Uno-X Mobility, la squadra dovrà fare a meno di Magnus Cort per la volata WorldTour: “Non ho più energie, la stagione si chiude qua”

In questo 2025 non vedremo più in gara Magnus Cort. Il portacolori della Uno-X Mobility, che non corre da metà agosto, quando si ritirò dal Giro di Danimarca, ha infatti annunciato di aver chiuso anticipatamente la sua stagione, che lo ha visto mettere insieme 55 giorni di gara e ottenere tre vittorie, tutte e tre conquistate alla O Gran Camiño di inizio anno, oltre a due sesti posti a Strade Bianche e Milano-Sanremo e un secondo al GP Francoforte. Intervistato da Feltet, il 32enne danese ha rivelato di essere senza energie e di non riuscire più ad allenarsi, dunque inizierà già da ora il riposo invernale per poter recuperare e poi iniziare al meglio la preparazione per il 2026.

“Semplicemente non riesco a recuperare – le parole di Cort – Non ho più energie. Mi stanco rapidamente quando mi alleno. Quindi ho concordato con la squadra di interrompere la stagione. In realtà, la prendo con filosofia, ma è comunque fastidioso e frustrante. È più divertente finire bene. Sono in una situazione incerta. Ma è così. Spero che con un po’ di riposo possa risolversi“.

Ora mi sono fermato e sono entrato nella pausa invernale una settimana fa – ha proseguito il danese – Avevamo provato diversi approcci. Dopo il Giro di Danimarca ho avuto una settimana completamente libera, poi ho ricominciato ad allenarmi. In linea di massima, mi allenavo circa la metà di quanto vorrei. E non riuscivo proprio a migliorare. Abbiamo provato diverse soluzioni, sia percorrendo lunghe distanze a velocità ridotta, sia brevi distanze a velocità elevata. Tuttavia, indipendentemente dall’approccio adottato, esaurisco le energie“.

Il 32enne non potrà così contribuire alla rincorsa al WorldTour della propria squadra, avvicinatasi moltissimo alla “zona promozione” nelle ultime settimane: “È frustrante. In un certo senso, può sembrare che ci mi tiri indietro. Non è mia intenzione. Ma bisogna anche essere realistici, e allo stato attuale della mia preparazione fisica, è difficile valutare quanto potrei effettivamente contribuire. Quindi è ovviamente meglio prepararsi. Anche se, ovviamente, [la squadra] avrebbe bisogno di tutta la forza possibile”.

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