Giro d’Italia 2024, Presentazione Percorso e Favoriti Quindicesima Tappa: Manerba del Garda – Livigno (Mottolino) (222 km)

Siamo di fronte a un passaggio chiave del Giro d’Italia 2024. La seconda settimana si chiude con l’attesa Manerba del Garda – Livigno (Mottolino),  222 chilometri infiniti che mettono sul piatto soprattutto lo spauracchio Passo del Mortirolo dal versante di Monno, che lascerà molte scorie nelle gambe dei corridori, seguito dal passo del Foscagno e dalla ripidissima salita finale verso il Mottolino. Si tratta della classica tappa da terza settimana, che invece quest’anno arriva a chiusura della seconda con un epilogo che potrebbe già sapere di resa dei conti. Come sede di arrivo di tappa, Livigno manca dal Giro 2005, quando vinse Ivan Parra, a conclusione di una due giorni incredibile per il colombiano allora in maglia Colombia-Selle Italia.

ORARIO DI PARTENZA: 10:25
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:47-17:40
DIRETTA TV E STREAMING: 10.35-14:00 RaiSport / 14:00-18:05 Rai 2 / 10:00-17:45 Eurosport 1, Eurosport, Discovery+
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Percorso Quindicesima Tappa Giro d’Italia 2024

È il giorno del “tappone”, anche se in quanto a elevazione assoluta, non si raggiungono quote particolarmente alte, fatta eccezione per il finale. Le salite categorizzate sono cinque e, complessivamente, il percorso che inizia a Manerba del Garda è di quelli davvero impegnativi. La strada comincerà da subito a puntare leggermente verso l’alto, finché non si arriverà al km 30, dove inizierà la salita di Lodrino (7,6 km al 4,2%). Breve discesa e subito risalita, questa volta lungo le rampe del Colle san Zeno (13,9 km al 6,6%), che porterà i corridori una prima volta oltre i 1000 metri di altitudine. Una discesa molto lunga porterà la carovana a Pisogne, da dove inizierà la risalita della Val Camonica. Transitati da Malonno, dove è posto il primo traguardo volante di giornata, la strada diventerà progressivamente più dura finché non si svolterà per Monno.

Lì inizieranno le rampe del Passo del Mortirolo (12,6 km al 7,6%), che viene quindi affrontato dal versante più “facile”, rispetto a quello valtellinese. La salita comunque è lunga e presenta punte al 16 per cento, tutt’altro che trascurabili. Si scollinerà con 155,5 chilometri nelle gambe e ancora 67 da percorrere. Seguirà una discesa molto ripida, che terminerà a Grosio, dove si svolterà una volta di più verso nord, per iniziare il lunghissimo tratto, tutto in leggera ma costante salita, verso Isolaccia-Valdidentro, dove sarà posto l’Intergiro di giornata, che sarà anticipato giusto di qualche chilometro dal secondo traguardo volante, posto in cima allo strappo di Le Motte.

Fra i due traguardi intermedi ci sarà un brevissimo tratto di discesa, che porterà i corridori all’inizio del Passo del Foscagno, salita lunga 15 chilometri, con una pendenza media del 6,4% e punte all’11 per cento. Si andrà, per la prima volta in questo Giro, oltre i 2000 metri e si scollinerà a 8,7 km dall’arrivo. Le salite però non saranno ancora finite: breve tratto di discesa e complicatissima rampa finale che conduce a Livigno-Mottolino (6,7 km al 7,6% di pendenza media). Ci sono però, dopo aver superato il Passo Eira, alcune punte al 19 per cento, che sono posizionate proprio negli ultimi due chilometri della tappa, che si concluderà a quota 2385 di altitudine.

