Team UAE, Ulissi al Tour per cercare “un salto di qualità”

Il 2017 può essere un anno davvero importante per Diego Ulissi. Dopo averci annunciato in anteprima la sua decisione definitiva riguardo la partecipazione al Tour de France, il portacolori del Team UAE si è andato a imporre sul traguardo del GP Costa degli Etruschi, la sua corsa di casa, avendo così nuovamente modo di raccontarsi ai nostri microfoni dopo il traguardo. Oltre alla gioia per un successo al quale teneva chiaramente in maniera particolare, il corridore toscano è ovviamente tornato a parlare della sua decisione di sacrificare il Giro d’Italia 2017 in favore della Grande Boucle. Una scelta ponderata a lungo e condivisa con la squadra in cui è cresciuto e in cui vuole continuare ad evolversi.

“Il Giro mi ha dato tantissimo – dettaglia ai microfoni di SpazioCiclismo – Sei tappe non sono poche e mi sono levato tantissime soddisfazioni. Da parte mia c’è voglia di fare un gradino in più, un salto di qualità, per essere competitivo al 100% nei palcoscenici più grandi. Penso questo fosse l’anno buono per provare l’esperienza al Tour ed è stato appoggiato al 100% dalla squadra. Penso sia un passaggio di crescita ulteriore che mi farà bene. So che sarà difficile, ma sono motivato a cercare di fare il meglio”.

Per il momento il calendario della seconda parte di stagione non è stato definito, con lo stacco che dovrebbe avvenire dopo le Classiche delle Ardenne, per rimanere tranquillo nel mese di maggio, con le importanti corse di preparazione in giugno. La nuova prospettiva ancor più internazionale della squadra può avere avuto un suo ruolo in questa decisione, ma dalle parole del livornese traspare comunque anche una voglia personale di mettersi alla prova in prima persona, alla ricerca di quel che gli manca per la consacrazione tanto attesa. In patria è indubbiamente considerato tra i corridori più rappresentativi, ma all’estero ancora gli manca quel riconoscimento sul quale vuole cominciare a lavorare in maniera diretta.

Il cambio di calendario implica chiaramente che lo stato di forma attuale sia migliore rispetto a quello che nelle passate stagioni aveva nello stesso periodo dell’anno. Segno dunque che la decisione non è stata certo improvvisata, con il cuore che forse ha reso più difficile accettare quel che la testa aveva in qualche modo già incamerato, ma anche che la preparazione invernale si è svolta bene. Cosa assolutamente non scontata se si considera l’inverno travagliato che la squadra ha avuto, con le incertezze riguardo il futuro del team e della licenza. Difficoltà che tuttavia sembrano non aver investito più di tanto i corridori, che sarebbero stati ben protetti al riguardo dalla propria dirigenza, capace di rassicurarli anche nei momenti più difficili.

La società è stata bravissima a farci stare tranquilli e sereni perché stavano lavorando – ci spiega al riguardo – Avevano tutto diciamo sotto controllo. Sapevamo che dovevamo stare concentrati sulla preparazione, infatti a Dicembre un bel gruppo eravamo andati ad allenarci alle Canarie, tranquilli e sereni. C’è grande entusiasmo per questo bel progetto, siamo partiti bene e questo è segno che l’inverno è stato tranquillo e sereno. Altrimenti i postumi di un inverno turbolento non ci avrebbero fatto partire così bene”.

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