Vuelta a Andalucia 2023, vince ancora Tadej Pogacar! 6° Lorenzo Rota, 9° Damiano Caruso
Tadej Pogacar non si ferma più e si impone anche nella seconda tappa della Vuelta a Andalucia 2023. Il fenomeno della UAE Team Emirates ha avuto la meglio sullo strappo finale verso Alcalá la Real dopo aver staccato negli ultimi 150 metri Enric Mas (Movistar), andando così a conquistare la terza vittoria stagionale in tre giorni di gara. A chiudere il podio alle spalle del 24enne sloveno, che ovviamente rafforza il primato in classifica generale, è Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), che per poco non è riuscito a completare la rimonta su Mas, mentre la top-10 di giornata registra anche il piazzamento di due italiani, Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious), rispettivamente sesto e nono.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
La tappa parte a forte velocità e si materializza subito una fuga di alto profilo. A comporla sono 12 corridori, Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Joe Dombrowski (Astana Qazaqstan), Iván García Cortina e Nelson Oliveira (Movistar), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Christopher Juul-Jensen (Team Jayco-AlUla), Julen Amezqueta (Caja Rural-Seguros RGA), Davide Bais (Eolo-Kometa), Frederik Frison (Lotto Dstny), Luis Angel Mate (Euskaltel-Euskadi), Aaron Van Poucke e Alex Colman (Team Flanders-Baloise). I 12 riescono a prendere fino a un minuto di vantaggio, ma il gruppo, per ovvi motivi, non lascia fare, e con 95 chilometri ancora da percorrere si torna tutti insieme. Poco dopo ci provano quindi Geoffrey Soupe (TotalEnergies) e Brent van Moer (Lotto Dstny); anche in questo caso, però, non viene lasciato spazio. Così, ai -70 dall’arrivo, il gruppo è ancora compatto.
Sulla salita di Los Rosales, però, riprendono gli attacchi: c’è ancora uno scatenato Mohoric e con lui ci sono ancora Juul-Jensen e Bais, oltre ad Antonio Nibali (Astana Qazaqstan), Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck), Dylan Teuns (Israel-Premier Tech), Alain Jousseaume (TotalEnergies), Lorenzo Rota e Georg Zimmermann (Intermarché-Circus-Wanty), che riescono ad accumulare un vantaggio che, con ancora 45 chilometri da percorrere, arriva a toccare i due minuti. Non particolarmente preoccupata da questo tentativo, la UAE Team Emirates impone un ritmo regolare al gruppo per tenere sotto controllo la fuga, ma appena iniziato l’ultimo GPM di giornata, il Puerto de la Hoya de Charilla, la Bahrain Victorious si porta davanti per aumentare decisamente l’andatura, recuperando terreno ai battistrada e iniziando a fare selezione.
Anche davanti la fatica inizia a farsi sentire, con Joussaume e Juul-Jensen prima, e Nibali, Bais e Laurance dopo, che perdono contatto dal drappello di testa. In uno dei tratti più duri della salita, a circa 29 chilometri dal traguardo, Mikel Landa (Bahrain Victorious) decide quindi di accelerare, ma su di lui si riporta con facilità Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che, pur senza forzare particolarmente, poco dopo stacca il basco. Dietro, invece, provano a riavvicinarsi Enric Mas (Movistar), Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), che vanno rapidamente a riprendere Landa e gli ex fuggitivi Bais e Laurance e si lanciano all’inseguimento dei battistrada e dello sloveno. Quest’ultimo riaggancia gli ultimi superstiti della fuga (Mohoric, Rota, Zimmermann e Teuns) a 24 chilometri dalla conclusione, scollinando poi la salita con una ventina di secondi sul drappello inseguitore (del quale non fanno più parte Laurance e Bais).
In un tratto di falsopiano successivo al GPM, Mas, Landa, Buitrago e Rodriguez riescono a completare l’inseguimento e a riportarsi sulla testa della corsa, ora formata da nove corridori. Nella successiva discesa, Mohoric prova a far valere le sue qualità di discesista e, soprattutto, la superiorità numerica della Bahrain Victorious, ma lo sloveno riesce a prendere solo una manciata di secondi di vantaggio prima di essere ripreso dagli altri a 13 chilometri dal traguardo. A quel punto, i nove battistrada decidono di collaborare e aspettare il finale per provare a fare la differenza, mentre da dietro un terzetto composto da Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), Damiano Caruso (Bahrain Victorious) e Rafal Majka (UAE Team Emirates) si riavvicina pian piano.
Questi tre riescono quasi a riagganciare il drappello di testa, ma proprio quando il ricongiungimento sembra cosa fatta, Rota accelera a 3200 metri dalla conclusione per provare ad anticipare gli altri. L’azione dell’azzurro viene velocemente neutralizzata ma finisce per allontanare gli inseguitori, ancor più quando poco dopo ci prova il compagno di squadra Zimmermann, che non ha miglior fortuna. All’ultimo chilometro inizia così il duro strappo finale, e subito si registra il tentativo di Mohoric, ma Pogacar e Rota fanno buona guardia e vanno a chiudere sullo sloveno, che subito dopo perde contatto assieme a Zimmermann. I sette battistrada rimasti entrano negli ultimi 400 metri in acciottolato e a quel punto è Mas a provare l’accelerazione; assieme allo spagnolo rimane il solo Pogacar, che a 150 metri dalla conclusione rilancia e stacca il corridore della Movistar, involandosi così verso il successo, con Mas che riesce a salvare la seconda piazza dalla rimonta di Buitrago per questione di centimetri.
Risultato Tappa 2 Vuelta a Andalucia 2023
Classifica Generale Vuelta a Andalucia 2023
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