Salite Quindicesima Tappa Giro d’Italia 2024

NOME CAT QUOTA KM INIZIO LUNGHEZZA DISL % MED % MAX
Lodrino 3 737 37,7 30,1 7,6 318 4,2% 11%
Colle san Zeno 2 1418 64,7 50,8 13,9 915 6,6% 14%
Passo del Mortirolo 1 1854 155,4 142,8 12,6 962 7,6% 16%
Passo di Foscagno 1 2291 213,3 198,7 14,6 943 6,5% 12%
Livigno (Mottolino) 1 2385 222,0 215,3 6,7 361 7,6% 19%

Favoriti Quindicesima Tappa Giro d’Italia 2024

La tappa regina fa gola a molti, ma soprattutto a uno. Tadej Pogacar non ha nascosto di voler vincere a Livigno, per concludere al meglio la seconda settimana e mettere un ennesimo tassello, quasi definitivo, sul suo successo finale. Una vittoria di prestigio dalla quale non vuole sottrarsi, mettendo inevitabilmente in secondo piano tutti gli altri. Quasi impossibile pensare che possa voler attaccare dalla distanza, lo sloveno cercherà probabilmente di controllare fino alla salita finale e, una volta arrivati lì, qualsiasi momento sarà quello buono per un attacco vincente.

L’impressione è che l’unico modo per impedire allo sloveno di vincere è che parta una fuga molto numerosa con quasi tutte le altre squadre, costringendo così i compagni della Maglia Rosa a lavorare da soli e magari dover rinunciare alle proprie ambizioni per non spremerli troppo. Uno scenario nel quale vorrebbe dire che nel tentativo dalla distanza non ci dovranno essere uomini pericolosi per le posizioni medio-alte della classifica, che costringerebbero anche altre squadre a collaborare. Ma in una classifica che dop la crono odierna si è definita in maniera più chiara, non è così improbabile che possa succedere.

Ottimi scalatori come Esteban Chaves (EF Education – EasyPost), Davide Piganzoli (Team Polti-Kometa), Aurélien Paret-Peintre (Decathlon Ag2r La Mondiale), Giovanni Aleotti (Bora-hansgrohe) e Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), sono effettivamente ancora in Top20, ma con un distacco che non dovrebbe preoccupare coloro che puntano ai vari piazzamenti in Top10, e potrebbero avere una occasione importante. Discorso diverso per uomini come Einer Rubio (Movistar), Michael Storer (Tudor Pro Cycling), Jan Hirt (Soudal Quick-Step) e Domenico Pozzovivo (VF Group Bardiani CSF Faizanè), che sembrano invece ancora troppo vicini per potersi muovere liberamente, creando così un possibile spirale negativa per una fuga nella quale comunque non sarà improbabile vederli andare, come fatto più volte sinora. Potrebbero tuttavia essere uomini meno marcati in un finale più tattico, trovando così lo spazio per emergere.

Tra coloro che potrebbero cercare di muoversi dalla distanza ci saranno probabilmente anche uomini come Valentin Paret-Peintre (Decathlon Ag2r La Mondiale), che a Bocca della Selva ha dimostrato tutto il suo talento emergente, l’esperto Nairo Quintana (Movistar) che vorrà saggiare la gamba in vista della terza settimana sulla quale ha puntato molto, quel Simon Geschke (Cofidis) che cerca soprattutto punti per la maglia azzurra, ma anche numerosi corridori in cerca di gloria, sinora solo accarezzata, come Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Marco Frigo (Israel-PremierTech), Jefferson Cepeda (EF Education – EasyPost), Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck) e Matteo Fabbro (Polti-Kometa), ad esempio. Un elenco nel quale starebbe sicuramente bene anche un Giulio Pellizzari (VF Group Bardiani CSF Faizanè) tuttavia ancora debilitato in questi ultimi giorni.

Da vedere anche se alcune seconde linee non potrebbero essere mandate in avanscoperta, magari con l’idea di essere utili per il proprio capitano più avanti, ma con lo scenario di corsa giusto potrebbero trovarsi una occasione inaspettata. I primi nomi che vengono in mente in questo modo sono Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), Larry Warbasse (Decathlon Ag2r La Mondiale), Chris Hamilton (Team dsm-firmenich PostNL) o Tobias Foss (Ineos Grenadiers), che in un una fuga numerosa potrebbero anche avere modo di restare maggiormente al coperto.

