Giro d’Italia 2023, Primoz Roglic pronto alla bagarre: “Saranno due settimane molto interessanti”

Primoz Roglic limita i danni nella seconda cronometro del Giro d’Italia 2023. Il leader della Jumbo – Visma parte con prudenza, concedendo 31 secondi a Remco Evenepoel nel primo intermedio, ma con il passare dei chilometri riesce a recuperare fino a dimezzare il distacco al traguardo. Dopo aver concesso 46 secondi in neanche venti chilometri il primo giorno, per lo sloveno averne persi 16 in 35 chilometri è chiaramente un bel passo avanti, pur avendo dovuto concedere quasi lo stesso gap alla coppia Ineos Grenadiers composta da Tao Geoghegan Hart e Geraint Thomas. In classifica il terzo classificato del Giro 2019 è così ora terzo, a 47 secondi da Remco e solamente due dietro l’esperto gallese.

È stata una buona cronometro per me, penso che siamo in una buona situazione – commenta ai nostri microfoni dopo il traguardo, riflettendo sull’esito di una giornata che ha confermato chi sono al momento gli uomini che si giocheranno la Maglia Rosa – Remco resta davanti a tutti, poi ci sono i tre Ineos che sono tutti ben posizionati. Penso saranno due settimane molto interessanti. Non vedo l’ora che arrivino le prossime giornate”.

Riguardo la gestione della cronometro se la cava con una battuta (“Sono vecchio ormai, quindi parto piano ma finisco meglio“), confermando un buon umore generale che è l’esatto opposto di quello che il vincitore di giornata ha manifestato malgrado il secondo successo parziale ed essere tornato in possesso della Maglia Rosa.

Avrei firmato per essere in questa posizione ad inizio Giro – sottolinea, confermando la sensazione – Già essere ancora qui è un bel traguardo (ride, ndr). D’altro canto, nel 2019 penso che avevo circa 5 minuti su Carapaz a questo punto, poi alla fine ero cinque minuti dietro, quindi sappiamo che possono succedere tante cose”.

E se in realtà i distacchi erano più contenuti quattro anni fa (nell’ordine dei tre minuti di vantaggio in favore di Roglic dopo la crono della nona tappa, e 2’30” al traguardo di Verona in favore di Carapaz), il ragionamento ovviamente fila perché di strada ce n’è ancora molta. Ma ora è soprattutto salita, un terreno in cui per ora ha saputo guadagnare sul grande rivale…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio