Tre Valli Varesine 2025, Tadej Pogačar coglie l’attimo: “Era una bella situazione, l’abbiamo sfruttata ed è andata bene”

Altro show di Tadej Pogačar alla Tre Valli Varesine 2025. Il duplice campione del mondo continua la sua striscia vincente dominando la scena anche nella corsa di chiusura del Trittico Lombardo, che lo vede scegliere una strategia molto diversa. Lo sloveno attacca infatti assieme al compagno Isaac Del Toro a 30 chilometri dalla conclusione, per poi attaccare e isolarsi al comando a 22 chilometri dalla conclusione. Uno scatto che non arriva in salita, ma in discesa, confermando anche la grande capacità di adattamento e “varietà di colpi” del fenomeno di Komenda, capace di fare il vuoto pedalata dopo pedalata, costringendo ancora una volta gli altri a lottare per la seconda posizione.
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“Il nostro piano era di aspettare il giro finale e fare un buon ritmo prima, ma la Tudor ha deciso di indurire la corsa molto presto, quindi la corsa è esplosa da lontano – spiega ai nostri microfoni dopo il traguardo – Del Toro e io a quel punto siamo partiti in salita ed è andata bene. Per noi era una ottima situazione, sapevamo che nessuno avrebbe collaborato troppo con noi e quando ho visto che in discesa avevo preso qualche metro ho spinto a tutta in pianura perché sapevo che anche se mi spremevo ci sarebbe poi stato Isaac dietro per vincere, regolando nel gruppetto o magari anche da solo. Era una bella situazione, l’abbiamo sfruttata ed è andata bene”.
Reduce da un mese molto impegnativo con la trasferta in Canada, poi quella africana per i trionfali Mondiali di Kigali prima del ritorno nel Vecchio Continente per conquistare gli Europei di Drôme-Ardèche appena una settimana dopo il successo iridato, per il leader della UAE Team Emirates XRG non è tuttavia ancora arrivato il momento di rifiatare, perché fra pochi giorni sarà impegnato ne Il Lombardia, altro grande obiettivo di questa sua “lunga stagione“.
Potrebbe venire il dubbio che le motivazioni vengano meno, così come le energie fisiche, ma un campione come lui ha sempre qualcosa in più da dare o chiedere a sé stesso: “Il Lombardia è un grande obiettivo e sono molto motivato per fare bene. È una Monumento, una delle corse più importanti del calendario, sono fiducioso che le gambe saranno ancora buone”, commenta riguardo le possibili fatiche di un periodo così intenso.
Altra possibile motivazione sarà resistere alle nuove leve, visto che recentemente, e anche oggi con Albert Philipsen, si continuano a vedere corridori giovanissimi nelle prime posizioni: “Ho detto ad Alaphilippe sul podio che mi sentivo vecchio vicino a Philipsen – commenta col sorriso – E chissà come si doveva sentire lui vicino a noi. Le nuove generazioni stanno arrivando… Seixas è stato impressionante tutto l’anno e anche Philipsen è molto forte. Il ciclismo andrà avanti nell’arco di qualche stagione. Per me può essere una motivazione aggiuntiva avere nuovi competitor, sicuramente in futuro mi daranno del filo da torcere”.
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