Giro d’Italia 2022, Guillaume Martin si riposiziona prima delle montagne: “Non pensavo alla fuga, ma sono soddisfatto”

Non ha vinto, ma Guillaume Martin è sicuramente uno dei vincitori della ottava tappa del Giro d’Italia 2022. Il capitano della Cofidis ha infatti recuperato tre minuti in classifica generale nella tappa di Napoli, che ha concluso a 33 secondi dal vincitore Thomas De Gendt (Lotto Soudal). Riposizionandosi davanti a tutti i big, in quarta posizione a 1’06” da Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo), con solo i corridori della fuga dell’Etna davanti, lui, che in Sicilia aveva sorprendentemente perso molto terreno, è dunque ora il migliore dei big e potrà correre sulla difensiva, potenzialmente pensando anche alla Maglia Rosa.

“Questa azione non era assolutamente prevista – commenta ai nostri microfoni appena dopo aver tagliato il traguardo – Sono partito praticamente in ultima posizione, non pensavo proprio alla fuga. Poi ho seguito il flusso, nella salita non volevo farmi sorprendere e mi sono ritrovato davanti, quasi per caso. A quel punto, una volta in fuga, bisognava tirare, con il vantaggio che è anche aumentato nel finale. Non era previsto, ma è stata una buona giornata”.

Maglia Rosa virtuale per qualche istante, il corridore francese non ha mai realmente pensato di poter indossare il simbolo del primato, cercando di affrontare la giornata con la giusta serenità e senza spendersi troppo: “Non pensavo realmente alla maglia rosa. Mi immaginavo che la Trek avrebbe controllato. Sapevo che non ci sarei andato lontano, ma sapevo avrebbero accelerato nel finale. Inizialmente, il mio obiettivo era non stressarmi, stare attento a non perdere tempo ed evitare le fughe, magari senza perdere troppo tempo. Alla fine ho guadagnato parecchio tempo, quindi sono soddisfatto”.

Non sono mancati chiaramente anche i dubbi durante la tappa: “Inizialmente mi sono anche chiesto se non stessi facendo una stupidaggine visto che inevitabilmente avrei usato molte energie, ma poi mi sono detto che non sarebbe stato un male essere davanti visto che mi avrebbe permesso di fare il circuito senza lo stress del piazzamento e il rischio cadute. Nel finale ci sono stati scatti in testa, quindi ho speso più dei miei rivali per la generale, ma ne valeva comunque la pena visto che ho recuperato tre minuti”.

Oggi arriverà tuttavia il vero verdetto sull’utilità di quanto fatto ieri e solo questa sera sarà possibile valutare concretamente se quella di ieri è stata una operazione redditizia: “A quel punto potremo fare il bilancio, perché potrei dover perdere terreno visti gli sforzi fatti. L’obiettivo comunque sarà quello di restare con un bilancio positivo al termine delle due giornate. In ogni caso, non bisogna lasciarsi prendere dall’entusiasmo perché ci sono ancora molte difficoltà in questo Giro. Sarà sicuramente una tappa difficile, ma, comunque vada, non è che sarà finita qui, ci saranno ancora molte opportunità per ribaltare la situazione”.

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