Volta a la Comunitat Valenciana 2025, corsa a rischio dopo l’alluvione di Valencia? “Dovremo aspettare tutto il mese di novembre per vedere qual è la situazione delle città”
In una tragedia come quella accaduta la scorsa settimana a Valencia e dintorni lo sport passa, anche giustamente, in secondo piano. A fronte di persone che, a causa della disastrosa alluvione causata dalla tempesta Dana, hanno perso la vita, oppure dei loro cari, o case e attività e sono in grandi difficoltà, pensare adesso a una corsa di ciclismo appare marginale. Ovviamente, però, non può fare a meno di pensare (anche) a questo Ángel Casero, il direttore generale della Volta a la Comunitat Valenciana, corsa che si tiene a febbraio lungo queste strade ma che, vista la situazione attuale, potrebbe non potersi svolgere tra tre mesi.
Gli stessi organizzatori della gara valenciana sono stati colpiti dal disastro dato che il magazzino è stato invaso dal fango: “È entrato un metro e sessanta di acqua e tutto quello che c’era sugli scaffali e nelle scatole è stato distrutto – ha raccontato Casero a EFE – L’unica cosa che si è salvata sono le frecce di segnalazione, che è la cosa che avevamo immagazzinato più in alto. Stiamo pulendo e buttando via tutto e, una volta finito, quantificheremo le perdite“.
Prima dell’inondazione, il 52enne e i suoi collaboratori stavano finendo di pianificare il percorso, controllando che le strade fossero in ordine, per poi chiedere i permessi alle varie città che sarebbero state attraversate: “Avevamo previsto di fare la presentazione a dicembre e non riusciremo a farla. Ci sono anche città che dovevano essere località di partenza e che sono state colpite. Dovremo aspettare tutto il mese di novembre per vedere qual è la situazione delle città, come saranno le sovvenzioni per il prossimo anno e per vedere cosa succede”.
“Ma ora non facciamo altro che scavare nel fango e buttare via le cose – ha proseguito l’ex corridore spagnolo – Il problema è che non si ferma mai: non importa quanto si pulisca, tutte le strade sono fangose e il fango torna dentro. Non possiamo sostituire tutti gli scaffali che sono stati distrutti perché non abbiamo l’accesso per entrare o uscire”.
L’unica cosa da fare in questo momento è dunque continuare a pulire e attendere di capire come potrà svilupparsi la situazione: “È chiaro che ora l’unica opzione che abbiamo è quella di lasciare tutto più o meno pulito, organizzato e in buone condizioni. Dopodiché, vedremo che materiale ci è rimasto, faremo una valutazione economica, ci consulteremo sulla questione dell’assicurazione e vedremo se avremo il tempo di realizzare ciò che deve essere rifatto“.
Casero ha comunque voluto sottolineare la grande solidarietà ricevuta in questi giorni difficili: “Oltre ai valenciani, anche persone dall’estero hanno aiutato molto, il problema è che ci sono così tanti scantinati che hanno dovuto essere puliti e non potevamo entrare perché c’erano così tante auto ammassate nelle strade, il che ha complicato tutto”. Nonostante abbiano perso molto, gli organizzatori della Volta Valenciana hanno voluto contribuire a loro volta: “Siamo riusciti a salvare poco, ma almeno alcune delle maglie che abbiamo lavato sono state donate per raccogliere un po’ di denaro per aiutare le persone in difficoltà“, ha concluso il 52enne.
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