Giro d’Italia 2018, Presentazioni Squadre: QuickStep-Floors

La QuickStep – Floors è pronta ad incrementare il suo bottino di vittorie. Dopo aver dominato le Classiche di primavera la formazione belga si presenta al via del Giro d’Italia 2018 con una formazione in grado di lasciare il segno in diverse tappe della Corsa Rosa. In particolar modo la compagine di Patrick Lefevere è chiamata ad essere una delle protagoniste negli arrivi allo sprint e in alcune frazioni collinari, mentre per quanto riguarda la classifica generale difficilmente riuscirà ad esser protagonista. Se negli ultimi due anni poteva contare su Bob Jungels, vincitore della maglia bianca sia nel 2016 che nel 2017, quest’anno non sembrano esserci al via corridori in grado di ambire alla Top10 finale. Nonostante ciò al via ci sarà comunque una squadra di qualità, con diversi buoni elementi.

L’uomo di punta sarà sicuramente Elia Viviani. Il velocista italiano sembra aver fatto un ulteriore passo in avanti con il cambio di squadra e vorrà confermarlo anche al Giro. Sulla carta il veronese è il grande favorito per le volate e il suo sogno è indossare la maglia Rosa almeno per un giorno, oltre ovviamente a vincere una frazione. Il corridore veneto vorrà inoltre prendersi la sua personale rivincita sull’edizione del 2016, quando una giornata no lo costrinse a lasciare con largo anticipo la Corsa Rosa finendo fuori tempo massimo. Se tutto andrà per il verso giusto, Viviani potrebbe ambire anche a salire sul podio finale di Roma con la maglia rossa sulle spalle.

Al suo servizio ci sarà una squadra molto forte, con un treno pronto a supportarlo nel migliore dei modi fino ai metri finali. Poche squadre potranno infatti contare su corridori come Michael Mørkøv e Florian Senechal e soprattutto Fabio Sabatini, con ogni probabilità ultimo uomo di Viviani, che hanno già affinato l’intesa con il proprio capitano in questi mesi.

Fondamentali per le eventuali vittorie di Viviani saranno anche due corridori come Zdenek Stybar e Remy Cavagna. Entrambi avranno infatti il compito di tirare per diversi chilometri in testa al gruppo per riprendere eventuali fuggitivi. Inoltre, potrebbero entrare in azione anche nei chilometri finali come primi vagoni del treno per Viviani. Stybar avrà poi sicuramente carta bianca in alcune frazioni collinari, o attraverso le fughe da lontano per cercare di ottenere un successo di tappa. Per lui curiosamente si tratterà del debutto assoluto al Giro d’Italia, nonostante questa sia la sua ottava stagione fra i professionisti. Debutto alla Corsa Rosa anche per il francese al suo secondo anno fra i professionisti, con anche per lui qualche possibilità di farsi vedere con tentativi da lontano.

Completano la formazione al via Eros Capecchi e Maximilian Schachmann che saranno gli uomini di punta per le tappe di montagna. Difficile vedere i due protagonisti per la classifica generale, ma è più probabile che potrebbero provarci con qualche azione da lontano. In realtà Schachmann, almeno sulla carta, potrebbe provare ad imitare quanto fatto da Bob Jungels nei due anni, lottando per un piazzamento nella generale e per la maglia bianca. Con ogni probabilità però la situazione sarà diversa visto che il tedesco è al suo debutto in una corsa a tappe di tre settimane e quindi meglio non partire neanche pensando alla classifica, senza troppe pressioni. Considerando anche che potrebbe aggiungersi a Stybar e Cavagna nel lavoro precedente ai chilometri finali nelle tappe riservate alle ruote veloci.

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