Presentazione Percorso e Favoriti Arctic Race of Norway 2024

Dal 4 agosto al 7 agosto si corre l’Arctic Race of Norway 2024. La corsa norvegese, giunta alla sua 11ª edizione, si articolerà come da tradizione su quattro tappe e porterà i corridori a nord del Circolo Polare Artico in un percorso che vedrà come sede di partenza e di arrivo la città di Bodø. I 646,2 chilometri complessivi del percorso saranno caratterizzati da paesaggi mozzafiato nei celebri fiordi norvegesi, ma anche le numerose salite presenti sul percorso renderanno la corsa ricca di spettacolo con l’arrivo in salita della terza tappa che si preannuncia decisivo per la classifica finale. Con cinque formazioni WorldTour al via, inoltre, anche il parterre dei partecipanti sarà di tutto rispetto nonostante il via sia previsto proprio all’indomani dell’attesissima prova in linea dei Giochi Olimpici di Parigi.

HASHTAG UFFICIALE: #ArcticRace

Albo d’oro Arctic Race of Norway

2023 WILLIAMS Stephen
2022 LEKNESSUND Andreas
2021 HERMANS Ben
2020 Non disputata a causa della pandemia di Covid-19
2019 LUTSENKO Alexey
2018 CHERNETSKI Sergei
2017 TEUNS Dylan
2016 MOSCON Gianni
2015 TAARAMÄE Rein
2014 KRUIJSWIJK Steven
2013 HUSHOVD Thor

Percorso Arctic Race of Norway 2024

La prima frazione, che scatterà da Bodø, misura 155,3 chilometri. Dopo una prima metà di gara quasi totalmente pianeggiante, al chilometro 93,5 si trova il primo GPM di giornata, di seconda categoria, che fa da preludio all’asperità principale di giornata. Gli 8,6 chilometri al 3,5% di pendenza media della salita di Ljøsenhammeren non sono durissimi, ma lo scollinamento è posizionato a soli 18 chilometri dal traguardo di Rognan ed è seguito da una lunga discesa che potrebbe favorire un corridore (o un gruppetto) che deciderà di attaccare sulle rampe del GPM di prima categoria. Al termine della discesa saranno poi solo 5500 i metri prima del traguardo, che stabilirà il primo leader della classifica generale.

La seconda tappa ha invece un profilo altimetrico quasi speculare alla prima. Dopo il via da Beiarn, infatti, si scollina il principale GPM di giornata (Beiarfjellet, 9,1km al 6,2%) dopo soli 15,6 chilometri, mentre i restanti 162 sono quasi totalmente privi di salite degne di nota. Sarà invece molto importante il tratto di sterrato che i corridori affronteranno nel finale di gara. La lunghezza del settore di fuoristrada è di pochi chilometri, ma la breve distanza che lo separa dal traguardo potrebbe renderlo un tranello decisamente pericoloso per i corridori che vorranno vincere a Fauske, dove con tutta probabilità assisteremo ad un arrivo in volata, magari di un gruppo ristretto.

La terza tappa è quella regina. Pochi chilometri dopo il via da Tverlandet, infatti, i corridori affronteranno una serie di tre GPM posizionati nell’arco di 40 chilometri, con un secondo passaggio sull’ascesa di Ljøsenhammeren, già affrontata nella prima tappa. Dopo aver ricalcato gli ultimi chilometri della prima frazione, attraversando anche l’abitato di Rognan dove è posto uno sprint intermedio, la corsa si sposterà poi verso est per andare ad affrontare l’unico arrivo in salita di questa edizione. Con i suoi 7,1 km al 6,5% di pendenza media, il GPM di Jakobsbakken, dove è posizionato l’arrivo di tappa, non è una salita durissima ma è senza dubbio un’asperità in grado di creare dei gap, e chi vorrà portarsi a casa la corsa dovrà essere bravo a farsi trovare pronto proprio in questo finale e a conquistare la tappa.

Per l’ultima giornata di corsa, infine, i corridori ritornano a Bodø. Dopo il via da Glomfjord, il percorso di questa ultima tappa è tendenzialmente pianeggiante, con solo alcuni strappi categorizzati come GPM nella fase centrale della tappa che non sembrano in grado di creare scompiglio nel gruppo. Importantissimo invece sarà lo strappo in cima al quale è posto l’arrivo di Bodø. I 1100 metri al 9,2% prima dell’arrivo potrebbero risultare anche decisivi per la classifica generale se nella terza tappa nessuno sarà riuscito a guadagnare un vantaggio importante, ed in ogni caso anche per la vittoria di tappa questo arrivo in stile Freccia Vallone con il suo Mur de Huy potrebbe essere estremamente divertente.

