Giro d’Italia 2023, Bruno Armirail un gregario in rosa: “Sul podio mi sentivo un po’ a disagio perché non ci salgo mai”

Bruno Armirail vede oggi la ricompensa di tanto lavoro a questo Giro d’Italia 2023. Partito in fuga per provare a giocarsi le sue carte in prima persona dopo tanto lavoro per Thibaut Pinot (ieri, ad esempio, era stato fondamentale per traghettare il suo capitano nella fuga di giornata), il corridore della Groupama – FDJ non è riuscito a dire la sua per la vittoria parziale, ma al traguardo ha avuto comunque una gran bella ricompensa. La Ineos Grenadiers aveva infatti deciso di lasciare il primato nella generale al miglior fuggitivo in classifica e il francese si è trovato in questa splendida situazione grazie a due settimane solide. Un distacco ancora contenuto gli ha dunque permesso di issarsi davanti a tutti e indossare una bellissima Maglia Rosa.

Cosa stai provando?
Difficile esprimere quel che provo. Ancora non ci credo. È qualcosa di eccezionale, stamattina non ci avrei mai pensato. Sono partito per la vittoria di tappa. Era un po’ che volevo provarci, ma ultimamente dovevo restare al fianco di Thibaut. Oggi mi ha dato il via libera e ci ho provato

Quale è stata la chiave per riuscire a prenderla?
Ovviamente, la Ineos mi ha lasciato la maglia, non l’ho certo conquistata io. Io sono partito per la tappa, poi nel finale ero stanco e avevo freddo vista tutta la pioggia che ci siamo presi sinora a questo Giro. Non siamo molto fortunati da questo punto di vista, ma le cose stanno osì, non possiamo farci niente. Oggi bisognava stare attenti, forti e fortunati per riuscire a centrare la fuga in una giornata come questa.

Cosa significa questa maglia per te, pensi possa cambiare qualcosa a livello di fiducia?
Domani proveremo a tenerla, sennò non ne vale la pena (sorride, ndr). Mi darà sicuramente più fiducia, ma sono sempre stato un gregario e continuo ad essere un gregario. Non è che da ora voglio essere un capitano. Ma prendere la maglia così, a fine seconda settimana, è una bella soddisfazione. Vuol dire che in questo Giro sto bene e la forma è buona.

Per te la ricompensa di una carriera ad aiutare i tuoi capitani.
Sì, assolutamente. Uno come me vince molto poco. Tanto che sul podio mi sentivo un po’ a disagio perché non ci salgo mai, tranne lo scorso anno ai campionati nazionali. Non sono abituato a stappare lo spumante, di solito lo fanno i miei capitani.

Ci dormirai questa notte?
No, dormire no (ride, ndr). Ancora non realizzo del tutto, ma penso che sicuramente questa maglia la appenderò al muro in casa. Spero che ne avrò altre, ma questa è speciale. È la prima…

Domani ti aspetta una tappa difficile.
Sarà importante recuperare bene perché oggi giornata molto dura con il freddo e la pioggia. Non essendo un arrivo in salita perché non provare a resistere? Non sono il miglior scalatore, ma comunque me la cavo come posso, quindi mi piacerebbe riuscire ad averlo anche domani sera. Ne parleremo anche con la squadra. Che strategia vogliamo adottare, se lo proveremo a difendere o meno..

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