Giro d’Italia 2022, Domenico Pozzovivo: “Ad inizio stagione non avrei mai pensato di poter essere in questa posizione”

Domenico Pozzovivo in lotta per il suo miglior risultato di sempre al Giro d’italia 2022. Attualmente quinto in classifica generale, il leader della Intermarché – Wanty – Gobert è in piena lotta per il podio, confermandosi regolarmente fra i migliori in salita di questa edizione. Prestazioni di assoluto livello quelle dello scalatore lucano, che a pochi mesi dal temuto ingresso negli anta riesce ancora a lottare con corridori molto più giovani di lui, inseguendo quello che potrebbe essere il miglior piazzamento della sua carriera in un GT. Già quinto al Giro d’Italia 2014 e 2018, quattro anni e molti infortuni dopo l’indomito Pozzovivo è ancora lì, a lottare con i migliori.

“Penso di avere alcune possibilità di migliorare la mia classifica nella crono, ma sarà innanzitutto importante mantenere un alto livello soprattutto nelle tappe di montagna – ha commentato durante il giorno di riposo – Per me la tappa della Marmolada sarà la più importante, anche se ogni giorno alcune squadre e corridori possono fare una corsa folle e potrei cambiare idea (sorride, ndr)”.

Costantemente colpito da “dolori alla parte bassa della schiena”, il classe 1982 ha vissuto sinora due settimane eccezionali, tenendo duro grazie al costante supporto del team, con specifici massaggi, e del suo consueto meticoloso approccio in ogni aspetto. “Sin dall’inizio della stagione cerco sempre di trovare una buona posizione, lavorando con l’inclinazione della sella”, precisa riguardo una situazione che affronta ormai con il sorriso facendo anche il conto dei tanti infortuni subiti e delle loro conseguenze. “In carriera ho rotto circa venti ossa, anche se non conto così precisamente visto che a volte ci sono state anche svariate costole, e ho subito 16 operazioni, dodici delle quali in anestesia totale”, precisa al riguardo.

Paradossalmente, parte del segreto della sua giovinezza è proprio in questa terribile sequenza di ossa rotte, infortuni e traversie che gli hanno dato la motivazione per reagire. “Per me ottenere un bel risultato qui in classifica è importante perché dopo la caduta in allenamento due anni e mezzo fa i medici mi dissero che per me sarebbe stato impossibile tornare a correre – racconta serio – Anche solo di poter pedalare. Da lì è iniziata una mia personale sfida, innanzitutto con l’obiettivo di tornare come professionista, poi al livello che avevo prima dell’incidente”.

Un obiettivo che a questo punto possiamo dire è pienamente riuscito, anche oltre le sue stesse aspettative: “Ad inizio stagione, dopo i miei problemi lo scorso anno, non mi immaginavo poter essere quinto nel Giro al termine della seconda settimana. Per me sarebbe stato importante essere in lotta per un posto nei dieci, quindi posso essere molto soddisfatto di quanto successo sinora”. E se l’appetito vien mangiando, dall’alto della sua esperienza resta comunque cauto se gli si chiede se correrà in maniera più aggressiva: “Penso che continuerò con questo modo con cui ho corso sinora, cercando di stare con i migliori. Ovviamente se vedo una opportunità, potrei provare qualcosa ad attaccare. Ma non proverò ad attaccare se non penso di poter vincere o migliorare la mia posizione attuale“.

Inevitabile a questo punto pensare anche ad un futuro che non è ancora definito, anche se chiaramente quanto sta succedendo in queste settimane sta rafforzando la sua convinzione di continuare ancora: “Quest’anno ho firmato molto tardi e per me era già una buona opportunità firmare per un anno. Al momento non ho ancora contratto per il prossimo anno e non ci sto lavorando perché non so ancora se continuerò o smetterò di correre. Il giro potrebbe aiutarmi a decidere riguardo il mio futuro, ma in generale sarà l’intera stagione a portarmi alla decisione. Ma se vivrò una stagione serena, senza infortuni, al 90% continuo anche nel 2023“.

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