Giro d’Italia 2024, Biniam Girmay: “Il mio obiettivo è vincere una tappa, poi penserò anche alla maglia ciclamino”
Biniam Girmay è concentrato in vista della prima tappa del Giro d’Italia 2024. Il corridore eritreo due anni fa aveva stupito tutti con una sensazionale vittoria di tappa al suo debutto nei grandi giri e aveva anche sfiorato la maglia rosa con il secondo posto nella prima frazione, dietro a Van der Poel. Il velocista della Intermarché-Wanty nella conferenza stampa alla vigilia dell’edizione 107 del Giro ha parlato dei suoi obiettivi ma anche di come sia cresciuto e cambiato nel corso delle ultime stagioni.
Come ti senti oggi rispetto al tuo primo Giro nel 2022 e quali sono le tue ambizioni negli sprint?
”Due anni fa è stato grande esordio al Giro d’Italia, è stato speciale. Quest’anno mi sono preparato un po’ nella stessa maniera, ho fatto tanta altura a casa e proverò a fare bene in tutti gli sprint”.
Vuoi provare a vincere la maglia ciclamino?
”Il mio obiettivo principale è quello di vincere una tappa, poi successivamente proverò a concentrarmi anche per la ciclamino, ma prima di tutto voglio una vittoria di tappa, poi chi lo sa, io sono qui per fare del mio meglio”.
Come ti senti a pedalare con il freddo?
”Il freddo è tosto ma lo soffro meno rispetto a qualche anno fa. A volte, come quest’anno al Giro delle Fiandre e alla E3 Classic ho corso anche senza guantini con la pioggia, quindi penso di essere migliorato. Qui al Giro sarà diverso, anche se si sale sopra i 2000 metri, ma grazie al nostro abbigliamento staremo sempre al caldo”.
Due anni fa eri molto vicino a vestire la maglia rosa, dici che la prima tappa di domani è troppo dura per te?
”Nella tappa di domani tutto può succedere, ci possono essere delle sorprese. Due anni in moltI dicevano che la tappa sarebbe stata troppo dura, però sono riuscito a fare secondo, quindi voglio pensare in maniera positiva”.
Ti senti una fonte di ispirazione per la gente del tuo paese? Cosa significa per te essere una bandiera per l’Eritrea?
”Io sono molto orgoglioso della mia storia, qualche anno fa quando correvo con gli under 23 vedevo correre i primi professionisti del mio paese e volevo essere come loro. Adesso sono io dall’altra parte della barricata, sono io che ispiro i giovani e per me vuol dire tanto. È bello sapere che ad Asmara la gente guarda la corsa nel cinema e nei bar, per me e per il mio paese è fantastico”.
A voler rimarcare la grande crescita di Girmay nelle ultime due stagioni è stato anche Aike Visbeek, performance manager della Intermarché-Wanty: “Nel 2022 era un corridore per sprint a ranghi ridotti, ma ha lavorato molto negli ultimi due anni – ha detto nella conferenza stampa di oggi – I risultati non sono arrivati subito anche perché lo scorso anno ha fatto il Tour de France dove il livello era altissimo, però aveva solo 23 anni. Sta migliorando e progredendo molto, deve cercare di essere più costante. L’anno scorso poi non si muoveva così bene nel caos delle volate, doveva imparare a posizionarsi bene. Quest’anno invece è molto più aggressivo e si è anche fatto qualificare in corsa. Sta imparando molto e in una buona giornata può giocarsela”.
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