Parigi 2024, sopralluogo dei percorsi da parte della nazionale donne: “Sarà una gara aperta a tutte le soluzioni”

Due giorni di ricognizioni dei percorsi olimpici per le atlete della nazionale italiana femminile. Negli scorsi giorni, sette cicliste azzurre e il CT Paolo Sangalli sono infatti volati nella capitale francese per svolgere un sopralluogo dei tracciati sui quali, tra meno di tre mesi, si correranno la prova a cronometro e quella in linea delle Olimpiadi di Parigi 2024. Giovedì 9, Vittoria Guazzini ha provato il percorso della crono, mentre ieri, venerdì 10, alla 23enne della FDJ-SUEZ si sono unite Elisa Balsamo, Silvia Persico, Eleonora Camilla Gasparrini, Soraya Paladin, Sofia Bertizzolo ed Elena Cecchini per andare alla scoperta della gara in linea, mentre non ha potuto esserci Elisa Longo Borghini.

Sono molto contento di questo sopralluogo perché siamo riusciti a vedere in due giorni il percorso nella sua interezza – ha commentato il CT Sangalli – Resta solo il dispiacere che Elisa Longo Borghini, atleta fondamentale della nostra squadra, non sia potuta venire perché alle prese con una bronchite“.

“Percorso molto bello, la parte in linea è vallonata con due salite impegnative – le parole di Balsamo sul tracciato – Una volta entrate a Parigi la città libera la fantasia. Si dovrebbe prospettare una gara aperta a tutte le soluzioni“. Dello stesso avviso Gasparrini: “Percorso mosso che apre diversi scenari, ma che si adatta alle caratteristiche di ognuna di noi azzurre a prescindere da chi sarà poi convocata per le Olimpiadi”.

Per Persico “nella parte in linea può succedere di tutto, può andare via una fuga. Circuito finale non molto tecnico, ma duro”, e anche Paladin sottolinea le insidie del tratto in linea: “Ci sono strappi difficili nella parte in linea. Il circuito cittadino è sicuramente bello. La salita di Montmartre è dura ma abbastanza lontana dall’arrivo. Sarà una gara aperta“.

“Molto interessante come l’organizzazione ha combinato la gara con l’evento sportivo – ha aggiunto Bertizzolo – Non mi sembra che ci siano grandi difficoltà a parte la distanza. La chiave della gara a mio avviso potrebbe essere il numero ridotto di atlete in gruppo: un’opportunità questa che si presenta solo una volta ogni quattro anni. Trovo tutto molto bello”.

Guazzini ha invece analizzato il percorso della cronometro: “È stato importante vederlo e provarlo. Crono per specialisti, abbastanza lunga per noi donne. Ci sono delle curve che permettono di spezzare il ritmo e recuperare. Sarà suggestivo gareggiare all’interno di Parigi”.

A tirare le somme è stata Cecchini: “Sono stati due giorni molto importanti e produttivi, che permettono di comprendere come prepararsi al meglio per questo appuntamento. Nella parte in linea non ci sono salite lunghe ma strappi comunque impegnativi soprattutto per il vento. Bisognerà stare all’erta. Un circuito cittadino suggestivo, non tecnico ma che richiede la massima attenzione per tutta la gara. Ci sarà poco controllo e questo renderà tutto molto avvincente e imprevedibile“.

Super Top Sales Ekoï! Tutto al 60%: approfittane ora!
Ascolta SpazioTalk!
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio