Giro d’Italia 2024, il percorso ufficiale (Altimetrie e Planimetrie)

Annunciato il percorso ufficiale del Giro d’Italia 2024. La 107ª edizione della Corsa Rosa è stata presentata venerdì 13 ottobre a Trento, in occasione del Festival dello Sport, e si svolgerà dal 4 al 26 maggio con partenza da Venaria Reale e arrivo a Roma. Partenza subito intensa viste le difficoltà importanti sin dal primo giorno e il primo arrivo in salita già nella seconda frazione, aprendo così una corsa ricca di salite e con poche tappe per rifiatare, nella quale trovano posto anche due cronometro, per un totale di 68,2 chilometri complessivi contro il tempo che dovranno così bilanciare le numerose difficoltà altimetriche sparse per tutto l’arco di tre settimane che si preannunciano ancora una volta spettacolari.

Percorso Giro d’Italia 2024

Come già svelato negli scorsi giorni, la Corsa Rosa prenderà quindi il via dal Piemonte con una tre giorni che chiamerà subito in causa anche gli uomini di classifica, che non potranno farsi cogliere impreparati. Già nell’inaugurale Venaria Reale – Torino, tappa di soli 136 chilometri, si affronteranno infatti alcuni GPM, tra cui quello di Superga e il Colle della Maddalena (6,4 km al 7,4%, max. 12%), quest’ultimo scollinato a meno di 20 chilometri dalla conclusione e possibile trampolino di lancio per qualche attacco. Il giorno seguente, poi, i big si troveranno davanti al primo arrivo in salita, posto al Santuario di Oropa dopo 150 chilometri in provenienza da San Francesco al Campo e al termine dell’ascesa finale di 11,8 chilometri al 6,2% resa celebre nel 1999 da Marco Pantani, che firmò qui una delle sue imprese più belle.

Con la terza frazione, la Novara – Fossano, dovrebbero invece entrare in gioco i velocisti, anche se una breve rampa finale poco prima del traguardo potrebbe un po’ scombinare le carte e dare la possibilità a qualche finisseur di tentare il colpo. Dal Piemonte, precisamente da Acqui Terme, ripartirà anche la quarta tappa, che però si concluderà in Liguria, ad Andora, per una giornata che si svilupperà soprattutto nel savonese costeggiando l’Aurelia nel finale, passando dunque dal Capo Mele, e che si preannuncia adatta alle ruote veloci, più della Genova – Lucca del giorno seguente, che comunque proporrà alcune asperità nella prima parte, con il Monte Bracco, e il Montemagno nel finale, ostacolo che dovrebbe tagliar fuori i velocisti puri. Una frazione che potrebbe rivelarsi molto importante sarà invece la sesta, che da Viareggio porterà il gruppo a Rapolano Terme dopo aver affrontato 3 settori di strade bianche (per un totale di 11,2km) che renderanno la tappa sicuramente scoppiettante visti anche i numerosi strappi in programma nella seconda metà di gara.

La classifica subirà un bello scossone dalla lunga crono umbra con finale ascendente che collegherà Foligno e Perugia attraverso 37,2 chilometri, una prova che sarà seguita dal secondo arrivo in salita di questa edizione del Giro, a Prati di Tivo, impegnativa ascesa di 14,6  chilometri al 7% (con picchi al 12) affrontata anche alla Tirreno-Adriatico 2021, preceduta da numerose altre salite, tra cui spiccano Forca Capistrello (16,3 km al 5,6%, max. 12%) e Croce Abbio, dando così vita alla prima tappa da cinque stelle. La tappa prenderà il via dall’Umbria, da Spoleto, per concludersi quindi in Abruzzo, da dove si ripartirà il giorno seguente per la giornata che chiuderà la prima settimana di gara; da Avezzano, il gruppo si sposterà però in Campania per il terzo arrivo in tre anni a Napoli, proponendo una giornata aperta a più soluzioni visto il Monte di Procida e altri strappi posti a pochi chilometri dall’arrivo.

Nel capoluogo partenopeo i corridori trascorreranno il primo giorno di riposo, spostandosi poi nella splendida Pompei per iniziare la seconda settimana e la risalita verso Nord con una tappa piuttosto movimentata che attraverserà il beneventano e affronterà il GPM di Camposauro (6,1 km al 7,8%, max. 13%) prima di arrivare a Cusano Mutri e salire verso Bocca della Selva (17,9 km al 5,6%, max. 10%), dove sarà posto l’arrivo. Anche la frazione numero undici partirà dalla Campania, da Foiano di Val Fortore, ma ritornerà in Abruzzo con un tracciato mosso nella prima parte, dove i fuggitivi cercheranno di prendere più vantaggio possibile in vista di una seconda metà di tappa pianeggiante che dovrebbe consentire agli sprinter di giocarsi il successo sul traguardo di Francavilla al Mare. Tappa intermedia sarà la Martinsicuro – Fano del giorno seguente, con qualche ruota veloce che potrebbe comunque riuscire a resistere, anche se i numerosi muri marchigiani presenti sul tracciato saranno tutt’altro che semplici da smaltire, mentre i velocisti più puri torneranno protagonisti nella Riccione – Cento, tappa senza asperità che anticiperà di 24 ore la seconda cronometro di questo Giro.