Se Pogacar appare difficilmente battibile dagli altri uomini di classifica, la corsa non è vinta prima della partenza. La giornata è di quelle che possono rivelarsi decisive, quindi la battaglia ci sarà anche fra gli altri e alcuni potrebbero riuscire a trovare il jolly. In uno scenario tattico più chiuso, in cui magari i primi della classe si controllano maggiormente, potrebbero riuscire ad emergere uomini come Einer Rubio (Movistar) e Alex Baudin (Decathlon Ag2r La Mondiale), con il primo che è indubbiamente tra gli scalatori più attesi di questa edizione e il secondo che sta sorprendendo tappa dopo tappa. Assieme al suo capitano Ben O’Connor, il francese è il secondo elemento di una coppia che potrebbe cercare di giocarsi le sue carte in un finale aperto, anche se lo stesso australiano è sicuramente uno dei massimi indiziati al successo, alle spalle del leader.

In piena lotta per il podio, il corridore di Subiaco se la dovrà vedere anche domani con Daniel Martinez (Bora-hansgrohe), che dovrà dare una risposta convincente dopo la deludente crono, il sinora arrembante Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious), che tuttavia non ha nascosto di voler provare stavolta a correre maggiormente di rimessa, e un Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) che difficilmente vedremo attaccare, ma che comunque non è semplice da staccare. Il gallese avrà inoltre un possibile supporto, anche tattico, in Thymen Arensman, corridore che potrebbe essere mandato in avanscoperta in uno scenario tattico favorevole per costringere gli altri a muoversi. Come lui, corridori come Filippo Zana (Team Jayco-AlUla), Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL) e Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan) sono ormai troppo addentrati nella top10 per poter pensare di muoversi nelle prime fasi di gara, ma nel finale potrebbero, nel caso di marcature maggiori fra gli altri, avere qualche spazio di manovra. Gambe permettendo…

Borsino dei Favoriti Quindicesima Tappa Giro d’Italia 2024

***** Tadej Pogačar
**** Ben O’Connor, Einer Rubio
*** Dani Martinez, Geraint Thomas, Antonio Tiberi
** Thymen Arensman, Romain Bardet, Valentin Paret-Peintre, Michael Storer
* Alex Baudin, Davide Piganzoli, Domenico Pozzovivo, Nairo Quintana, Filippo Zana

Meteo previsto Quindicesima Tappa Giro d’Italia 2024

Condizioni meteo buone nella prima parte del percorso, ma con un aumento della nuvolosità man mano che ci si avvicina alle montagne e con arrivo a Livigno con nubi basse, temperature poco sopra lo zero e visibilità ridotta. La partenza da Manerba del Garda sarà con cielo poco nuvoloso e temperatura intorno ai 17, 18 gradi. La salita a Colle San Zeno vedrà un aumento della nuvolosità, con temperature in cima sotto i 15 gradi e il rischio di qualche breve piovasco. Il tratto successivo da Pisogne a Malonno vedrà temperature nuovamente miti, fino a 24, 25 gradi. Salendo verso il Passo del Mortirolo nuovo aumento della nuvolosità, con rischio di locali piovaschi e temperature in cima intorno ai 12, 13 gradi. Da lì e fino all’arrivo nuvolosità irregolare, ma con bassa probabilità di pioggia e con temperature all’arrivo a Mottolino Livigno sui 3, 4 gradi e nubi basse

Maggiori insidie Quindicesima Tappa Giro d’Italia 2024

In quanto a montagne, è probabilmente la giornata più dura di questo Giro, aspetto che porta con sé la necessità, per i corridori che puntano in alto, di essere al massimo della condizione. Il percorso presenta giusto qualche momento di respiro e sarà fondamentale riuscire a gestire le energie, anche per quel che riguarda l’alimentazione e l’idratazione, dato anche il chilometraggio, decisamente consistente. Fondamentale, poi, l’attenzione in discesa, dato che i tratti a scendere dal Colle san Zeno e, soprattutto, del Mortirolo possono presentare più di qualche trabocchetto, insieme al breve tratto seguente al valicamento del Passo di Foscagno. Non dovrebbero esserci invece problemi legati alla pioggia, ma attenzione a eventuali temporali isolati, che potrebbero rendere ancora più complicate le discese.

Altimetria e Planimetria Quindicesima Tappa Giro d’Italia 2024

Cronotabella Quindicesima Tappa Giro d’Italia 2024

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