Giro d’Italia 2019, Nibali furioso: “Il mio Giro poteva finire qui… Puccio si guardava dietro, ma come si fa?”

Vincenzo Nibali evita di un soffio la maxi-caduta della quarta tappa del Giro d’Italia 2019. Il siciliano era infatti alla ruota di Salvatore Puccio quando questi è caduto, riuscendo con un mezzo miracolo a rimanere in piedi mentre il gruppo si spezzava in una maxi-caduta. Il capitano della Bahrain – Merida era poi riuscito anche a rientrare in gruppo, ma una seconda caduta, che ha visto finire rovinosamente a terra il suo compagno Domenico Pozzovivo, lo ha definitivamente tagliato fuori dai giochi per la tappa. Nel finale comunque è riuscito a riportarsi vicino, limitando a 18″ il distacco dal vincitore Richard Carapaz (Movistar) e a 16″ quello dalla Maglia Rosa Primoz Roglic (Jumbo-Visma).

Il mio Giro poteva finire qui – commenta visibilmente contrariato alla Gazzetta dello Sport – Puccio si guarda in giro… stavamo andando a 65 all’ora, forse anche di più. Sì è girato indietro, per vedere dove fossero i suoi giovani. Solo che ha sdraiato mezzo gruppo. Io ero dietro di lui, davvero vicino, e mi sono salvato. Non so neanche come […] No, non so che cosa sia successo. Io ho visto soltanto che Puccio ha causato la caduta perché ha fatto il gesto di girarsi indietro a 65 all’ora per vedere i giovani. Lui ha i giovani che deve portare davanti, a 6 chilometri dall’arrivo, e giustamente uno si gira indietro così, con nonchalance…”

Tra i suoi rivali molti sono arrivati con lui, con la grande eccezione di Tom Dumoulin (Team Sunweb), che ha perso oltre quattro minuti rimanendo coinvolto in prima persona nella caduta. Indenne invece la Maglia Rosa: “Roglic è riuscito a rimanere davanti perché si trovava sulla destra, poco davanti a me. Io ho dovuto frenare davvero a fondo, non sapevo dove sarebbe andata la sua bici. Praticamente quasi me la ritrovavo addosso. Nel finale è stato tutto uno scansare birilli. Strade pericolose? Nel finale un po’ viscide”.

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