Tappe Arctic Race of Norway 2024

Tappa 1 (04/08): Bodø – Rognan (155,3 km)
Tappa 2 (05/08): Beiarn – Fauske (178,1 km)
Tappa 3 (06/08): Tverlandet – Sulitjelma (Jakobsbakken) (155,7 km)
Tappa 4 (07/08): Glomfjord (Meløy) – Bodø (157,1 km)

Favoriti Arctic Race of Norway 2024

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In una corsa in cui gli abbuoni possono rivelarsi decisivi, serve essere buoni scalatori per superare al tappa regina, ma anche corridori esplosivi, magari anche dotati di un buon spunto in volata. Una lotta nella quale possono peraltro entrare in gioco anche secondi distribuiti, non solo al traguardo di tappa, ma anche agli intermedi. Un corridore come Mauro Schmid, recente vincitore del Giro di Slovacchia. Il campione elvetico ha più volte dimostrato in carriera di poter brillare in questo tipo di corse, potendo essere protagonista quasi in ogni tappa visto il profilo costantemente accidentato. In un Team Jayco – AlUla in cui potrebbero avere un ruolo primario anche Davide De Pretto e Anders Foldager, che potrebbero fare più fatica in salita, ma che nelle tappe miste hanno qualche carta in più da potersi giocare, lo svizzero ha modo di brillare e potrebbe correre più di rimessa rispetto ad altri rivali, facendo pesare il gioco di squadra.

Formazione che sicuramente vorrà brillare è quella dei padroni di casa della Uno-X Mobility, che peraltro si presenta con un ex vincitore nella figura di Andreas Leknessund, che nella tappa regina sarà indubbiamente tra i più attesi, ma bisognerà vedere se sarà in grado di fare abbastanza differenza su corridori più veloci e scattanti di lui, pericolosi nelle altre giornate. In squadra ci saranno anche Magnus Cort, corridore resistente in salita che potrebbe dire la sua in tutte le altre frazioni, raccogliendo abbuoni preziosi, nonché quel Jonas Abrahamsen che al Tour de France ha messo in mostra grande generosità, coraggio e completezza.

Tra gli uomini che in salita possono cercare di dire la loro ci sono anche Kevin Vermaerke (Team dsm-firmenich PostNL), Domenico Pozzovivo VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), tuttavia meno adatto alle altre frazioni decisamente più esplosive, un altro corridore esperto come Ben Hermans (Israel – Premier Tech), che tuttavia in squadra potrebbe giocare un ruolo di supporto all’astro nascente Joe Blackmore, che arriva con i galloni di leader in una corsa in cui il team punta a ripetere il successo della passata stagione, magari con una strategia simile. Le salite saranno il terreno di predilezione anche di Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling) e Pierre Latour (TotalEnergies), che nella frazione più impegnativa potrebbero cercare di lasciare il segno, per poi difendersi nelle altre giornate. Discorso simile per un Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels) ancora mai riuscito realmente a corrispondere alle aspettative su di lui, ma che in queste corse può dire la sua, non solo per un successo parziale come già ottenuto lo scorso anno.

Tra i vari corridori che possono cercare di costruire la propria classifica con buoni risultati e piazzamenti giorno dopo giorno molti italiani, partendo da Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), che dopo il secondo posto della passata edizione punta chiaramente a migliorarsi in una corsa che nuovamente propone un tracciato molto adatto a lui. Discorso simile per Vincenzo Albanese (Arkéa-B&B Hotels), che in salita potrebbe difendersi molto bene, proteggendo eventuali secondi guadagnati grazie al suo ottimo spunto veloce.

Nel novero degli outsider anche Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) o altri uomini da classiche come Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), Nick Schultz (Israel-Premier Tech), Kamiel Bonneu (Team Flanders Baloise) o Luca Van Boven (Bingoal WB), tutti corridori che in salita rischiano di dover soffrire, ma che nelle altre giornate possono provare a dire la loro. Possibilità simili per Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF – Faizanè) e Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling), corridori veloci, ma anche molto completi, che in caso di corsa particolarmente chiusa nella tappa regina potrebbero riuscire a limitare i danni, anche se appare comunque uno scenario piuttosto complicato.

Borsino dei Favoriti Arctic Race of Norway 2024

***** Mauro Schmid
**** Christian Scaroni, Kevin Vermaerke
*** Joe Blackmore, Clement Champoussin, Andreas Leknessund
** Magnus Cort, Jenno Berckmoes, Anders Foldager, Ben Hermans
* Jonas Abrahamsen, Vincenzo Albanese, Samuele Battistella, Mathieu Burgaudeau, Davide De Pretto

Altimetrie e Planimetrie Arctic Race of Norway 2024

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