche di velocità e di resistenza.
Attenzione, poi, all’australiano Matt Dinham, che è stato eccellente protagonista del Mondiale di Glasgow 2023 e che da quel momento è sembrato trovare un passo di qualità, soprattutto sui percorsi movimentati. Fra coloro che possono emergere da un momento all’altro, soprattutto su percorsi esigenti c’è il ceco Pavel Bittner, altro giovanissimo che ha però già maturato una buona esperienza ad alto livello. Obiettivo fughe per il passista-scalatore neerlandese Gijs Leemreize, che ha chiuso l’esperienza con la Jumbo-Visma con l’idea di acquisire una maggiore libertà di movimento e che in un contesto di squadra simile potrebbe coronare la sua intenzione.
Uomo veloce e resistente è anche Patrick Bevin, che nel 2023 ha raccolto pochissimo, rispetto alle aspettative e a quanto mostrato negli anni precedenti. Stesse caratteristiche anche per il neerlandese Julius van der Berg e per il lettone Emīls Liepiņš, entrambi volti nuovi in organico. A loro dovrebbe spettare un ruolo nel “treno” che dovrebbe spianare la strada al sopracitato Jakobsen, ma tutti e due potrebbero anche mettersi in proprio, qualora il contesto di gara glielo possa permettere. Integralmente votati alle volate degli altri saranno invece i neerlandesi Bram Welten e Timo Roosen, anche loro arrivati dal CicloMercato, il tedesco Niklas Märkl e l’australiano Alex Edmondson, che proverà poi a far bene anche nella specialità della cronometro, da tempo suo campo d’elezione.
Al servizio dei compagni, nell’arco delle varie gare da affrontare in calendario, saranno poi il francese Romain Combaud, il britannico Sean Flynn e i neerlandesi Martijn Tusveld e Tim Naberman.
Le giovani promesse
Nelle righe precedenti abbiamo parlato di corridori ancora giovanissimi, ma già abbastanza “navigati”, visti i loro trascorsi. Nominalmente, i neoprofessionisti sono invece tre, e uno di questi ha già vinto una corsa Pro.Series. Si tratta di Frank van den Broek, che la squadra neerlandese ha prelevato a metà 2023 dalla ABloc, con cui il ragazzo si è imposto in una tappa del Tour of Qinghai Lake, al termine di un’azione molto convincente. Da vedere ora quale sarà l’impatto dopo il definitivo atterraggio nel mondo WorldTour. Stesso discorso per l’australiano Patrick Eddy, che sembra molto portato per l’esercizio della cronometro, e per il neerlandese Enzo Leijnse, atleta da finali veloci.
Nel campo delle promesse può però sicuramente figurare ancora il danese Tobias Lund Andresen, che già nel 2023 è stato ottimo protagonista in più di un’occasione e che, a 21 anni, può compiere ancora diversi passi avanti. Corridore veloce e resistente, potrebbe essere tagliato su misura per le brevi corse a tappe e per andare alla ricerca di successi parziali, ma bisognerà anche vedere quale tipo di spazi vorrà dargli la squadra. Secondo anno da neoprofessionista anche per Casper van Uden: la prima stagione è stata discreta, con qualche lampo, come il terzo posto alla Milano-Torino. Per lui ci potranno essere diverse opportunità di mettersi in luce, qualora le strategie di squadra non gli chiederanno di lavorare per Jakobsen.
Organico Team dsm-firmenich PostNL 2024
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Potenziale Dsm-Firmenich PostNL 2024
Volate - 8.2
Colline - 6.8
Montagne - 6.9
Pavé - 5.7
6.9
Il CicloMercato è stato, come ormai consuetudine, tumultuoso, con alcuni corridori che hanno scelto di uscire prematuramente dai loro contratti. La squadra neerlandese, dal canto suo, ha scelto di diversificare le strategie, inserendo un velocista di livello mondiale, Fabio Jakobsen, e affiancandogli una serie di corridori per appoggiarlo. Le giovani speranze sono tante, su tutti i terreni, e non mancano i corridori più esperti che possono andare a caccia di bersagli importanti, anche se non di primissimo ordine.
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