Il week-end della seconda settimana si preannuncia dunque come un momento di svolta di questa edizione. Il sabato andrà in scena la Castiglione delle Stiviere – Desenzano del Garda, prova di 31 chilometri che non avrà grandi difficoltà altimetriche e che gli specialisti proveranno a sfruttare al meglio prima della impegnativa giornata seguente, che torna a proporre grandi salite. Si partirà dall’altro versante del lago, affacciato sulle Alpi, ma da Manerba del Garda si comincerà velocemente a salire con Lodrino e Colle San Zeno (13,9 km al 6,6%, max. 14%). Una modifica del percorso ha portato poi a una ristrutturazione del percorso, con gli organizzatori che hanno tolto l’ascesa della Forcola di Livigno e hanno inserito la scalata al Mortirolo, dal versante di Monno (12,6 km al 7,6% di pendenza media). Dopo lo scollinamento si farà rotta verso Isolaccia Valdidentro, dove inizierà la salita al Passo di Foscagno (14.6 km al 6.5%), ultima asperità presente prima del traguardo posto a Livigno, al termine della salita di Mottolino (8,1 km al 6,6%, max. 18%), dove si vivrà la seconda giornata di riposo, permettendo di spendersi fino in fondo in una giornata di altissimo livello.

Si riparte dunque da Livigno per un’altra tappa molto impegnativa che comincerà subito in salita con Passo d’Eira e, in rapidissima successione Passo del Foscagno, che anticipano il Passo dello Stelvio (20,2 km al 7,2%, max. 14%), Cima Coppi di questa edizione con i suoi 2.758 metri, ma seguito da una lunghissima pianura che porterà a Bolzano. Da qui si riprenderà rapidamente a salire per il Passo Pinei (23,4 km al 4,7%, max. 15%) che anticipa la salita conclusiva verso Santa Cristina Valgardena e il suo Monte Pana (7,6 km al 6,1%, max. 15%).

Ancor più dura la frazione successiva, con partenza da Selva Val Gardena e subito si sale per il Passo Sella (8,9 km al 7,4%, max. 11%). Una lunga discesa porterà ai piedi del lungo Passo Rolle (19,8 km al 4,8%, max. 10%), seguito da Passo Gobbera, che avvicina il gruppo al Passo Brocon, che verrà affrontato due volte, da due versanti diversi, entrambi decisamente duri (il primo di 13,3 km al 6,5%, max. 12%; il secondo di 12,2 km al 6,4%, max. 14%), per una giornata che potrebbe fare malissimo. Decisamente più tranquilla sarà la Fiera di Primiero – Padova, che ad eccezione di alcuni brevi strappi nella prima parte si conclude poi con una lunga pianura con passaggi a Treviso e Mirano. Una giornata per ruote veloci che permetterà al gruppo di rifiatare in vista dell’ultima accoppiata di montagna a difficoltà crescente.

Si comincia infatti con una tappa da Mortegliano a Sappada, che prevede in rapida successione nel finale Passo Duron (4,4 km al 9,6%, max. 18%) e Sella Valcalda prima della lunga e scaglionata ascesa verso Cima Sappada, posta a meno di sette chilometri dal traguardo. Ultima giornata di montagna è l’attesa frazione che da Alpago porta a Bassano del Grappa presentando la tremenda doppia ascesa del Monte Grappa (18,2 km all’8,1%, max. 14%). Sarà la giornata decisiva, ultimo appello per lasciare il segno prima della scenografica e spettacolare tappa conclusiva di Roma, che nuovamente porterà al mare prima del circuito nel centro della capitale e che quasi sicuramente premierà un velocista, oltre ovviamente a incoronare il vincitore finale del Giro.

Tappe Giro d’Italia 2024

Tappa Data Km Partenza-Arrivo Dislivello Difficoltà
4 maggio 140 Venaria Reale – Torino 1850 m ***
5 maggio 161 San Francesco al Campo – Santuario di Oropa 2300 m ***
6 maggio 166 Novara – Fossano 750 m **
7 maggio 190 Acqui Terme – Andora 1700 m **
8 maggio 178 Genova – Lucca 1800 m ***
9 maggio 180 Viareggio – Rapolano Terme 1900 m ***
10 maggio 40,6 Foligno – Perugia (crono) 400 m ****
11 maggio 152 Spoleto – Prati di Tivo 3850 m *****
12 maggio 214 Avezzano – Napoli 1300 m ***
13 maggio Riposo
10ª 14 maggio 142 Pompei – Cusano Mutri (Bocca della Selva) 2800 m ***
11ª 15 maggio 207 Foiano di Val Fortore – Francavilla al Mare 1850 m **
12ª 16 maggio 193 Martinsicuro – Fano 2100 m ***
13ª 17 maggio 179 Riccione – Cento 150 m *
14ª 18 maggio 31,2 Castiglione delle Stiviere – Desenzano del Garda (crono) 150 m ***
15ª 19 maggio 222 Manerba del Garda – Livigno 5400 m *****
20 maggio Riposo
16ª 21 maggio 202 Livigno – Santa Cristina Val Gardena (Monte Pana) 4350 m ****
17ª 22 maggio 159 Selva di Val Gardena – Passo Brocon 4200 m *****
18ª 23 maggio 178 Fiera di Primiero – Padova 550 m **
19ª 24 maggio 157 Mortegliano – Sappada 2850 m ***
20ª 25 maggio 184 Alpago – Bassano del Grappa 4200 m *****
21ª 26 maggio 125 Roma – Roma 300 m *
TOTALE 3.400,8 44.650

Altimetrie e Planimetrie Giro d’Italia 2024

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Un commento

  1. Il giro parte bene con le prime tre tappe da finale incerto
    Poi però come ogni anno piazza troppe tappe piatte dove il finale (ultimi 30/40 km) non consente di inventare nulla…
    Bene invece le tappe di montagna con salite finali corre ma esplosive (Livigno/selva di Gardena).
    In sintesi un giro che non mi convince nella sua parte centrale
    Luca

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